Il diritto di contare, film del 2016, è ispirato a una storia vera, ovvero quella di tre donne afroamericane guidate dalla brillante scienziata Katherine Johnson che, negli anni ’60, lottarono per entrare a far parte della NASA e partecipare alle missioni spaziali, a quel tempo appannaggio di soli uomini.
La storia del film, narrata nel libro di Margot Lee Shetterly, affronta temi legati alla discriminazioni razziali e all’emancipazione femminile, in un periodo storico in cui la Guerra Fredda portata avanti dalle potenze mondiali di USA e URSS coinvolgeva anche la conquista dello spazio. Gli americani, dopo che i sovietici avevano inviato il primo uomo in assoluto nel cosmo (il celebre cosmonauta Jurij Gagarin), concentrarono i loro sforzi nel superarli con la missione Mercury Atlas, in cui Jonn Glenn, nel febbraio 1962, compì tre giri intorno alla Terra. Quello che emerse e che era stato tenuto nascosto per oltre 50 anni, fu che la missione ebbe luogo grazie al fondamentale contributo di Katherine Johnson, matematica e geniale scienziata afroamericana che calcolò le traiettorie per la missione. Fu infatti dopo la sua approvazione che Glenn acconsentì di partire. La battaglia razziale e sessista portata avanti da Katherine Johnson insieme ad altre colleghe anch’esse afroamericane, la portò a prendere parte anche alla celebre missione Apollo 11.
Candidato a tre premi Oscar e due Golden Globe, Il diritto di contare, firmato da Theodore Melfi, non vinse alcun premio, ma trionfò al box office anche grazie allo splendido trio di protagoniste, le attrici Taraji Penda Henson (nei panni di Katherine Johnson), la premio Oscar Octavia Spencer nel ruolo di Dorothy Vaughan e Janelle Monáe in quello di Mary Jackson.