Nel giorno della sua messa in onda su Rai 1, Esterno Notte di Marco Bellocchio subisce una pesante critica da parte della figlia di Aldo Moro, Maria Fida Moro. Il film era stato prima distribuito in due parti al cinema la scorsa estate, per poi uscire in tre episodi su Rai uno in prima serata.
«O si decide che siamo personaggi storici, e allora si rispetta la storia, o si decide che siamo personaggi privati e allora ci si lascia in pace» Questa la riflessione della figlia del noto politico della Democrazia Cristiana. Già durante la registrazione della fiction e, in seguito, in occasione dell’uscita nelle sale, Maria Fida Moro si era pronunciata pubblicamente contro una narrazione televisiva che, a suo giudizio, non può rispecchiare la verità storica.
Torna a parlare nel giorno della messa in onda televisiva con un’intervista rilasciata ad AGI, non nascondendo le ragioni del suo dolore: “La settimana prima di Natale compirò 76 anni e dopo aver avuto l’infanzia, la giovinezza e l’età adulta rovinate dal malefico caso Moro immaginavo, stupidamente, di poter sedere su una panchina al sole, prendere un tè con delle amiche, leggere un bel libro. Ma non è per niente così, avrò avuto sette anni quando un pericolo oscuro e un dolore mostruoso si sono insinuati nella mia vita e non se ne sono più andati.
“Mio figlio ed io viviamo, nascosti in bella vista, col citofono, campanello, e telefono spenti, ma ogni giorno un’ondata di tsunami ci raggiunge ugualmente. Non pretendo che gli altri capiscano, ma a dispetto dell’esperienza seguito a sperarci“. continua citando Luca, il nipote al quale Aldo Moro si rivolgeva nelle lettere durante la prigionia.
«Già è vergognoso infischiarsene del dolore altrui ed è doppiamente vile usarlo per fare affari. Nel 1963 papà concluse così un discorso, credo a Firenze: ‘Lasciamo dunque che i morti seppelliscano i morti, noi siamo diversi, noi vogliamo essere diversi dagli stanchi e rari sostenitori di un mondo ormai superato».
La Rai e Marco Bellocchio, sentiti da AGI, hanno preferito non commentare. Non è la prima volta che Bellocchio racconta il sequestro dello statista. Nel 2003 era uscito Buongiorno, notte, uno dei migliori film sul caso Moro, ma il punto di vista era quasi esclusivamente quello delle Br e di Moro dalla prigionia. Il regista questa estate aveva dichiarato che: “il film (Esterno Notte) è molto meno ideologico di Buongiorno Notte perché è passato dell’altro tempo. Mi dispiace se c’è chi lo ha interpretato come se ci fosse un accanimento sui ricordi tragici di quegli anni“.