L’amore è eterno finché dura, diretto da Carlo Verdone, è un film del 2004 sul tema dei cinquantenni rimasti single e pronti a ricostruire la loro vita, e che dà anche risalto al fenomeno allora nascente dello speed date. Vogliamo dunque ricordare insieme a voi alcune delle frasi del film pronunciate dai protagonisti e che sono diventate iconiche. Di seguito vi elenchiamo tutte le più simpatiche, divertenti e provocatorie.
“Due istrici hanno freddo e allora si avvicinano per scaldarsi, però si fanno male con gli aculei e allora si riallontanano. È un po’ come l’amore: né troppo vicini e né troppo lontani”.
“In quel momento ho visto la mia vita ad un bivio: a sinistra la mia vita con lui, a destra la mia vita senza di lui, forse con te. Avevo pochi minuti per decidere e ho scelto: lui”.
“Perché dobbiamo far finta di essere forti”.
“Questo è Mazzanti, è il solito problema dell’acqua, quando annaffiamo, che va sulla ringhiera”.
“Non può rompere i coglioni alle nove e un quarto eh!”
“Mia madre ha beccato mio padre che si era iscritto a uno di questi incontri per rimorchiare. Hai tre minuti di tempo per fare il fico con una, se ci riesci ti danno pure il numero di telefono.”
“Sì, ho visto un servizio in televisione: patetico.”
“L’altro giorno mia madre l’ha cacciato di casa. E ora lui finirà sul divano di un suo amico. Credo che divorzino.”
“Cazzo, pesante. Ma tu come stai?”
“Io bene. Uguale a prima.”
“Quindi lei è sposato!”
“Eh… sì, da… da vent’anni, con una figlia di diciassette.”
“E allora mi spiega perché qui sull’iscrizione ha scritto “vedovo”?”
“Ho scritto?”
“Vedovo!”
“Veneto”
“Stato civile ‘Veneto’?!!”
“Vogliamo parlare del nostro matrimonio? Parliamone, vieni, ne parliamo!”
“Che ha il nostro matrimonio che non va?”
“Sai a che cosa assomiglia ormai il nostro matrimonio?”
“A che?”
“Al rapporto di un concierge di un albergo a quattro stelle con il cliente: buongiorno, buonasera, cosa c’è per pranzo, cosa c’è per colazione… questo è!”
“Queste si chiamano premure affettuose!”
“Il nostro matrimonio è finito!”
“Come finito, perché finito?”
“Ah, a me lo chiedi perché è finito?”
“Eh certo!”
“Cosa hai scritto tu”
“Che ho scritto…”
“Vedovo!”
“Oh mio Dio ancora co sta frase! E’ stata una frase incauta, è stata una frase sbagliata, è stata una frase infelice! Io ti chiedo scusa, però non possiamo perdere 20 anni di matrimonio e buttarli via, è inammissibile!”