Con La casa in fondo al lago (2021), Alexandre Bustillo e Julien Maury, il duo registico che ha rivoluzionato l’horror francese con l’home invasion Inside (À l’intérieur), torna con una nuova interpretazione del tropo della casa infestata che si trova questa volta, per l’appunto, nelle profondità di un lago. La trama del film ruota attorno agli YouTubers Tina (Camille Rowe) e Ben (James Jagger, figlio di Mick Jagger) che esplorano luoghi soprannaturali nascosti, come sanatori abbandonati, orfanotrofi inquietanti, palazzi sommersi. L’ultima scoperta di Ben, una casa infestata in fondo a un lago, ha alzato l’asticella del pericolo delle loro esplorazioni e i due, supportati da un buon numero di abbonati al canale, hanno deciso di immergersi nella location. Ma, quando arrivano sul posto, trovano una trappola per turisti molto affollata.
Per fortuna, un abitante del luogo li informa di un’altra villa sottomarina isolata e in gran parte sconosciuta. Non solo questa attrazione top-secret è potenzialmente infestata, ma le scorte di ossigeno sono limitate e la spedizione ha i minuti contati. A rendere le cose ancora più interessanti è il fatto che non si può semplicemente correre fuori dalla porta: nuotare richiede infatti molta più pazienza e una maggiore pianificazione. I cunicoli e le scorciatoie in cui ci si può infilare sulla terra ferma diventano impraticabili in acqua con tutta l’attrezzatura addosso. Con questa nostra spiegazione del finale di La casa in fondo al lago, andiamo ad analizzare tutte le rivelazioni del finale, il significato delle scoperte fatte da Tina e Ben e cosa nasconde la scena post-credits.
Cosa succede nell’ultimo atto del film
Durante l’esplorazione della casa, Tina e Ben trovano prove di rapimenti di bambini, attività occulte e strane registrazioni video, fino a raggiungere una porta chiusa a chiave in cucina con un grande crocifisso sopra. Questo avrebbe dovuto essere il punto di partenza per lo stranissimo tour della coppia ma il temerario Ben conduce Tina nel seminterrato, dove trovano due persone incatenate. Purtroppo, il loro destino è stato segnato nel momento in cui sono entrati nella casa e potenzialmente anche prima. Le loro apparecchiature iniziano a comportarsi in modo strano quando si trovano all’esterno della casa, davanti alla cripta, il che potrebbe significare che non hanno mai avuto la possibilità di fuggire. Ben e Tina cercano di uscire a nuoto dalla stessa finestra della soffitta da cui sono entrati, ma la trovano murata. Un qualcosa di impossibile, a meno che non ci sia un’entità malvagia all’opera. Dopo ripetuti tentativi di fuga falliti, tornano nel seminterrato e Ben smaschera la coppia, scoprendo che si tratta della famiglia Montegnac. Evidentemente, questo è tutto ciò che serve perché la casa sprigioni tutto il suo potere.
Alla fine del film horror La casa in fondo al lago, Ben è posseduto dallo spirito della casa, che lo ha convinto a restare. Convince Tina a tornare in cantina, dove guardano il video della morte dei Montegnac. Pierre è riuscito a fuggire, ma i suoi genitori sono stati uccisi e incatenati in cantina. Ben si riprende e proprio mentre Tina sta per condurli al sicuro, la donna incatenata nel seminterrato gli arriva alle spalle e lo pugnala. Tina scappa ma finisce l’ossigeno prima di raggiungere la superficie del lago. Si toglie la maschera ma non riesce a trattenere il respiro abbastanza a lungo e annega nell’acqua. In questo modo, la casa infestata è riuscita a mietere altre due vittime.
Chi sta infestando la casa?
