Da secoli, i cavalli ispirano e affascinano gli esseri umani, per il loro essere veri e propri simboli di forza, bellezza e, soprattutto, libertà. Non è un caso, infatti, che questi magnifici animali siano spesso protagonisti di storie epiche e avventure memorabili anche sul grande schermo e abbiano contribuito a dare vita ad alcune delle scene più indimenticabili della storia del cinema.
In questo articolo, intraprenderemo un viaggio (ovviamente cavalcando) alla scoperta delle più belle pellicole a tema equestre, quelle che celebrano la relazione tra l’uomo e il più nobile degli animali, offrendo spettacoli mozzafiato e catturando tutta l’essenza di questa meravigliosa creatura. Ecco, quindi, i migliori film sui cavalli da vedere, da L’uomo che sussurrava ai cavalli a War Horse passando per The Mustang.
1. L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998)
Non potevamo che iniziare il nostro articolo sui migliori film sui cavalli con un vero e proprio cult del genere, che vede protagonista un interprete del calibro di Robert Redford. Stiamo parlando de L’uomo che sussurrava ai cavalli, pellicola del 1998 diretta dallo stesso Redford e ispirata al romanzo omonimo di Nicholas Evans. La narrazione ruota attorno ad un cowboy e allevatore di equini di nome Tom Booker, conosciuto come l'”uomo che sussurra ai cavalli” per il suo straordinario talento nel riuscire a stabilire una profonda connessione con queste creature, capacità che permette all’uomo di aiutare gli animali nel superamento dei propri traumi. Quando la tredicenne Grace (una giovanissima Scarlett Johansson) rimane ferita in un terribile incidente insieme al suo cavallo, la madre della ragazza (Kristin Scott Thomas) si rivolge proprio a Tom per guarire il cavallo e, in questo modo, anche la profonda depressione della figlia.
Una storia senza tempo che riflette sull’importanza della connessione tra esseri umani e animali e di come quest’ultima possa aiutare nel superamento delle difficoltà apparentemente più insormontabili. Il film esplora anche temi come il perdono e la guarigione, coinvolgendo emotivamente lo spettatore al quale apparirà estremamente facile empatizzare con i cuoi protagonisti.
2. War Horse (2011)
Diretto da Steven Spielberg e basato sul romanzo omonimo per bambini di Michael Morpurgo, War Horse racconta la toccante storia dello straordinario legame tra un giovane uomo e il suo cavallo, sullo sfondo della Prima guerra mondiale. Protagonista della narrazione è Albert Narracott (Jeremy Irvine), un ragazzo che vive in una fattoria della campagna inglese insieme ai propri genitori. Quando il suo amato cavallo Joey viene venduto dal padre all’esercito inglese in procinto di scendere in campo, il giovane si imbarca in una disperata ricerca per trovarlo e riportarlo a casa sano e salvo.
War Horse è un’esperienza cinematografica emozionante e coinvolgente, che riesce a catturare la genuinità dell’amicizia tra Albert e il suo cavallo, mentre persegue il non facile obiettivo di raccontare il conflitto bellico attraverso l’inedito punto di vista di Joey. Il tutto arricchito da una fotografia di grande impatto, capace di esaltare le incantevoli location scelte come scenografia del film.
3. Oceano di fuoco – Hidalgo (2004)
Oceano di Fuoco – Hidalgo è un appassionante film d’avventura del 2004 diretto da Joe Johnston e ispirato alla vera storia di Frank T. Hopkins, un famoso cowboy nonché uno dei più veloci pony express degli Stati Uniti vissuto a cavallo del 1900. Ambientata nel 1897, la pellicola segue le gesta del suddetto Hopkins (interpretato da Viggo Mortensen) e del suo leggendario destriero, un Mustang di nome Hidalgo. La coppia dovrà dare fondo a tutta la propria forza per arrivare alla fine dell’Oceano di Fuoco, corsa a cavallo che si tiene da secoli nel deserto dell’Arabia per una lunghezza di tremila miglia.
Il film rappresenta la più pura celebrazione del legame che lega l’uomo e il suo cavallo, oltre ad essere un’ode alla resilienza che l’affiatata coppia deve mettere in atto per sopravvivere alla pericolosissima corsa. Viggo Mortensen offre una performance davvero convincente nei panni del protagonista, anche grazie agli incredibili eventi reali che hanno ispirato la sceneggiatura e che conferiscono ancora più autenticità alla narrazione.
