Il film Il professore e il pazzo è ispirato alla storia vera del professor James Murray, che nel 1879 divenne direttore di un progetto dell’Oxford University Press, “The New English Dictionary on Historical Principles” (ora noto come Oxford English Dictionary), e dell’uomo che divenne suo amico e collega, W. C. Minor, un medico che gli presentò 10.000 lemmi da includere nel dizionario mentre era recluso al Broadmoor Criminal Lunatic Asylum di Crowthorne dopo essere stato riconosciuto non colpevole per omicidio per infermità mentale.
James Murray è nato nel villaggio di Denholm, vicino a Hawick, nei Borders scozzesi, primogenito di un mercante di stoffe, Thomas Murray. Bambino precoce con un’appetito vorace per l’apprendimento, lasciò la scuola a quattordici anni perché i suoi genitori non potevano permettersi di pagare le tasse per continuare la sua educazione. A diciassette anni divenne insegnante presso la Hawick Grammar School (ora Hawick High School) e tre anni dopo fu preside della Subscription Academy lì. Nel 1856 fu uno dei fondatori dell’Hawick Archaeological Society.
Nel 1861, Murray incontrò una insegnante di musica, Maggie Scott, con cui si sposò l’anno successivo. Due anni dopo ebbero una figlia, Anna, che morì presto di tubercolosi. Anche Maggie si ammalò della stessa malattia e, su consiglio dei medici, la coppia si trasferì a Londra per sfuggire agli inverni scozzesi. Una volta lì, Murray ottenne un impiego amministrativo presso la Chartered Bank of India, continuando nel tempo libero a perseguire i suoi molteplici interessi accademici. Maggie morì entro un anno dall’arrivo a Londra. Un anno dopo, Murray si fidanzò con Ada Agnes Ruthven e l’anno successivo la sposò. Il loro testimone di nozze fu l’amico Alexander Graham Bell, che aveva precedentemente ricevuto istruzioni da Murray sull’elettricità elementare e lo definiva spesso “il nonno del telefono”.
A quel punto, Murray era principalmente interessato alle lingue ed all’etimologia, l’origine delle parole. Un’idea della profondità e dell’ampiezza della sua erudizione linguistica si può ottenere da una lettera di candidatura che scrisse a Thomas Watts, custode dei libri stampati presso il British Museum, in cui dichiarava una “profonda conoscenza” dell’italiano, del francese, del catalano, dello spagnolo e del latino, e “in misura minore del portoghese, del valdese, del provenzale e di vari dialetti“. Inoltre, era “abbastanza familiare” con l’olandese, il tedesco e il danese. I suoi studi di anglosassone e moesogotico erano stati “molto approfonditi“, conosceva “un po’ di celtico” e al momento era “impegnato con lo slavo, avendo acquisito una conoscenza utile del russo“. Aveva “una conoscenza sufficiente di ebraico e siriaco per leggere e citare il Vecchio Testamento e il Peshito” e in misura minore conosceva l’aramaico, l’arabo, il copto e il fenicio. Tuttavia, non ottenne il lavoro.
Il 26 aprile 1878, Murray fu invitato a Oxford per incontrare i Delegati dell’Oxford University Press, con l’obiettivo di assumere il ruolo di redattore di un nuovo dizionario della lingua inglese, al fine di sostituire quello di Johnson e di raccogliere tutte le parole allora esistenti nel mondo anglofono, in tutte le loro varie sfumature di significato.
Il 1° marzo 1879, fu stipulato un accordo formale che prevedeva che Murray dovesse redigere un nuovo Dizionario Inglese, che alla fine sarebbe diventato l’Oxford English Dictionary (OED). Si prevedeva che ci vorrebbero dieci anni per completarlo e che avrebbe avuto una lunghezza di circa 7.000 pagine, suddivise in quattro volumi. Infatti, quando i risultati finali furono pubblicati nel 1928, il dizionario raggiunse dodici volumi, con 414.825 parole definite e 1.827.306 citazioni utilizzate per illustrarne i significati.
Il professore e il pazzo è un film biografico drammatico del 2019 diretto da Farhad Safinia (sotto lo pseudonimo di P. B. Shemran), da una sceneggiatura di Safinia e Todd Komarnicki basata sul libro del 1998 “The Surgeon of Crowthorne”, di Simon Winchester. Il cast include Mel Gibson, Sean Penn, Natalie Dormer, Eddie Marsan, Jennifer Ehle, Jeremy Irvine, David O’Hara, Ioan Gruffudd, Stephen Dillane e Steve Coogan. Girato a Dublino nel 2016, il film è diventato oggetto di una battaglia legale tra Gibson e Safinia contro Voltage Pictures, ritardandone l’uscita fino al 2019 e portando alla disapprovazione della versione finale da parte dei due.