La casa in fondo al lago è “infestata” da due individui che hanno sventato la morte compiendo “atti satanici”. Sembra che, ancor prima che la casa si allagasse e venisse ricoperta dal fango, una famiglia residente vi rapisse, torturasse e uccidesse i bambini di una città vicina. Una volta che i genitori hanno scoperto cosa era successo ai loro figli, hanno imbracciato le armi e deciso di incatenare la coppia nel seminterrato della casa, chiudendo la porta a chiave e lasciandoli marcire lì per sempre. Non viene spiegato perchè effettivamente rapissero i bambini o il vero significato dei simboli occulti che ci vengono mostrati, ma sembra che questi strani rituali li abbiano resi immortali.
Prima che la casa venisse allagata, era stata murata e fortificata. Come fa notare Tina, questo è molto strano se si considera che stava per essere allagata; ancora più strano è il fatto che tutto nella casa si sia decomposto meno di quanto avrebbe dovuto. La maggior parte delle cose si è conservata esattamente come sarebbe stata negli anni ’80, quando la casa è affondata. Con ogni probabilità, qualunque forza maligna abbia tenuto in vita la coppia ha protetto anche la casa e potenzialmente quella parte del lago, motivo per cui anche l’auto si è conservata.
Quando Ben e Tina entrano in casa, trovano una porta profondamente graffiata, come se qualcuno avesse cercato di aprirla con degli artigli. Si può pensare che i numerosi bambini che la coppia ha portato con sé potrebbero essere stati rinchiusi a loro volta nel seminterrato e abbiano cercato di liberarsi. Una seconda possibilità potrebbe essere rappresentata da precedenti esploratori subacquei rimasti intrappolati come Ben e Tina. Infine, la stessa coppia “infernale” dei Montignac potrebbe aver cercato di fuggire dalla casa dopo averla lasciata annegare. Questo sarebbe bastato a far indietreggiare la maggior parte dei visitatori, ma non Ben, che ha bisogno di collezionare quanti più “mi piace” possibile.
Ben scorge qualcuno dietro un lenzuolo in una camera da letto e il drone rileva costantemente dei movimenti, anche se non riesce a vedere chiaramente niente e nessuno. Anche prima che Ben liberasse la coppia smascherandola, questa si aggirava liberamente: non viene mai spiegato se sono sempre stati malvagi o se è stata la casa a renderle tali. A questo proposito, è estremamente interessante la frase che Pierre proferisce prima che lo faccia anche la coppia negli ultimi istanti del film: “Ciò che non è morto, può mentire in eterno“, frase che fa parte di una citazione più lunga di H.P. Lovecraft. “Non è morto ciò che può mentire in eterno/ E col volgere di strani eoni anche la morte può morire“.
La citazione significa essenzialmente che la casa e i suoi abitanti hanno il potere di evitare la morte e di rimanere in stasi per tutto il tempo che desiderano o di cui hanno bisogno. Nella scrittura di Lovecraft, si riferisce agli Grandi Antichi, creature che possono ibernarsi fino al momento giusto per tornare al potere. In questo modo, non muoiono mai veramente, così come la coppia continuerà a reclamare vite per sempre.
Il significato della scena post-credits
Nella scena post-credits di La casa in fondo al lago, due giovani donne vengono condotte allo stesso lago da Pierre, che in precedenza vi aveva portato Tina e Ben. Sembrano preoccupate, quindi forse ci penseranno due volte prima di procedere con l’esplorazione. Dunque, l’auto che Ben e Tina hanno trovato prima potrebbe essere di altri turisti ignari che sono diventati vittime della casa. Capiamo che Pierre conduce le persone a questa tomba acquatica come sacrificio a chiunque gli occupanti originari venerassero: dopotutto, egli è il figlio dei Montegnac. Lo scopriamo quando Ben trova un albero genealogico e riconosce l’uomo che li ha guidati alla villa. Attira sul posto dei turisti ignari li dà in pasto ai suoi genitori, che rimangono bloccati lì per l’eternità. È il suo modo malato di prendersi cura di loro; in questo senso, la scena post-credits indica che non smetterà di portare le persone nella sua casa di famiglia.