Il titolo 47 Ronin, il film diretto da Carl Rinsch con Keanus Reeves, si riferisce al gruppo di samurai di Ako, guerrieri senza padrone. Dopo essere stati rinnegati infatti, i guerrieri rivendicarono l’uccisione del proprio signore a costo delle loro vite.
Il film è una trasposizione cinematografica della vera storia dei samurai, inviati, all’inizio del XVIII secolo, dall’imperatore Higashiyama per omaggiare Shogun di Edo, rappresentante della carica più alta dell’esercito giapponese. Durante l’incontro, Asano Naganori, daimyo feudale, attira su di sé l’ira del lord Kira Yoshinaka, istruttore dei nobili e maestro delle cerimonie. Spinto dalla volontà di ottenere il dominio, Kira provoca un’allucinazione ad Asano, il quale, in risposta, si scaglia contro di lui e tenta di ucciderlo. Per tale motivo, lo Shogun ordina la morte di Asano tramite seppuku, il suicidio rituale in cui ci si taglia il ventre con l’apposito pugnale tanto.
A seguito della sua morte, agli oltre 300 samurai al suo servizio viene ordinato di lasciare per sempre il palazzo. Tuttavia, alcuni di loro, ormai diventati ronin (guerrieri senza padrone), giurano vendetta con una sorta di patto di sangue: restituito l’onore al loro defunto signore anche rischiando la propria vita.
47 Ronin mette in scena l’ossessione e la vendetta del gruppo di samurai guidati da Oishi, i quali inizialmente, per sviare l’attenzione di Kira, si mostrarono totalmente indifferenti all’accaduto.