Frozen II – Il segreto di Arendelle è arrivato nelle sale italiane a fine novembre 2019, giusto in tempo per illuminare le vacanze natalizie di tante famiglie, nel nostro Paese come all’estero. Dopo il successo di Frozen – Il regno di ghiaccio del 2013, i bambini di tutto il mondo hanno richiesto a gran voce un sequel delle avventure delle sorelle principesse Anna ed Elsa (e della loro simpaticissima mascotte, Olaf il pupazzo di neve). Questa sera, il film si prepara ad approdare su Rai 2 alle 21:20, come parte della programmazione natalizia di classici animati: per rituffarci adeguatamente ad Arendelle, abbiamo preparato questo articolo a tema 10 curiosità su Frozen II – Il segreto di Arendelle, dai temi esplorati dal film a chicche sulla sua realizzazione!
1. Frozen II è ambientato in autunno
All’inizio del film, tre anni dopo la sua incoronazione, Elsa festeggia l’autunno nel regno di Arendelle, insieme ad Anna, Olaf, Kristoff e Sven. La celebrazione si ispira all’antica festa norrena del raccolto, che segna l’inizio della stagione. È un momento che simboleggia il rinnovamento, in quanto il Sole va incontro al suo periodo di “morte” e inizia un nuovo ciclo di vita. La palette cromatica e la messa in scena del film, che presenta molte foglie secche e paesaggi tipicamente autunnali, mostrano che, in realtà, i personaggi si trovano in uno scenario e contesto completamente differenti dal primo film, dato che dovranno affrontare sfide diverse. L’autunno rappresenta questa maturazione, l’approdo alla vera conoscenza del sè, quando gli alberi perdono le foglie e incontrano il loro nucleo, la loro struttura più intima: è proprio questo processo che i personaggi attraversano.
2. Non ha un villain
Frozen II non è un semplice sequel del film d’animazione originale, ma un secondo atto, un approfondimento della stessa storia che affronta il processo di maturazione e di conoscenza di sé dei personaggi. Tutti noi, quando andiamo alla ricerca di noi stessi e del nostro scopo, dobbiamo affrontare paure e limiti nascosti nel nostro profondo. Questo è ciò che fanno i personaggi di Frozen II nel corso del loro viaggio, lottando per cercare la propria verità e trovare la propria strada. Guardare a se stessi è molto più difficile che dare la colpa a un agente maligno esterno: il cattivo, a volte, è dentro di noi.
3. L’ispirazione per la melodia ascoltata da Elsa
Il richiamo che spinge Elsa a iniziare il viaggio tematico di Frozen II alla ricerca delle sue origini è ispirato a un antico canto scandinavo di pastorizia, il kulning. Si tratta di un’antica tecnica con cui le donne intonavano melodie in note alte per richiamare a casa le loro greggi. Non a caso, nel film, la melodia che Elsa ascolta e da cui si sente attratta simboleggia anche il richiamo alla sua casa, alla sua storia e alla sua verità.
4. Gli Easter Egg
In una delle scene iniziali di Frozen II, vediamo le piccole Elsa e Anna giocare con figurine di neve magiche; tra queste, ne vediamo una che raffigura Dumbo e un’altra che raffigura Baymax, due personaggi di casa Disney. Non solo: possiamo scorgere nella scena anche Totoro, un personaggio del film d’animazione Il mio vicino Totoro dello Studio Ghibli del 1988, che racconta – guarda caso – la storia di due sorelle e delle loro avventure con gli spiriti della foresta. In un’altra scena, Olaf gioca a fare il mimo e a comporre immagini con il proprio corpo: una di queste diventa un chiaro riferimento a Topolino e un’altra all’iconico castello Disney.
5. I Northuldra
Il viaggio di Frozen 2 porta all’incontro con il popolo fittizio di Northuldra, basato sul popolo realmente esistito dei Sámi. Durante la produzione del film, Disney ha lavorato a stretto contatto con vari rappresentanti delle popolazioni indigene della regione per garantirne una rappresentazione adeguata e rispettosa. Nel film vengono elogiate le virtù del popolo Northuldra, le loro capacità di integrazione e il profondo rispetto che nutrono verso la natura. Infine, i due popoli da sempre nemici – Northuldra e gli abitanti del regno di Arendelle – riescono a comprendere e ad accettare le loro differenze culturali, creando uno spazio comune per la riconciliazione e la coesistenza armoniosa.
