Gwyneth Paltrow ha espresso la sua opinione sui cinecomic, sostenendo che è molto difficile farne di originali, nel corso dell’episodio di Hot Ones di cui è stata protagonista. L’attrice, famosa per il suo ruolo di Pepper Potts, moglie di Iron Man, nel Marvel Cinematic Universe, ha condiviso il suo pensiero sulla predominanza dei film di supereroi nell’industria cinematografica, sottolineando la necessità di massimizzare il ritorno sugli investimenti nell’industria cinematografica.
Durante l’intervista, Evans ha sollevato una questione posta dal regista di American Fiction Cord Jefferson agli Oscar, ovvero esortare l’industria a considerare l’opportunità di realizzare film con budget più modesti anziché concentrarsi su produzioni massicce.
Paltrow ha espresso comprensione per questo punto di vista: “Capisco perfettamente il suo punto di vista“. “Si vuole avere la migliore possibilità di avere un forte ROI. Le persone investono un sacco di soldi in queste cose e vogliono che siano redditizie. Ma penso che se guardo all’industria nel suo complesso, questa grande spinta verso i film di supereroi… si possono fare solo tanti buoni film che sembrano veramente originali, eppure si cerca sempre di raggiungere il maggior numero di persone possibile, il che a volte ostacola la qualità o la specificità o il vero punto di vista“.
Tuttavia, ha anche notato che la saturazione del mercato dei film di supereroi spesso limita la capacità di produrre opere davvero originali e di alta qualità, a causa della pressione per raggiungere un vasto pubblico.
Nonostante il suo ruolo di spicco nei film Marvel, Paltrow ha rivelato di aver iniziato la sua carriera con film a budget medio nei primi anni ’90, riflettendo sulla diversità artistica che quei progetti permettevano.
“Sono cresciuta facendo quei film [a medio budget] e a volte mi rammarico del fatto che, ripensando ad alcuni film che ho fatto negli anni ’90, penso che oggi non verrebbero realizzati“, ha aggiunto l’attrice. “C’è più diversità artistica quando la posta in gioco è minore e le persone possono, in un certo senso, esprimere la loro vera voce e fare un film nel modo in cui vogliono farlo. E credo che questi siano in genere quelli che hanno più risonanza”
La critica di Paltrow al predominio dei film di supereroi si inserisce in un contesto più ampio di discussione all’interno dell’industria cinematografica. Numerosi attori, tra cui Paul Dano e Taika Waititi, hanno recentemente sollevato preoccupazioni simili riguardo alla saturazione del mercato e alla prevalenza della quantità rispetto alla qualità. Dano, ad esempio, ha attribuito i recenti fallimenti al botteghino di Marvel e DC Studios alla ricerca di volumi eccessivi di contenuti.