Courtney Love ha dichiarato di essere stata licenziata da Fight Club su ordine di Brad Pitt, per avergli negato i diritti di sfruttamento per un biopic su Kurt Cobain, marito di lei nonché frontman dei Nirvana, tragicamente scomparso nel 1994. Love e Cobain, dopo essersi frequentati per qualche tempo nell’estate del 1991, divennero coppia fissa agli inizi del 1992, per poi convolare a nozze nel febbraio dello stesso anno. La relazione sarebbe proseguita tra alti e bassi fino al 5 aprile 1994, giorno in cui Cobain si tolse la vita con un colpo di fucile.
Durante una puntata del podcast di Marc Maron, Love ha raccontato di aver inizialmente ricevuto il ruolo di Marla Singer (poi finito ad Helena Bonham Carter) grazie all’intercessione di Edward Norton, suo compagno dell’epoca e co-protagonista del film insieme a Pitt, ma che poi la cosa non andò in porto. Il coinvolgimento di Love nel progetto, diretto da David Fincher, parte da lontano “Avevo parlato io a David di Fight Club, se non mi ricordo male il romanzo gliel’avevo proprio fatto conoscere io, e avevo già ottenuto il ruolo di Marla, i nostri avvocati erano d’accordo; poi ricevo una telefonata da Gus Van Sant.”
“Era a pranzo con Brad per parlare di una trasposizione della storia di Brokeback Mountain (il film verrà poi girato da Ang Lee anni dopo, ndr) e mi dicono che vogliono fare un biopic musicale. Io penso: sarà su Chet Baker (famoso trombettista jazz morto in circostanze misteriose, ndr), ma poi sento all’unisono: “Vogliamo fare un film su Kurt”. Non ci ho visto più, e gli ho risposto, “Non sono mica Faust! Chi cazzo ti credi di essere? Al che, mi riattaccano il telefono. Poi Ed (Norton, ndr) mi chiama, in lacrime – aveva perso la madre da poco quindi era un po’ sensibile, ma comunque – mi dice che non può farci niente, che non ha potere…”.
Passa qualche altra ora, e mi suona di nuovo il telefono: era David. Non lo lascio neanche parlare, e dico “No, non è possibile”. Mi aveva licenziato, perché non avevo dato il permesso a Brad di fare un film su Kurt. E come dice il mio amico Cameron Crowe, anche se non con queste esatte parole… Dio ha fatto nascere Brad Pitt solo per rendere la mia vita un inferno, mettendo in mezzo Kurt! In effetti ci prova dal 1996, e adesso, tramite la Plan B, la sua casa di produzione, sono anni che è tornato alla carica, vuole produrre questo biopic! Nel 2020 ci siamo sentiti su Zoom e gli ho detto: I film che produci mi piacciono, non so se tu li faccia per soldi o cosa, però sappi che se io e te non andiamo d’accordo, non puoi toccare Kurt. Ed è finita lì.”
Fight Club, tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk, vede un protagonista senza nome (Edward Norton) frustrato dalla monotonia della vita, incontrare per caso un uomo affascinante, Tyler Durden, che lo porterà a valorizzare le parti più nascoste di sé, facendo in modo di mettere in luce aspetti repressi della sua personalità; il tutto, mentre cerca di mantenere una relazione con Marla Singer, donna altrettanto disillusa, conosciuta a un gruppo di recupero.
Sull’interpretazione di Helena Bonham Carter, Love ha detto: “Lei è un genio, ma io il film non l’ho mai visto.”