6. Il trailer
Non appena è stato rilasciato, il trailer di Frozen 2 ha battuto il record di visualizzazioni di tutti i tempi per un film d’animazione, ottenendone 116 milioni nelle prime 24 ore. La Disney ha ottenuto uno dei suoi più grandi successi di sempre con l’originale Frozen, uscito nel 2013: non solo il film è stato un enorme successo commerciale (per un totale di 1,2 miliardi di dollari incassati in tutto il mondo), ma è stato anche un successo di critica ed è riuscito ad aggiudicarsi l’Oscar per il miglior film d’animazione. Con tutte queste premesse, era scontato che la Casa di Topolino avesse per le mani un sequel, e Frozen 2 è stato annunciato ufficialmente nel 2015.
7. Spirito: il quinto elemento della natura
I quattro elementi della natura sono forze rappresentate dagli esseri che governano la Foresta Incantata in Frozen II: tutti hanno grandi poteri, sia di costruzione che di distruzione. Il fuoco è rappresentato da una simpatica salamandra; l’aria è incarnata dallo spirito giocoso del vento, mentre i giganti di pietra custodiscono l’elemento Terra. L’essere che rappresenta l’Acqua è invece un incredibile cavallo selvaggio, ispirato alla figura mitologica di Nokk e che impone a Elsa una grande sfida: riuscire a domarlo, allo stesso modo in cui questa ha imparato a domare i suoi poteri per poter coestistere con gli altri. Alla fine del viaggio, la protagonista scopre di essere il quinto elemento stesso, Spirito. In realtà, le antiche credenze nordiche veneravano ben cinque, e non quattro, elementi della natura: Fuoco, Terra, Acqua, Aria e Spirito. Questi elementi erano rappresentati dalle cinque punte della stella, molto ricorrente nei documenti dell’epoca.
8. La madre di Elsa e Anna è fondamentale
Tra le storyline di Frozen 2, vi è quella della regina Iduna, una Northuldra che viveva nella Foresta Incantata. È lei che, durante l’infanzia, salva Agnarr, suo futuro marito e re di Arendelle. La regina prende il nome dalla dea norrena Iduna, custode delle mele d’oro e associata alla vita eterna, alla fertilità e alla rinascita. Questo simbolismo si collega direttamente al tema del film, che riguarda la trasformazione, la conoscenza di sé e il passaggio alla maturità. È quindi possibile che la melodia udita da Elsa sia un’eco del richiamo della propria madre: Iduna stessa potrebbe aver risvegliato in Elsa il desiderio di ricerca delle proprie origini.
9. L’importanza della canzone “The Next Right Thing” per Kristen Bell
L’assolo principale di Anna nel film è una canzone che unisce speranza e disperazione dopo la perdita di Elsa e Olaf. Anna è intrappolata in una grotta buia e non sa come uscirne, oltre a essere sopraffatta dal dolore. Tuttavia, ricorda il consiglio di “fare semplicemente la cosa giusta” e riesce a uscirne in relativa sicurezza. Kirsten Bell, che ha prestato la voce ad Anna in Frozen e Frozen II – Il segreto di Arendelle, ha raccontato che il significato della canzone in questione – The Next Right Thing – la riguarda personalmente. Ha raccontato di aver dovuto lottare con la depressione e che il mantra che dà il titolo alla canzone le è sempre utile nella vita reale.
10. I costumi di Elsa e Anna
Brittany Lee e Griselda Sastrawinata-Lemay sono le artiste responsabili della creazione dei look di Elsa e Anna in Frozen II, che si differenziano in maniera sostanziale rispetto ai costumi originali. Per due anni interi, le professioniste sono state immerse nell’elaborazione teorica e poi animata dei bellissimi costumi delle due principesse. In primo luogo, dovevano assicurarsi che il tessuto scelto per il film “funzionasse” nello stesso modo in cui avrebbe funzionato nella vita reale. Inoltre, i costumi dovevano essere una chiara rappresentazione visiva del carattere di Elsa e Anna e del loro viaggio in Frozen 2; infine, dovevano proporre qualcosa che anche le bambine del mondo reale avrebbero voluto indossare.