Il film: A Million Miles Away, 2023. Regia: Alejandra Marquez. Cast: Michael Peña, Garret Dillahunt, Rosa Salazar, Bobby Soto, Verónica Falcón, Julio César Cedillo, Sarayu Blue, Eric Johnson, Jordan Dean, Ashley Ciarra, Michelle Krusiec, Carlos S. Sanchez, Isaac Arellanes, Emma Fassler, Isabel Aerenlund, Michael Adler. Genere: Biografico. Durata: 121 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Prime Video.
La trama: Jose M. Hernandez è un ragazzo messicano con un sogno nel cuore: essere preso per il programma della Nasa e viaggiare nello spazio. Il percorso per raggiungere quest’obiettivo però si dimostra decisamente lungo e sormontato da ostacoli.
Il biopic diretto da Alejandra Marquez prende spunto dal romanzo autobiografico dello stesso Hernandez Reaching for the Stars: The Inspiring Story of a Migrant Farmworker Turned Astronaut, e racconta una storia motivazionale e incoraggiante, rivelandosi sin da subito molto interessante.
Il conseguimento dell’obiettivo del protagonista viene mostrato attraverso le varie fasi della sua vita, lasciando scoprire allo spettatore le difficoltà e la grande povertà che ha dovuto attraversare durante la sua infanzia, per poi soffermarsi sul suo percorso lavorativo e familiare, fino ad arrivare al raggiungimento del suo (agognato) sogno.
Un percorso pieno di sacrifici e rinunce, ma anche ricco di tanta speranza e perseveranza: guardare delle biografie con queste storie alle spalle è sempre un buon metodo per ricaricare le proprie energie e focalizzarsi sui propri obiettivi di vita.
In questa recensione di A Million Miles Away, vi raccontiamo perché dare un’occhiata a questo titolo, ma anche qualche piccola nota dolente.
La trama: realizzare un sogno
Jose M. Hernandez di Michocan (Messico) si sposta da un campo all’altro insieme alla sua famiglia per lavorare nelle piantagioni per guadagnarsi da vivere. Arrivati a San Joaquin Valley (California), Jose si fa subito notare a scuola per la sua innata intelligenza e la sua passione per lo spazio, e la sua insegnante, profondamente colpita, riesce a convincere i genitori ad investire nel suo percorso di studi.
Dopo la laurea quindi, il ragazzo comincia a lavorare come ingegnere al Laboratorio Nazionale Lawrence Livermore, dove sviluppa il primo imaging mammografico digitale a campo intero per rilevare la fase iniziale del tumore al seno. Il suo grande sogno di diventare astronauta e esplorare lo spazio però, continua a farsi sentire. Infatti ogni anno, imperterrito, invia la sua domanda alla Nasa sperando di essere preso.
Sarà il supporto della moglie e della sua famiglia a dargli la giusta motivazione e la determinata preparazione per essere scelto come candidato ideale.
Attraverso i sacrifici, lo studio e le preparazioni fisiche estenuanti infatti, Jose non si da per vinto, fin quando non riesce finalmente ad entrare nel programma della Nasa ed essere scelto come membro dell’equipaggio della missione STS128 dello Space Shuttle.
Nessuno si salva da solo: la potenza dell’incoraggiamento a Jose
Jose è un ragazzo brillante, intelligente, eterno e instancabile sognatore. Nel film emerge la sua incredibile tenacia, ma anche il grande supporto e incoraggiamento che ha ricevuto da molte persone della sua vita.
I genitori infatti, nonostante i pochi mezzi a disposizione, hanno creduto nel suo enorme potenziale e gli hanno permesso di studiare invece di lavorare con loro nelle piantagioni. Anche il fratello minore lo ha supportato sin da bambino, motivandolo a non rinunciare al suo sogno.
Un altro personaggio centrale, perno della sua esistenza è la moglie Adela, una donna disposta a donare tutti i loro risparmi, occuparsi dei numerosi figli, e pronta a rinunciare al suo sogno per fare in modo che il marito possa prepararsi al meglio ed essere scelto dal programma della Nasa.
Degna di nota è anche la maestra delle elementari, un’insegnante che, dopo aver notato la sua passione e bravura, ha convinto i genitori a dargli priorità e investire nei suoi studi, non smettendo mai di credere in lui.
Il poco approfondimento di momenti clou
Consigliato soprattutto agli amanti dei film basati su storie vere, il film si conferma degno di nota, capace di raccontare una storia emozionante sull’importanza di non smettere mai di credere nei propri sogni.
Prendere parte al tragitto di Jose infatti, guardandolo prima da bambino mentre sogna lo spazio nelle piantagioni rovinandosi completamente le mani, e poi da adulto muoversi attivamente imperterrito per realizzare lo stesso sogno che lo accompagna da sempre, è veramente commovente.
Date queste premesse però, la pellicola avrebbe potuto osare di più, soffermandosi maggiormente su alcune scene epocali della storia di Jose. Dopo anni di rifiuti infatti, il processo di preparazione fisica e gli studi perseguiti che gli hanno poi permesso di realizzare il suo sogno, tra cui il periodo passato in Russia in cui ha studiato e imparato la lingua, risulta poco approfondito e lievemente accennato.
Anche la scena in cui riesce finalmente ad essere selezionato, e cioè il momento più importante di tutta la storia, risulta invece frettolosa e poco dettagliata.
Il personaggio di Jose appare nel complesso un po’ povero di pathos emotivo, e dare maggiore importanza a queste scene invece sarebbe potuto essere utile anche per notare un escalation delle sue emozioni durante tutto il percorso che ha conseguito per il raggiungimento del suo grande sogno.
La recensione in breve
Una storia emozionante, capace di intenerire e incuriosire lo spettatore e motivarlo a non smettere mai di credere nei propri sogni. Peccato solo per il poco approfondimento di alcuni momenti clou nella storia del protagonista
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