4. Spirit – Cavallo selvaggio (2002)
Se parliamo di storie con protagonisti i nostri amici equini, non possiamo non citare un film di animazione che, più di qualunque altro, riesce a rendere sullo schermo il profondo senso di libertà che trasmettono questi splendidi animali. Stiamo parlando di Spirit – Cavallo selvaggio, sesto lungometraggio prodotto dalla DreamWorks presentato fuori concorso alla 55ª edizione del Festival di Cannes e nominato al premio Oscar come miglior film d’animazione. La pellicola, ambientata nel 1866, segue le avventure di Spirit, un giovane stallone Mustang a capo del proprio branco che vive negli Stati Uniti occidentali, proprio nel pieno delle guerre Sioux tra statunitensi e nativi americani. Quando nonostante la strenua resistenza verrà catturato dai cowboy per essere utilizzato in battaglia, il cavallo farà di tutto per riconquistare la propria libertà.
La storia è raccontata principalmente dal punto di vista di Spirit e cattura la sua natura indomita e il suo desiderio di indipendenza mentre è costretto ad affrontare sfide apparentemente insormontabili a causa degli esseri umano. Spirit – Cavallo Selvaggio offre, inoltre, un’esperienza cinematografica affascinante che saprà conquistare sia i bambini che gli adulti grazie alla sua spettacolare animazione e alla straordinaria bellezza dei paesaggi e dei cavalli.
5. Seabiscuit – Un mito senza tempo (2003)
Diretto da Gary Ross e basato sul libro del 2001 Seabiscuit: una leggenda americana di Laura Hillenbrand, Seabiscuit – Un mito senza tempo, racconta la vera storia del celebre cavallo da corsa omonimo e la sua eccezionale ascesa al successo. Nell’America degli anni ’30, durante il periodo della Grande depressione, il giovane Red Pollard (Tobey Maguire) viene affidato dai propri genitori a un tutore, il magnate dell’automobile Charles S. Howard (Jeff Bridges). Quando quest’ultimo acquista a una corsa ippica Seabiscuit, un cavallo dalla cattiva reputazione, e lo rimette in sesto grazie all’aiuto dell’allenatore Tom Smith (Chris Cooper), Red Pollard assume il ruolo di fantino dell’animale, facendolo diventare in breve tempo il più grande campione di tutti i tempi.
Il film ha la capacità di catturare magistralmente un’epoca, quella della Grande Depressione, oltre ai sentimenti di speranza e resilienza che emergono attraverso la storia di Seabiscuit. Ma il cuore della narrazione è rappresentato dal forte legame tra i personaggi e il cavallo, che celebra il trionfo dell’amicizia e della di forza di volontà, dando vita a un toccante racconto di riscatto.
6. Febbre da cavallo (1976)
Nel nostro articolo sui migliori film sui cavalli non potevamo non inserire un titolo nostrano, un vero e proprio classico della commedia all’italiana interpretato da Gigi Proietti ed Enrico Montesano: stiamo parlando di Febbre da cavallo, film del 1976 per la regia di Steno. Protagonisti della narrazione sono tre amici – Mandrake, er Pomata ed er Ventresca – accomunati dalla costosa quanto fallimentare passione per le scommesse ippiche e, per questo, costretti ad escogitare ogni tipo di truffa e stratagemma per racimolare il denaro.
Febbre da Cavallo è un film che, tra gag esilaranti e situazioni al limite del grottesco, è diventato un vero e proprio cult del cinema italiano, capace di lasciare un’impronta duratura all’interno della cultura popolare. I suoi personaggi goliardici, l’ossessione al limite del caricaturale per il gioco e una Roma scalcagnata sullo sfondo fanno di questa pellicola una visione imperdibile per chi è alla ricerca di un’ora e mezza di risate assicurate.
7. The Mustang (2019)
Dopo aver trascorso dodici anni in una prigione del Nevada per aver causato danni permanenti alla compagna in seguito a uno scatto d’ira, Roman Coleman (Matthias Schoenaerts) viene scelto per un programma di riabilitazione che prevede l’addestramento di cavalli Mustang selvaggi. Nonostante le inziali difficoltà, grazie all’aiuto di un altro detenuto, Henry (Jason Mitchell), Roman comincia a fare progressi e a stringere un forte legame col proprio animale che ha soprannominato Marquis. Questa è la trama di The Mustang, pellicola del 2019 diretto dalla regista Laure de Clermont-Tonnerre.
