Le paludi della morte, film del 2011, è ispirato ad una storia vera, quella di una serie di brutali omicidi di donne avvenuti tra gli anni ’70 e ’90 tra le città di Houston e Galveston – lungo la strada interstatale I-45 – in una striscia di terra paludosa lunga circa 80 km chiamata Texas Killing Fields perché è “Il posto perfetto se si vuole uccidere qualcuno e non farsi scoprire“, come ha spiegato l’allora agente della DEA di Texas City nonché sceneggiatore della pellicola Donald Ferrarone. Una zona nella quale oltre 30 donne di età compresa tra i 10 e i 25 anni hanno trovato la morte o sono scomparse per sempre.
Una vicenda realmente accaduta, quella delle Paludi della Morte, iniziata nel giugno del 1971, quando la tredicenne Colette Wilson sparì nel nulla dopo essere scesa alla fermata dello scuolabus; il corpo della ragazza fu ritrovato solo cinque mesi dopo, con un colpo di pistola alla testa. Quello di Colette, purtroppo, fu solo il primo di una lunga serie di efferati omicidi la cui lista andrà ad allungarsi inesorabilmente tra gli anni Ottanta e Novanta: molte donne furono ritrovate assassinate in quelle zone paludose, di molte altre, invece, fu rinvenuta solamente l’auto vuota sul ciglio della strada. Solo dal 2006 le sparizioni si sono improvvisamente fermate. Nonostante gli enormi sforzi della polizia, negli anni vennero individuati alcuni sospetti, ma non si raccolsero mai abbastanza prove per collegarli agli omicidi.

Nel 2012 il 45enne Kevin Edison Smith fu condannato per l’omicidio – avvenuto 26 anni prima – della tredicenne Krystal Jean Baker (pronipote di Marilyn Monroe), il cui corpo fu rinvenuto nel 1986 con segni di stupro, percosse e strangolamento. Ad oggi, Smith rappresenta l’unica connessione con gli omicidi dei Killing Fields. Nel 2015, l’autrice Kathryn Casey ha dichiarato nel suo libro Deliver Us di essere convinta che il responsabile di una buona parte degli omicidi sia Edward Harold Bell, oggi condannato all’ergastolo per l’omicidio di un uomo che era intervenuto per difendere un gruppo di ragazze che Bell stava cercando di molestare. Lo stesso Bell ha confessato di aver ucciso ben 11 giovani donne – tra cui proprio Colette Wilson – nella zona di Galveston.
Oggi quello dei Killing Fields rappresenta uno dei più importanti cold case americani, nonostante, come ha dichiarato l’agente speciale Richardson – che ha lavorato sul caso per oltre un decennio – : “È importante che il pubblico sappia che non ci arrendiamo. Sarà anche classificato come un cold case, ma non significa che stia a prendere polvere su uno scaffale e non ci si stia lavorando”.

E proprio i volti delle vittime hanno ispirato Ferraone nella scrittura del film diretto da Ami Canaan Mann, la cui trama ha suscitato l’interesse di attori del calibro di Sam Worthington e Jeffrey Dean Morgan.
“Mi sono imbattuto in questa brutta storia dieci anni fa ed allora è stata una specie di ossessione. A partire dal 1969 erano stati gettati nelle paludi attorno alla città oltre 50 corpi di giovani e giovanissime donne vittime di violenza sessuale. Ma quello che mi aveva colpito di più era la determinazione di questo detective, Brian, che aveva preso a cuore il caso e aveva nei confronti delle donne della zona un atteggiamento protettivo. Brian è una persona che emana una forte carica spirituale. Il film è ispirato a lui” ha raccontato Donald Ferraone.
E, infatti, tra i diversi agenti che si sono dedicati al caso nel corso degli anni, due in particolare hanno ispirato i personaggi di Mike Souder (Sam Worthington) e Brian Heigh (Jeffrey Dean Morgan): Micheal Land e il già citato Brian Goetschius. Quest’ultimo, proprio come vediamo ne Le paludi della morte, pregava quando venivano ritrovati i cadaveri delle vittime.

Il film Le paludi della morte, presentato in concorso alla 68ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, narra gli eventi legati al ritrovamento del cadavere di una ragazzina in una zona paludosa nei pressi di Texas City. Si tratta solo dell’ultimo di una serie di efferati omicidi sui quali indagano il giovane poliziotto Mike Souder e il veterano dell’FBI Brian Heigh. Nel cast del film, oltre ai già citati Sam Worthington e Jeffrey Dean Morgan, compaiono anche Jessica Chastain, Chloë Grace Moretz, Stephen Graham, Jason Clarke, Annabeth Gish e Sheryl Lee.