Il significato del titolo di La La Land, film del 2017 diretto da Damien Chazelle, è duplice; da una parte si riferisce al diminutivo con il quale viene chiamata la città di Los Angeles, dall’altra invece si riferice ad uno stato emotivo un po’ sognante ed euforico, di chi insegue sogni e ambizioni.
Più precisamente l’espressione La La Land quindi da un lato, fa riferimento a uno stato emotivo di allontanamento dalla realtà concreta, all’inseguimento di sogni o aspirazioni anche apparentemente lontane. Come riporta il dizionario monolingue Merriam – Webster, la locuzione indica “uno stato mentale caratterizzato da euforia, simile al sogno, distaccato dalla dura realtà della vita di tutti i giorni“; in questo senso, un modo di dire simile in italiano potrebbe essere “stare sulle nuvole”. Più prosaicamente, invece, La La Land è anche un diminutivo usato per indicare la città di Los Angeles, e in particolare Hollywood, dove si svolge la tormentata storia d’amore tra Seb, musicista jazz in difficoltà (Ryan Gosling) e Mia, aspirante attrice.
Chazelle, in un’intervista rilasciata a Vogue all’epoca dell’uscita del film aveva discusso del carattere “fantastico”, non legato a una realtà concreta e precisa, in riferimento alla messa in scena dell’opera: “Con La La Land, ho voluto affrontare la realtà da una prospettiva diversa; è splendido poter costruire da zero un proprio mondo, dove anche la palette di colori manda in certo qual modo un messaggio; è bello poter colorare gli edifici come si vuole; il mio è un ritratto emotivo di LA, non un quadro realistico; Negli ultimi anni, Hollywood ha stretto il cappio del realismo in maniera troppo stretta, e infatti, nessuno fa più i musical“.
Il regista, in un’altra intervista a Esquire aveva approfondito la dicotomia sogno – realtà, come punto centrale del film: “Lo scontro binario tra il sogno e la realtà è qualcosa che mi ha sempre molto affascinato; non era mia intenzione soffermarmi troppo sulle loro lotte quotidiane – non hanno famiglie abbienti alle spalle, o fondi pensione cui attingere – però ho voluto provare, in modo sottile, ad affrontare tutto il percorso di una relazione come la loro, a partire dal periodo dell’innamoramento, fino ad arrivare al momento in cui le piccole esigenze della realtà quotidiana fanno capolino. E come si fa a restare aggrappati al sogno, quando la realtà ti dice che non è possibile?“