Il film La Tregua di Francesco Rosi è basato sull’omonimo libro di memorie di Primo Levi, a sua volta basato sulla storia vera dello scrittore, più precisamente, sul suo ritorno in Italia nel 1945 dopo la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo è stato l’ultimo film di Rosi prima della sua morte nel 2015.
Pur essendo stato liberato il 27 gennaio 1945, Primo Levi raggiunse Torino solo il 19 ottobre dello stesso anno. Dopo aver trascorso un periodo in un campo sovietico per ex detenuti dei campi di concentramento, intraprese un faticoso viaggio di ritorno in compagnia di ex prigionieri di guerra italiani dell’Esercito italiano in Russia. Il lungo viaggio ferroviario verso Torino lo portò a percorrere un itinerario tortuoso dalla Polonia, attraverso la Russia, la Romania, l’Ungheria, l’Austria e la Germania.
Seguito del romanzo Se questo è un uomo, La tregua, pubblicato nel 1963 e vincitore del Premio Campiello, racconta il lungo e faticoso viaggio di ritorno del prigioniero di guerra italiano Primo Levi (interpretato da John Turturro nel film di Rosi), dopo la liberazione di Auschwitz alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Chimico prima di essere catturato dai nazisti, Levi è uno dei primi prigionieri a lasciare il campo di concentramento dopo la sua caduta per mano delle forze sovietiche nel 1945. Tuttavia, il suo percorso di ritorno a casa, nella città italiana di Torino, è tortuoso, con tappe in tutta l’Europa orientale. La sua testimonianza rappresenta quella dei milioni di sfollati alla fine della Seconda Guerra Mondiale, in gran parte ex detenuti del Reich tedesco, sia lavoratori forzati che sopravvissuti ai campi di concentramento.
Presentato in concorso al 50° Festival di Cannes, il film è dedicato “a Pasqualino e Ruggero”, ovvero Pasqualino De Santis, storico direttore della fotografia del cinema italiano morto in Ucraina durante le riprese, e Ruggero Mastroianni, storico montatore del cinema italiano morto poco prima di terminare il suo lavoro. I due sono stati sostituiti da Marco Pontecorvo e Bruno Sarandrea.