La giovane attrice Benedetta Porcaroli, che in questi giorni è al Festival di Berlino, ha parlato della possibilità di interpretare scene di nudo al cinema specificando che lo ha già fatto in passato e non si tirerebbe indietro, se servisse. L’artista specifica che in Italia però la censura è ancora piuttosto dura e ostacola l’arte.
Porcaroli ha già girato scene di nudo nel film La scuola cattolica e, a tale proposito, ha spiegato all’ANSA: “Se accetti di interpretare un personaggio come quello di Donatella Colasanti non puoi farne a meno. Il corpo, vestito o non vestito, è uno strumento fondamentale per un attore specie per raccontare una storia di violenza come quella”. Si parla poi anche di come si affronta nel nostro paese la censura: “In Italia molte cose vengono sacrificate. È questo perché c’è una forma di moralismo, censura, non si può parlare di niente, far vedere niente. Ma per l’arte non può essere ostacolata. Il moralismo è l’antitesi dell’arte”.
Benedetta parla anche del suo ruolo dalla Berlinale dove è stata selezionata tra i dieci volti dello Shooting Stars 2023: “Non mi sento sicura di me, né penso di conoscermi fino in fondo. Ho ventiquattro anni e da quindici vado in analisi. Il fatto è che cambiamo continuamente e poi questo mestiere ti espone e ti confonde”.
Benedetta Porcaroli è convinta comunque che il cinema italiano stia attraversando un momento fortunato: “Noi in Italia siamo pieni di talenti, forse però scendiamo troppo a compromessi. Difendiamo troppo poco la parte artistica, la libertà di pensiero. Dobbiamo essere tutti più corretti e poi i produttori sono troppo succubi delle leggi delle piattaforme”.