Il tumore sanguigno che ha colpito l’attore Sam Neill è ormai al terzo stadio, ma l’attore ha detto di non aver paura di morire, anche perché un farmaco sperimentale che sta assumendo può allungare la sua vita. In un’intervista rilasciata ad Australian Story, Neill si è aperto sulle sue attuali condizioni di salute, spiegando che la chemioterapia a cui si era sottoposto per curare un linfoma non-Hodgkin non ha funzionato, lasciandolo molto debilitato. La speranza ora è riposta tutta in un farmaco che quanto meno gli sta dando sollievo. Speranza non è sinonimo di certezza e questo l’interprete neozelandese lo ha ben chiaro in mente. Così come sa perfettamente che un giorno questa medicina smetterà di funzionare. “Ma sono preparato”, ha spiegato.
“Non sono spaventato in alcun modo di morire, la cosa non mi ha mai preoccupato e non mi preoccupa. Certo, mi scoccerebbe. Ci sono tante cose che ancora desidero fare. Sì, morire è irritante. Ma no, non mi fa paura”, ha detto. Sam Neill ha anche condiviso le foto delle sue sedute di chemioterapia, in cui appare irriconoscibile. “Certi giorni mi guardavo allo specchio e non era un bel vedere. Come si mi avessero tolto tutta la dignità”, ha confessato alla ABC.
Neill ha scoperto di avere il cancro durante il suo ritorno in Nuova Zelanda, patria natia, programmato finalmente dopo il lockdown e la pandemia. Neanche il tempo di mettere piede a casa, che subito è arrivata la notizia della sua malattia, comunicata da un dottore con una telefonata.
L’attore ha quindi parlato dei suoi terribili primi mesi di chemioterapia, che lo hanno indebolito. Dopo un primo miglioramento, è arrivata una notizia terribile, ovvero che il cancro era tornato in forma ancora più aggressiva. A questo punto è intervenuta la sperimentazione con il nuovo farmaco che sta dando buoni risultati. Fino a quando, comprensibilmente, smetterà di funzionare. “Lo so bene che arriverà quel momento, ma non mi interessa, è fuori dal mio controllo. E se non lo puoi controllare, lascia perdere”, ha aggiunto.
Il farmaco viene somministrato attraverso infusioni ogni due settimane, per tutto il resto della vita. E non in circostanze piacevoli. “Sono sedute cupe e deprimenti”, ha raccontato Sam Neill.
L’attore ha affidato il dolore di questi giorni difficili a un memoir, Did I Ever Tell You This?, un libro scritto essenzialmente come eredità per i due figli, Elena e Tim, avuti dalla ex moglie Noriko Watanabe, e per i nipoti. E anche per distrarsi un po’. “Non sapevo quanto mi restava da vivere, così ho pensato di scrivere qualcosa per figli e nipoti, così avrebbero conosciuto che lo cose che ho fatto, chi sono stato”, ha detto.