La trama de I cento passi, film del 2000 diretto da Marco Tullio Giordana, racconta la vera storia dell’attivista antimafia Peppino Impastato, figlio di un mafioso di Cinisi (comune del palermitano) e in seguito assassinato dalla mafia. Il ruolo del protagonista è affidato all’attore Luigi Lo Cascio, e il significato del titolo fa riferimento ai cento passi che intercorrono fra l’abitazione della famiglia Impastato e quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti.
La trama de I cento passi ripercorre la vita di Peppino Impastato (Luigi Lo Cascio), giornalista militante negli anni ’70 nella lotta contro la mafia in Sicilia, dove nasce e cresce in una famiglia legata a Cosa Nostra, a cominciare dal padre, Luigi (Luigi Maria Burruano), troppo debole o spaventato per opporsi al sistema dominante, di cui diviene colluso. Il giovane Peppino farà di tutto per staccarsi da questa realtà; e lo farà, fin da giovanissimo, scrivendo articoli, far i quali uno dei più noti è La mafia è una montagna di merda, che lo rendono inviso ai boss siciliani, e fonda Radio Aut, attraverso la quale denuncia e sbeffeggia pubblicamente Cosa Nostra, in particolare il capomafia di Cinisi, Gaetano Badalamenti, conosciuto come “don Tano”. Malgrado le continue minacce, Peppino porta avanti la sua battagli, diventando per tutti un simbolo antimafia e candidandosi con Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Ma la morte improvvisa e sospetta del padre Luigi, proprio in corso di campagna elettorale, è la spia e il preludio della sua tragica fine.
I cento passi fu candidato ai Golden Globes nel 2001 come Miglior film straniero, e nello stesso anno si aggiudicò numerosi premi, tra cui cinque David di Donatello e un Nastro d’Argento. Uno dei David lo vinse il protagonista Luigi Lo Cascio, che esordì su grande schermo proprio con questo film.
Il film riportò con forza e successo l’attenzione mediatica sulla morte di Peppino Impastato, da sempre rimasta in secondo piano poiché avvenne proprio il 9 maggio 1978, lo stesso giorno in cui fu ritrovato il cadavere del politico Aldo Moro, sequestrato dalle Brigate Rosse.