Baby Reindeer racconta la lenta ma inesorabile discesa verso gli inferi del suo protagonista Donny, un barista e aspirante comico che, dopo aver riservato un gesto di gentilezza a una sconosciuta in difficoltà, diventa vittima delle attenzioni morbose della donna, la quale inizia a farsi strada in ogni angolo della sua vita. Ma Martha, questo il nome della stalker (seriale, come apprendiamo durante le puntate dello show), oltre ad ossessionare il ragazzo, è anche l’unica in grado di dargli ciò che tutti gli altri sembrano ostinatamente rifiutargli: un po’ di considerazione. Tra i due finisce, così, per instaurarsi un rapporto di co-dipendenza, dal quale Donny non sembra più in grado di uscire. Man mano che la narrazione prosegue, infatti, osserviamo il protagonista impegnato nel tentativo di costruirsi una vita mentre cerca di tenere Martha a distanza senza mai allontanarla del tutto e, allo stesso tempo, fare i conti con un trauma passato che la morbosità della donna sembra aver risvegliato. Si tratta dello stupro avvenuto anni prima da parte di Darrien, uno sceneggiatore che avrebbe dovuto aiutarlo con la sua carriera ma che, al contrario, si era approfittato di lui, generando in Donny una grande confusione sessuale.
Arrivati al sesto episodio, il penultimo dello show, l’esistenza di Donny sembra ormai aver toccato il fondo: dopo aver denunciato Martha – personaggio noto alla polizia per aver stalkerato un agente -, il ragazzo compie un passo falso che rende inutile la sua querela. La donna ricomincia così a perseguitarlo, cosa che fa perdere a Donny anche l’unica relazione sana che era riuscito a instaurare negli ultimi anni, quella con Teri, una ragazza trans. Vediamo quindi come si conclude la storia narrata nella serie tv – e ispirata a fatti realmente accaduti nella vita del suo autore, lo stand-up comedian Richard Gadd – nella nostra spiegazione del finale di Baby Reindeer (di cui potete trovare anche la nostra recensione).
Il monologo
Martha si presenta al bar e, dopo essere stata respinta da Donny, lo deride di fronte a un cliente dandogli del comico fallito. Il ragazzo, ormai al limite della frustrazione, smaschera la sua identità di stalker seriale, mettendo a conoscenza i presenti del fatto che, anni prima, aveva perseguitato la figlia sorda di un avvocato. In preda alla collera, Martha lo aggredisce fisicamente ma, anche questa volta, Donny si ritrova con le mani legate: non può infatti sporgere denuncia nei suoi confronti perché metterebbe nei guai i gestori del locale, che non avrebbero dovuto lasciarlo solo durante il suo turno di lavoro.
Alla fine del penultimo episodio, Donny si esibisce nella finale di una competizione per comici esordienti ma, quando si rende conto che nessuno ride delle sue (pessime) battute, ha un esaurimento nervoso: inizia così a raccontare al pubblico la sua storia di abusi – da parte di Darrien e di Martha – e lotta interiore, mettendosi completamente a nudo e confessando a tutti che, l’unica cosa che ha sempre davvero amato nella vita, era stata odiare se stesso.
Cosa succede nell’ultimo episodio?
Inaspettatamente, il suo crollo emotivo diventa subito virale online, trasformandosi per il ragazzo in un trampolino di lancio per una carriera di successo, aprendogli le porte di podcast, trasmissioni radiofoniche e serate importanti. Il momento di entusiasmo, però, dura poco: Martha è riuscita a rintracciare il suo numero di telefono (dopo mesi trascorsi a inviare solo email) e, offesa per quanto detto dal ragazzo nel suo monologo, inizia a minacciarlo di rivelare la storia dello stupro a suo padre e sua madre.
Donny incontra così i suoi genitori per metterli sull’avviso riguardo al video andato virale sul web e per avvertirli che, all’interno dell’ormai celebre performance, lui esprime la propria confusione riguardo alla sessualità e racconta di come è stato violentato da un uomo che gli aveva promesso l’opportunità di una carriera televisiva. Si tratta di un momento emozionante per il ragazzo, che si aspetta che i suoi genitori disapprovino le sue scelte di vita ma che, invece, si scontra con l’ammissione di suo padre di essere cresciuto all’interno della Chiesa cattolica: un’ammissione (nemmeno troppo) velata da parte del genitore che, in quel modo, ha cercato di dire al figlio che anche lui era stato molestato da parte di un prete. Donny e suo padre si rendono così conto di avere molte tragiche cose in comune.
Cosa accade a Martha?
Il confronto con i genitori sembra far ritrovare a Donny la serenità perduta, fino a quando Martha non inizia a tormentarlo con messaggi vocali sul telefono, vera e propria retrospettiva di tutta la loro relazione. Inizialmente restio a denunciare la donna perché inconsciamente desideroso di trattenerla nella sua vita – per attrazione, empatia o senso di colpa – prende infine la decisione di recarsi dalla polizia quando Martha inizia a minacciare la sua famiglia, dichiarando il fatto di avere intenzione di accoltellare lui e i suoi genitori. La stalker viene quindi arrestata e imputata di tre capi d’accusa per stalking e molestie e successivamente condannata a nove mesi di carcere ed emessa un’ordinanza restrittiva di cinque anni. Vediamo poi Donny iniziare a scrivere quello che si trasformerà nello spettacolo teatrale di Richard Gadd.
Preoccupata per il suo stato di salute – mentale e finisco – la sua ex Kaylee, chiede al ragazzo di tornare a vivere da sua madre, che lo aveva ospitato per diversi anni anche quando i due si erano lasciati; qui Donny trova la sua vecchia sceneggiatura, quella scritta durante il periodo in cui era stato violentato da Darrien. Decide quindi che è arrivato il momento di chiudere i conti anche con il suo stupratore ma, dopo essersi presentato a casa sua, finisce per accettare un lavoro da lui proposto senza avere il coraggio di dirgli ciò che davvero pensava.
Come finisce Baby Reindeer?
Nel finale di Baby Reindeer, Donny cammina per la città riascoltando i messaggi vocali di Martha e trovando in essi rassicurazione. Nell’ultimo vocale, scopriamo anche il motivo del soprannome “piccola renna” che la donna gli aveva attribuito: quando era una bambina, aveva infatti un peluche a forma di renna al quale era molto affezionata perché rappresentava l’unica cosa bella della sua infanzia. A detta della donna, Donny era identico a quella renna, “stesso naso, stessi occhi, stesso bel culetto“.
Donny ordina poi da bere in un pub ma, quando si rende conto di aver smarrito il portafoglio, il barista si dispiace per il ragazzo e gli offre da bere. La scena ha chiari parallelismi con il primo episodio dello show, in cui Donny aveva offerto a Martha un tè in quanto la donna sembrava non poterselo permettere. Lo show non vuole certo suggerire che Donny stia per scatenare un’ondata di molestie sull’uomo ma sta a indicare che, forse, Donny e Martha hanno davvero molte cose in comune. Si tratta della scena finale perfetta per questo complesso dramma sull’empatia, sulla co-dipendenza e su tutte le cose che facciamo per cercare di sfuggire al dolore.