Hugh Jackman ha sottolineato quanto ritenga importante avere un aiuto psicologico a disposizione sul set, definendo questo tipo di supporto “necessario” per il benessere dei professionisti coinvolti. e ha raccontato l’esperienza avuta durante le riprese di The Son di Florian Zeller, che narra una vicenda di depressione giovanile,
Tratto da una opera teatrale dello stesso Zeller, The Son racconta la storia di Nicholas, adolescente che inizia a soffrire di depressione dopo aver scoperto che la nuova compagna del padre divorziato (Hugh Jackman) è incinta.
Zeller, in una intervista all’Hollywood Reporter, aveva spiegato così il suo approccio a una tematica tanto complessa: “Uno dei problemi della malattia mentale, è che spesse volte è un mistero, non riesci a capire cosa sta succedendo, e ti sembra di vivere un’ingiustizia; ma in un certo qual modo, non è colpa di nessuno. Cerchiamo sempre spiegazioni, ma spesso non ce ne sono; Nicholas soffre, e non riesce a capire perché, quindi cerca una motivazione, e crede di trovarla osservando i suoi genitori.”
Jackman ha sofferto di insonnia nel corso delle riprese, anche a causa della morte del padre, avvenuta proprio durante la lavorazione del film: “Non ha mai mancato un giorno di lavoro in vita sua… ho pensato a quello che mi avrebbe detto, e sono andato sul set a girare. Di me non penseresti mai: “sta male come un cane”, io certamente non l’avrei mai detto di me stesso… eppure è così che mi sentivo in quei giorni.” Anche per questo motivo, proprio nello stesso periodo, Jackman ha iniziato un personale percorso di terapia, per superare l’ansia del ritorno sul set dopo il blocco dato dalla pandemia, e per riuscire a gestire al meglio la difficoltà del ruolo.
L’attore loda dunque l’iniziativa della See-Saw Films, casa produttrice del film, impegnata da tempo in un’operazione di sensibilizzazione sulle tematiche legate alla salute mentale nell’industria cinematografica; “Era la prima volta che vedevo una cosa del genere… a noi è servito molto avere supporto psicologico sul set… è stato davvero necessario.“
L’attore ritiene sia giunto il momento di equiparare l’aiuto psicologico a ruoli come quello dell’”intimacy coach”, figura di supporto utilizzata nel caso di scene di nudo o rapporti sessuali. “Un datore di lavoro che non si limita a pagarti, ma che si occupa di te a 360 gradi, dà certamente un bel segnale.. avere a cura il benessere generale della persona è davvero molto, molto importante.”
Durante un’intervista a un magazine australiano, Jackman ha rivelato di aver iniziato il percorso di terapia anche per risolvere alcuni traumi infantili, tra cui l’abbandono da parte della madre, avvenuto quando l’attore aveva solo otto anni. “Ho cominciato da poco, mi sta aiutando molto. Poter parlare con una persona intelligente, distante da quello che è il tuo mondo di riferimento, è molto, molto utile. Personalmente, sto imparando a relazionarmi meglio con le persone che amo, a mettermi più facilmente nei loro panni, per cercare di capirle più a fondo.”
The Son, presentato in anteprima a Venezia 2022, uscirà in Italia il 26 gennaio 2023.