Avete già terminato la visione della nuova serie Netflix basata sulla graphic novel di Si Spencer? Come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione di Bodies, lo show creato da Paul Tomalin è ambientato su quattro diverse linee temporali: quattro detective trovano un cadavere – lo stesso misterioso individuo, nudo e con uno strano tatuaggio sul polso – nel 1890, nel 1941, nel 2023 e nel 2053. Nel corso della visione seguiamo le indagini dei personaggi e scopriamo il segreto dell’uomo, che è arrivato dal futuro, dalla quarta timeline, quella del 2053.
Nel 2023 un ragazzo, Elias Mannix, farà esplodere un devastante ordigno che distruggerà Londra ed ucciderà centinaia di migliaia di persone: da questo evento drammatico verrà ricostruita una società dittatoriale, basata però su principi di uguaglianza ed inclusione. Tra le alte cariche del governo ritroviamo Mannix, che nel 2053 torna indietro nel tempo, fino al 1890, dando il via – con una nuova identità, quella di Lord Julian Harker – alla catena di eventi che porterà alla sua nascita e all’esplosione della bomba. Per farlo crea una società segreta – il cui motto è “Sappi che sei amato” – che si assicurerà che le cose vadano come devono andare. Inoltre lascerà una serie di registrazioni al futuro sé stesso – e suo pronipote – per spiegargli la situazione e l’importanza della sua missione.
Come vedremo in questa spiegazione del finale di Bodies, i loop temporale in cui la distruzione di Londra sembra inevitabile può però essere spezzato, questo grazie al lavoro congiunto di Gabriel Defoe (il cadavere misterioso), alla futura Shahara Hasan – che ha dedicato alla vita a cercare di sconfiggere Manniz e ad impedire il disastro che porterà alla morte di suo figlio – ed ad Iris Maplewood, che si accorgerà di quanto le azioni del suo Comandante siano in realtà sbagliate solo dopo che lui ha intrapreso il suo viaggio nel passato. Che cosa succede nell’ultimo episodio di Bodies? Scopriamolo insieme!
Iris viaggia nel passato…
Alla fine del settimo episodio della serie Iris Maplewood affronta lo stesso viaggio nel passato di Mannix e arriva nel 1890. Qui la detective incontra Alfred Hillinghead – che si è già fatto rinchiudere in prigione – e gli racconta tutto, spiegandogli che Mannix – con l’identità di Julius Harker – lo ucciderà, sposerà sua figlia Polly, e darà inizio così al loop temporale che porterà alla morte di così tanti innocenti. Quando poi Alfred incontra Julius gli rivela di sapere tutto e afferma che, anche se le cose vanno secondo i suoi piani, non si sentirà mai amato come desidera e che morirà da solo. Questa conversazione è sufficiente a cambiare le cose, instillando in Mannix il seme del dubbio: lui e Polly non riusciranno più ad avere il matrimonio felice che l’uomo avrebbe desiderato e, quando lei scopre del coinvolgimento del marito nella morte di suo padre, proverà per sempre rancore nei suoi confronti. Seppur gli eventi che porteranno poi all’entrata in scena di Charles Whiteman e alla morte della piccola Esther restano gli stessi, Elias crea una nuova registrazione, in cui avvisa il futuro sé stesso di non fare i suoi stessi errori. Prima di morire chiederà a Charles di nascondere la registrazione in attesa che Sahara Hasan possa trovarla e farla ascoltare al giovane se stesso, prima che faccia detonare l’ordigno.
Dal futuro Sahara si rende conto che qualcosa nel passato è cambiato, per questo decide di viaggiare in dietro nel tempo, nel 2023. Nel pub un tempo frequentato da Whiteman trova la registrazione di Mannix, che il detective aveva nascosto prima di essere ucciso dalla polizia. Sahara (del futuro) si reca a casa della madre di Elias, Sarah, chiama la se stessa più giovane, che è in macchina e sta per arrivare senza saperlo da lei e fa ascoltare, per telefono, la registrazione al giovane Elias. Il ragazzo cambia quindi idea, e distrugge il foglietto con il numero da chiamare per far esplodere la bomba: mentre sua madre lo abbraccia, dimostrandole così l’amore di cui lui ha sempre avuto bisogno (e la cui mancanza aveva causato tutto…) Elias scompare. Il loop è stato interrotto, e così lui non è mai esistito: non esplodendo la bomba, Mannix non tornerà mai indietro nel tempo, e non darà il via alla dinastia in cui il futuro se stesso sarebbe rinato.
…e nel presente?
Ci ritroviamo così di colpo alla mattina con cui era iniziata questa storia: Sahara abbraccia suo figlio e augura a suo padre buon compleanno, si reca poi al lavoro dove non troverà però il corpo di Gabriel Defoe. Ci viene mostrato anche che cosa accade a Hillinghead e Whiteman, nessuno dei due troverà il corpo nella sua linea temporale ed entrambi vanno avanti con le loro vite, che non verranno bruscamente interrotte da lì a poco. Addirittura nel 1940 ci viene detto che cosa è successo a Polly: in un manifesto leggiamo il suo nome e scopriamo che è diventata una famosa musicista, come avrebbe sempre desiderato. Nel 2023 ritroviamo Sahara e la vediamo mentre prende un taxi per recarsi alla festa di compleanno di suo padre: con nostra sorpresa, però, scopriamo che alla guida c’è Iris, che – pur essendo giovane come l’avevamo lasciata – si trova fuori dalla sua linea temporale. Soprattutto non sembra avere lo stesso problema alla schiena che l’ha sempre afflitta: come è possibile?
Mentre il taxi si allontana nella Londra del 2023 in un grattacielo lontano vediamo apparire le lettere: KYAL, evidente acronimo di “Know You Are Loved”, “Sappi che sei amato”, frase simbolo della setta creata da Mannix che però non dovrebbe assolutamente esistere ora che il loop temporale è stato interrotto.
Un finale aperto ad una seconda stagione
Il creatore della serie Paul Tomalin, intervistato da Cosmopolitan, ha dichiarato che lui ed il suo team hanno volutamente lasciato una porta aperta ad ulteriori sviluppi narrativi, preparandosi così ad una possibile seconda stagione. “Abbiamo lasciato quel finale giusto in caso potremmo continuare, chiudiamo la storia con un’idea particolarmente eccitante che rende giustizia a tutto il lavoro che abbiamo fatto e ci lascia la possibilità di sviluppare il racconto ulturiormente“, ha dichiarato Tomalin. Se tutti i personaggi di questa storia hanno trovato il loro happy ending non sappiamo nulla di quello che è successo a Maplewood, sia quella nel passato che quella del futuro. Come è stata la sua vita dopo la non esplosione della bomba? “Piuttosto che mostrarla felice nel futuro per noi è stato molto più intrigante portarla nel presente, lasciando il pubblico con il dubbio sul perchè si trovi lì. Inoltre il suo personaggio nel 1890 è rimasto in cella, non sappiamo che cosa gli succeda poi. Ci sono tantissimi spunti interessanti e speriamo di poter ampliare la sua storia” ha detto sempre Tomalin a RadioTimes.com.