The Mustang è un film commovente, che vuole mostrare al pubblico come, anche negli ambienti più difficili e nelle situazioni più disperate, si possa trovare il potenziale per la redenzione e per riuscire a trasformare il proprio destino. Ha inoltre il merito di esplorare in maniera approfondita quelle che sono le pulsioni umane dei suoi protagonisti senza tuttavia mai azzardare il minimo giudizio, ma rimanendo sempre osservatore super partes.
8. Charley Thompson (2017)
Basato sul romanzo La ballata di Charley Thompson di Willy Vlautin e diretto da Andrew Haigh, Charley Thompson racconta l’emozionante viaggio di un ragazzo in sella a un anziano cavallo di nome Lean on Pete. Il film segue le vicissitudini di Charley Thompson (Charlie Plummer), un adolescente che vive a Portland con il padre, il quale si barcamena tra un lavoro precario e l’altro per poter assicurare al figlio una vita dignitosa. Quando il giovane, però, trova lavoro in un ippodromo locale e stringe amicizia con un cavallo attempato destinato al macello, decide di provare a salvare l’animale, mettendosi in viaggio attraverso il paese per trovargli una nuova casa.
Charley Thompson è, allo stesso tempo, un racconto di formazione e un road movie, nel quale il suo protagonista parte con l’obiettivo di salvare la vita a Lean on Pete ma finisce per compiere un viaggio alla scoperta di se stesso e delle proprie capacità di sopravvivenza in mezzo alle difficoltà del mondo. Ad arricchire ulteriormente la narrazione, ci sono la toccante interpretazione di Charlie Plummer e una colonna sonora vibrante, capace di rappresentare appieno l’ambientazione statunitense.
9. The Rider – Il sogno di un cowboy (2017)
Diretto da Chloé Zhao e ambientato nella riserva indiana Pine Ridge nel Sud Dakota, The Rider – Il sogno di un cowboy segue la vita di Brady Blackburn (Brady Jandreau), talentuoso cavallerizzo di rodeo che, a causa di un grave infortunio alla testa avvenuto durante una competizione, è costretto a convivere con le crisi epilettiche e un malfunzionamento della mano destra, oltre che con la consapevolezza di non poter più cavalcare. Con un padre dedito all’alcol e al gioco d’azzardo e una sorellina affetta dalla sindrome di Asperger, Brady si guadagna da vivere lavorando come commesso e domando cavalli.
The rider – Il sogno di un cowboy è una storia di speranza e determinazione, elogiato dalla critica per la sua spiccata sensibilità nell’affrontare temi come la malattia e la dipendenza e per la sua rappresentazione autentica della vita nelle comunità rurali dell’America centrale. Ha, inoltre, la capacità di esplorare a fondo l’animo del suo protagonista, in perenne lotta per trovare un compromesso tra i propri sogni e l’accettazione della sua difficile condizione.
10. Black Stallion (1979)
Basato sull’omonimo romanzo per ragazzi di Walter Farley, a sua volta ispirato alle gesta di Man o’ War, campione purosangue di inizio 1900 considerato il miglior cavallo da corsa di tutti i tempi, Black Stallion è un film del 1979 diretto da Caroll Ballard. La pellicola racconta la storia di Alec Ramsey (Kelly Reno), un ragazzino che, dopo il naufragio della nave sulla quale viaggiava insieme al padre al largo della costa del Nord Africa, si risveglia su un’isola deserta insieme a uno stallone arabo selvatico che si trovava con loro sull’imbarcazione.
Il film, considerato un classico del cinema per famiglie, esplora l’evoluzione del legame tra Alec e il cavallo, catturando la magnifica connessione che può instaurarsi tra esseri umani e animali. Ha inoltre ricevuto il plauso della critica per la sceneggiatura emotivamente intensa e gli effetti visivi decisamente sorprendenti per l’epoca, oltre che per l’interpretazione genuina e incisiva di Mickey Rooney (che troviamo nella seconda parte del film), difatti candidato al premio Oscar come miglior attore non protagonista.