Abel – Il figlio del vento, film austriaco del 2015, è stato girato interamente sulle montagne del Tirolo, sia nella zona di lingua tedesca che nella controparte italiana, tra L’alto Adige e Belluno; nel film, secondo quanto riporta il Corriere delle Alpi, è infatti possibile scorgere le cime del Pelmo, il Sass de Stria, la Tofana di Rozes, e la Civetta. il produttore Philip Jaime – Alcazar, conferma, in un’intervista al magazine specializzato Bergwelten, che “tutte le scene con attori sono state girate nel Tirolo Orientale, mentre alcune panoramiche di paesaggio sono state girate anche nei pressi del parco nazionale di Kals am Großglockner, un piccolo paese vicino Lienz, capoluogo del Tirolo Orientale.
La natura incontaminata delle vette tirolesi ben si presta all’ambientazione riflessiva e isolata della pellicola, come spiega ancora Alcazar: “Il Tirolo Orientale offre la combinazione ideale di infrastrutture, paesaggio alpino e tranquillità per le riprese cinematografiche. È relativamente facile trovare bellissimi motivi facilmente accessibili ma non invasi dai turisti. Inoltre, le riprese si sono svolte a fine inverno. Dovevamo assicurarci di incontrare ancora condizioni invernali nelle location delle riprese. La neve praticamente perenne della regione era una garanzia.
Uno dei set centrali del film, che racconta dell’amicizia tra un bimbo e un aquilotto, è il rifugio di montagna presso il quale Lukas nasconde Abel, per allevarlo lontano dagli occhi astiosi del padre; si tratta di un ambiente appositamente costruito per le riprese, e poi meticolosamente posizionato in un’area montana nella zona del Sud Tirolo, come racconta Thomas Vogel, scenografo del film: “Per dare credibilità al film, era necessario trovare un luogo isolato, difficile da raggiungere e poco accessibile, anche se questo significava aggiungere una nuova sfida poiché, in concreto, bisognava trasportare in quel luogo tutto lo staff e l’attrezzatura necessaria alle riprese. Uno scalatore ci ha aiutato a trovare il luogo perfetto per le riprese.
Poi abbiamo ricostruito il rifugio nella città di Vienna, successivamente è stato smantellato e trasportato nel Sud Tirolo con l’aiuto di due grandi autocarri, in seguito è stato assemblato all’interno degli studi di registrazione e poi nuovamente smantellato per poter trasportare in diversi colli gli 800 chili totali di materiale. Una volta trasportato il tutto sul set è stato necessario assemblare il rifugio ancora una volta, lavorando spesso in condizioni atmosferiche pessime e con il vento che soffiava gelido.”
Le difficoltà logistiche sono confermate anche da Alcazar, che però sottolinea la grande collaborazione avuta dalla popolazione locale: “La cosa più difficile è stata portare il materiale e la troupe nei luoghi delle riprese. Pertanto, abbiamo cercato di evitare luoghi particolarmente difficili da raggiungere. Come ho detto, il Tirolo Orientale è relativamente incontaminato dal turismo, e questo ci ha portato dei benefici. Spesso puoi scattare in tutta tranquillità anche in prossimità di strade o ferrovie di montagna.
Siamo riusciti a raggiungere le location delle riprese nella foresta con i quad attraverso percorsi con racchette da neve, ma oltre il limite del bosco abbiamo dovuto fare affidamento sulla ferrovia di montagna a St. Jacob; il loro ufficio turistico ci ha aiutato con ogni tipo di domanda e anche gli impianti di risalita del vicino comprensorio sciistico sono stati molto accomodanti con il trasporto dell’equipaggio e dell’attrezzatura.”
Per le sequenze girate in inverno, è stata infatti scelta la Valle Defereggen, lungo il versante austriaco del Tirolo, un vero e proprio paesaggio incontaminato, una delle zone meno abitate dell’intero arco alpino austriaco: in particolare, una delle scene più importanti del film, dove Lukas va alla ricerca di Abel ormai adulto, dopo il litigio col padre, è stata girata lungo un sentiero per la cittadina di Erlsbach, percorso prediletto per le cosiddette “ciaspolate”, vale a dire le escursioni montane fatte con le racchette da neve, chiamate appunto anche ciaspole. Per quanto riguarda le scene ambientate nella stagione estiva, si è invece optato per lo spettacolare scenario della Valle Aurina, nel Tirolo italiano, nei pressi di Bolzano.