Miranda è il film di Tinto Brass che lanciò Serena Grandi e uscì con il divieto ai minori di 18 anni. Nonostante questo, a Tinto Brass fu censurata una scena considerata troppo hot, quella in cui “La protagonista tiene ostentatamente in mano il pene del partner“, come si legge nei documenti della commissione censura. Solo dopo che il regista e la produzione si impegnarono ad eliminare questa parte il lungometraggio il film ottenne il nulla osta per la distribuzione nelle sale.
Tinto Brass per il suo film si ispirò liberamente a La Locandiera di Carlo Goldoni. La Mirandoolina del commediografo veneziano diventò Miranda, ma lo spirito rimase lo stesso. La protagonista era un’avvenente locandiera molto disponibile, in attesa che il marito, disperso in guerra, facesse ritorno a casa. Il film, come abbiamo detto, fu vietato ai minori di 18 anni, nonostante un taglio di 190 centimetri imposto dalla commissione censura.
Miranda, infatti, rischiava di non arrivare nelle sale, la commissione censura non voleva concedere il nulla osta per la distribuzione del film. Alla fine le parti arrivarono ad un compromesso, come si legge nella nota rilasciata dalla commissione censura. “Visionato il film, sentiti gli interessati, che si dichiarano disposti ad accettare eventuali tagli, effettuato il taglio di un metro virgola novanta (mt. 1,90) relativo alla scena in cui la donna tiene ostentatamente in mano il pene del partner, esprime parere favorevole alla concessione del nulla osta di proiezione in pubblico con il limite degli anni diciotto per gli argomenti scabrosi trattati e per le scene molto spinte“.
Cinque anni dopo, nel 1990, arrivò una seconda edizione di Miranda. La pellicola subì una serie di tagli per permettere il passaggio in televisione del film. Furono eliminate numerose parti, come “La scena d’amore iniziale nella camera d’albergo“. Alla fine sparirono 251 metri di pellicola che permisero alla commissione censura di eliminare il divieto ai minori e a Miranda di arrivare anche sul piccolo schermo. “Visionato il film, presentato in seconda edizione, esprime parere favorevole all’abbassamento del limite di età ai minori degli anni quattordici, sentito anche il regista del film, in quanto l’insieme del film e delle singole situazioni erotiche non incidono sulla sensibilità di detti minori“.