La casa delle bambole di Pascal Laugier non si ispira a una storia vera; tuttavia, è un horror psicologico che muove da premesse verosimili e analizza in maniera approfondita quanto un trauma vada a condizionare la psiche di chi lo subisce. Con una messa in scena impeccabili e sequenze che non si risparmiano in termini di violenza, il regista e sceneggiatore francese è riuscito a creare un’esperienza horror inedita per il pubblico tramite il suo tocco personale.
La trama del film segue una madre e le sue due figlie che vengono attaccate nella loro casa da estranei; contro ogni previsione, sopravvivono, ma il ricordo del traumatico avvenimento diventa per loro un incubo ricorrente. Attraverso rappresentazioni viscerali di torture violente e dei loro effetti sulle vittime, Pascal Laugier mette in scena un vero e proprio incubo per le protagoniste del film che, sedici anni dopo, si riuniscono nella casa dove ha avuto origine il loro incubo.
Dall’ambientazione della casa abbandonata e sgangherata alla collezione di bambole inquietanti e alle scritte minacciose sugli specchi, il film è intriso di immagini sinistre e sequenze violenza. Tuttavia, a differenza dell’horror del 2008 Martyrs, che il regista ha dichiarato essere uno studio sulla brutalità e la violenza, La casa delle bambole indaga gli effetti psicologici del trauma. Attraverso la doppia prospettiva delle due sorelle, il regista esplora i diversi modi in cui esse scelgono di affrontare la spaventosa violenza di cui sono vittime.
Ghostland è stato presentato in concorso al Festival international du film fantastique de Gérardmer, dove ha vinto tre premi, tra cui il Grand Prize. Nel cast del film, Crystal Reed, Anastasia Phillips, Emilia Jones e Mylène Farmer.