Massimo Troisi è stato ricordato da Lello Arena in un’intervista con il Corriere del mezzogiorno nel giorno in cui l’attore e regista scomparso avrebbe compiuto settant’anni. Arena, che fu partner di Troisi nel trio comico La Smorfia, e recitò con lui in due film, ricorda le numerose porte in faccia prese all’inizio della carriera.
Lello spiega: “Mi ricordo le porte in faccia, Massimo Troisi ne ha prese tantissime. Oggi è tutto un celebrare la sua genialità, ma all’inizio non lo avevano capito. Ricordo perfettamente i commenti da parte di quella che viene chiamata classe dirigente del mondo dello spettacolo che chiedeva chi fosse o cosa dicesse. Dicevano che non si capiva una parola e ci chiedevano dove volevamo andare. Insomma non gli srotolavano tappeti color porpora! Noi non ci siamo mai fatti scoraggiare anche se le porte in faccia facevano spesso male. Non lo capivano per quel suo modo di parlare così unico che oggi tutti osannano. Adesso è facile. Potrei fare nomi e cognomi di chi ora lo onora e un tempo non lo riceveva nemmeno. Ma non li farò”.
Lello Arena svela un messaggio importante: “Quando Massimo Troisi è morto ho deciso che il mio compito sarebbe stato quello di tenere viva la sua memoria, ma anche in questo è stato molto più bravo di noi, non ha avuto mai bisogno di aiuto. Giovani dell’età di mio figlio, che ha 19 anni, si riuniscono nelle case a rivedere i suoi film. Se tra tutti gli occhi che incrocerò durante i provini dovessi intravedere uno sguardo come il suo sarò molto più contento”.