Fantozzi, film del 1975 con Paolo Villaggio, è stato girato per la maggior parte a Roma, sia in studio che in esterna, ma una delle location più riconoscibili è quella di Courmayeur, in provincia di Aosta. Di seguito scopriamo dove sono state girate le scene a casa di Fantozzi, quelle nella Megaditta, al famigerato ristorante giapponese.
Come si vede nel film ogni giorno, al rientro dal lavoro, Fantozzi (Paolo Villaggio) passa le sue serate nell’appartamento in cui abita con la moglie Pina (Liu Bosisio) e la figlia Mariangela (Plinio Fernando); le sequenze negli interni dell’appartamento sono girate in studio, mentre l’ingresso e l’uscita, più volte inquadrati nel film, appartengono a due condomini romani differenti; l’entrata, infatti, è quella di un edificio in Via Donna Olimpia, mentre il lato opposto, reso celebre dalla scena del salto verso l’autobus in corsa, richiama la facciata di un immobile in Viale Castrense, nei pressi della Tangenziale Est.
Le giornate lavorative di Fantozzi trascorrono placide in un grande edificio governativo, la Megaditta; per le scene all’interno di questo fittizio complesso industriale, è stato scelto il Palazzo della Regione Lazio, di cui ovviamente sono state oscurate le insegne; in un maldestro tentativo di corteggiamento, una mattina Fantozzi invita Silvani a colazione e dopo aver ricevuto un inaspettato sì, pazzo di gioia inizia una folle corsa per le strade di Roma, tra Piazza del Fante, Via Carlo Ederle e il Lungotevere della Vittoria.

Ad allietare la noiosa routine lavorativa, arrivano le iniziative ricreative del ragionier Filini, grande amico di Fantozzi, il quale organizza un incontro di calcio tra scapoli e ammogliati; la partita, in cui Ugo finirà per vedere la Madonna in cima alla traversa, è stata girata in un autentico campetto sito in Via Lungotevere Dante; su quel terreno oggi sorge un centro sportivo. Dal calcio al campeggio, il passo è breve; Fantozzi condivide con i colleghi anche una tragicomica uscita fuori porta al Lago di Bracciano.

Nella Megaditta, intanto, è arrivato un direttore, il Conte Catellani, appassionato di biliardo, che organizza lunghe partite (truccate) nella sua villa. Fantozzi, ferito dai soprusi del superiore deciderà di sfidarlo a stecca; dopo averlo battuto, decide inoltre, a sfregio, di rapire l’anziana madre per chiedere un riscatto. La sequenza della partita a casa di Catellani è stata girata presso una villa dell’Olgiata; quando Fantozzi chiama, con voce camuffata, per chiedere il riscatto, invece, si trova in una cabina telefonica di Piazza Maresciallo Giardino.

Dopo molti tentativi, Fantozzi riesce finalmente a ottenere un appuntamento galante ad invitare a cena la signorina Silvani in un lussuoso ristorante giapponese, dove per sbaglio i camerieri, per errore, servono ai due Pier Ugo, il cagnolino di Silvani; il ristorante in questione non esiste; la sequenza è stata interamente girata nell’interno di Villa Monte Mario completamente riadattata con arredi ad hoc.

Per farsi perdonare il tragico disguido, Fantozzi decide di accompagnare la Silvani e il tronfio geometra Calboni in gita a Courmayeur: i tre, dapprima, si fermano in un bar, che in realtà è sito in un’ala del Gran Hotel Royal e Golf; poi, invitati a un ricevimento dalla Contessa Serbelloni Mazzanti, si ritrovano nella Maison di Filippo, un noto ristorante del paese. Il giorno successivo, poi, il gruppo va a sciare in comitiva; l’epica discesa che causerà a Fantozzi una quasi morte per ipotermia si svolge in località Plan Chécrouit, davanti al ristorante Christania.

Nella versione home – video del film troviamo un episodio aggiuntivo, assente invece in molti passaggi televisivi; Fantozzi, per riconquistare il rispetto della moglie, decide di sottoporsi a una rivoluzionaria dieta dimagrante, presso la clinica del truce dottor Birkenmeyer: giuntovi, Fantozzi sarà sottoposto a uno strettissimo regime alimentare, degno di una prigione: neanche troppo ironicamente, gli interni di questa sequenza sono stati girati proprio all’interno di un carcere, precisamente l’istituto di correzione minorile San Michele a Roma; gli esterni, invece si riferiscono a Palazzo Altieri, sito a Oriolo Romano, in provincia di Viterbo.
Diretto da Luciano Salce, Fantozzi è il capostipite di una prolifica saga di successo, racconta le disavventure professionali e personali di un modesto impiegato statale, il ragionier Ugo Fantozzi, intrappolato in una vita grigia, con una moglie che non ama, una figlia di cui si vergogna, continuamente vessato da superiori e colleghi; unico suo sfogo, la passione non ricambiata per la procace signorina Silvani, sua collega d’ufficio.