Il traditore, film del 2019 di Marchio Bellocchio, racconta la storia vera di Tommaso Buscetta, (interpretato da Pierfrancesco Favino) mafioso membro di Cosa Nostra e successivamente collaboratore di giustizia. Fu grazie alle sue dichiarazioni, fatte per aver salva la vita, che fu possibile lo svolgimento del Maxi Processo dello Stato ai danni della mafia, che ebbe inizio nel 1986.
Tommaso Buscetta, detto anche Il boss dei due mondi o Don Masino, è stata una delle figure più controverse e discusse della grande criminalità organizzata. Nato a Palermo nel 1928, entra presto nelle fila di Cosa Nostra e viene coinvolto nella tragica vicenda di Aldo Moro. Dopo la sua fuga in Brasile a seguito dell’inasprimento delle tensioni fra Totò Riina e i Corleonesi, viene estradato e costretto a tornare in Italia. Il che significava una morte sicura, ed è per questo che, a seguito della proposta di Giovanni Falcone, si convinse a collaborare con la giustizia.
A seguito delle sue deposizioni, e dei lunghi giorni trascorsi col magistrato Falcone, furono quasi 400 i mandati di cattura emessi. La mafia subì un colpo fortissimo, ma anche la politica ne uscì fortemente compromessa. Uno dei nomi più noti fatti dal “traditore della mafia” fu proprio quello di Giulio Andreotti.
Buscetta decise poi di lasciare l’Italia per trasferirsi negli Stati Uniti, dove morì per malattia nel 2000. Ad oggi è ricordato come un personaggio determinante per gli eventi storici e politici di quella stagione.
Marco Bellocchio mise a segno un film di forte impegno civile, scegliendo Pierfrancesco Favino come magistrale interprete del mafioso. Il film è stato accolto dalla critica molto positivamente, Il Traditore è stato ben accolto dalla critica ed è stato selezionato come rappresentante italiano per il miglior film straniero agli Oscar del 2020. Tra i numerosi premi vinti, ricordiamo il David di Donatello per il miglior film e il miglior regista a Marco Bellocchio.