Il film del 1983 di David Cronenberg La zona morta ha una trama da thriller fantascientifico che riprende l’omonimo romanzo del 1979 di Stephen King, su cui è basato. Al centro della storia vi è un giovane professore (Christopher Walken) che subisce un incidente che lo lascia in coma per cinque anni. Al suo risveglio, scopre di possedere poteri extrasensoriali, così la polizia chiede il suo aiuto per risolvere una serie di omicidi.
Johnny Smith (Walken), protagonista della trama del film, è un giovane insegnante del New England innamorato della collega Sarah (Adams) quando viene coinvolto in un grave incidente stradale che lo manda in coma. Si risveglia sotto le cure del neurologo Dr. Weizak (Lom) e si ritiene fortunato quando nota che sul suo corpo non ci sono ingessature, bende o segni visibili di ferite. Tuttavia, il risveglio diventa scortese quando gli viene detto che sono passati cinque anni dall’ultima volta che ha conosciuto la coscienza: la sua ragazza si è sposata da tempo e ha avuto un figlio. La transizione di Johnny verso la vita è resa ancora più difficile quando scopre di avere la capacità di conoscere i segreti di una persona (passato, presente, futuro) attraverso il contatto fisico con essa.
Nel romanzo, l’espressione “zona morta” si riferisce alla parte del cervello di Johnny che viene irrimediabilmente danneggiata, con il conseguente risveglio del suo potenziale psichico dormiente. Quando alcune informazioni nelle visioni di Johnny sono al di là della sua percezione, egli le considera come esistenti “nella zona morta”. Nell’adattamento cinematografico, l’espressione “zona morta” è quella parte della sua visione psichica che manca, un’area vuota che non può vedere. Questa “zona morta” si riferisce a un risultato non ancora determinato, il che significa che Johnny può cambiare il futuro.
Il film è interpretato da Christopher Walken, Brooke Adams, Tom Skerritt, Herbert Lom, Martin Sheen, Anthony Zerbe e Colleen Dewhurst e ha ricevuto recensioni positive al momento dell’uscita. Il romanzo ha ispirato anche un’omonima serie televisiva nei primi anni 2000, interpretata da Anthony Michael Hall, il cui episodio pilota ha preso in prestito alcune idee e modifiche utilizzate nel film del 1983.