Il cinema è il luogo per eccellenza in cui l’amore viene celebrato in tutta la sua magnificenza, ma non sempre gli innamorati del grande schermo possono contare sul tanto agognato lieto fine. Alcuni film hanno immortalato passioni tanto intense quanto sfortunate, trasportando gli spettatori attraverso emozioni travolgenti che si concludevano, inevitabilmente, con dei cuori infranti. In questo articolo, esploreremo dieci tra le storie d’amore più sfigate del cinema, nelle quali il destino ha giocato davvero dei brutti scherzi ai loro protagonisti.
1. Jack e Rose in Titanic
Potevamo forse iniziare il nostro articolo sugli amori più sfigati della storia del cinema con un film che non fosse Titanic? L’apoteosi per eccellenza della sfortuna, in grado di rintracciarti e colpirti anche in mare aperto: non bastavano, infatti, le insormontabili differenze di classe sociale e il fastidioso fidanzato ricco di turno (che comunque aveva le proprie ragioni) a mettere i bastoni tra le ruote ai due innamorati, ma doveva metterci lo zampino addirittura un iceberg alla deriva nell’Oceano Atlantico (il famoso iceberg tra le ruote o, in questo caso, tra le eliche). La storia la conosciamo tutti: Jack e Rose sono rispettivamente un umile artista di strada e una nobildonna costretta a convolare a nozze con il sopracitato fidanzato ricco per risollevare le sorti della propria famiglia. I due si incontrano a bordo del Titanic (definito da molti e in modo assai poco scaramantico, “l’inaffondabile) in una circostanza già di per sé piuttosto nefasta: il tentato suicidio di lei dalla poppa del transatlantico.
In mezzo al decisamente scarso entusiasmo generale per la faccenda, Jack e Rose si innamorano e si promettono di rimanere insieme nonostante le difficoltà; ovviamente non avevano contemplato che un’enorme montagna di ghiaccio potesse raffreddare i loro bollenti spiriti e far colare a picco la nave. Così assistiamo alla tragica fine di un amore appena nato che, insieme al povero Jack, viene inghiottito dalle gelide acque dell’oceano, mentre la sua adorata continua a galleggiare su un pezzo di legno che ancora ci chiediamo se avrebbe potuto ospitare entrambi. Che dire, una storia naufragata sul più bello.
2. Emma e Dexter in One Day
Se vi siete rattristati per la storia di Jack e Dawson, allora per quella di Emma e Dexter raccontata nel film One Day vi strapperete le vesti. Dal nervoso. In questo caso, infatti, oltre al tragico finale che vi spoilereremo a brevissimo, a metterci il carico da novanta ci pensa il fattore tempo: quindici anni a riconcorrersi per poi veder sfumare tutto in un fatale secondo. I due, infatti, si incontrano per la prima volta il 15 luglio 1988, al termine delle loro rispettive sessioni di laurea e, da quel momento, continuano a rincontrarsi una volta all’anno nel medesimo giorno. Nonostante la connessione evidente, le circostanze e le scelte di vita tengono divisi Emma e Dexter per ben tre lustri fino a quando, nel 2003, finalmente capiscono che forse sarebbe d’uopo concretizzare quella storia d’amore trascinata per così tanto tempo e, un anno più tardi, convolano a nozze.
A questo punto, lo spettatore ha due opzioni: spegnere il televisore e convincersi che la coppia sia finalmente riuscita a conquistare il proprio lieto fine (scelta consigliata) o proseguire con la visione. In questo secondo malaugurato caso, scoprirete che, nel 2006, mentre pedala in bicicletta felice al pensiero di tornare a casa dal marito, Emma viene travolta da un camion e muore sul colpo. Da sotto un treno (per amore) a sotto un camion è un attimo.
3. Sam e Molly in Ghost
Tutti possono avere un fidanzato ma chi può dire di avere un fidanzato fantasma? Sicuramente Molly nel film Ghost che, comunque, non sembra fare di questa sua peculiarità un particolare vanto. Sam e Molly sono rispettivamente un impiegato di banca e un’artista dall’animo sensibile che hanno appena deciso di andare a convivere. Una storia d’amore che sembra avere tutte le carte in regola per la felicità se non che, invece, alcune carte – in particolare quelle di un’operazione bancaria illecita – si rivelano fatali per la coppia. Sam viene infatti assassinato durante quello che sembra un tentativo di rapina ma che, come scopriremo in seguito, si rivela essere un omicidio commissionato dal migliore amico dell’uomo (amici amici e poi ti rubano la bici), responsabile della frode. Ma invece di seguire la luce e andarsene con Dio, Sam rimane al fianco di Molly sotto forma di fantasma, per proteggerla dai successivi eventi che si abbatteranno su di lei come se la morte di un fidanzato non rappresentasse già un grave trauma per la donna.
A fare da tramite tra i due, una medium che pensava di essere una truffatrice e che, guarda te i casi della vita, si rivela invece capace di mettere in comunicazione gli innamorati. Alla fine, riusciamo anche ad avere un ultimo bacio tra Sam e Molly – seppure attraverso il corpo della sensitiva, alla faccia della privacy – e quel tanto agognato “ti amo” mai pronunciato in vita e finalmente detto da Sam alla sua dolce metà. Meglio tardi che mai.
4. Tom e Sole in (500) giorni insieme
Diciamolo subito: qui non è la storia d’amore a essere sfigata ma il nostro protagonista maschile. Tom e Sole sono entrambi impiegati in una società di biglietti d’auguri (e già da qui avremmo dovuto capire molte cose) quando si incontrano. Lui perde immediatamente la testa per la collega e, dopo averle confessato i propri sentimenti, i due iniziano una relazione. Ma se Tom, da inguaribile romantico qual è, pensa di aver trovato l’amore della sua vita, Sole si rivela fin da subito piuttosto scettica sulla questione e dichiara molto candidamente di non essere interessata a impegnarsi seriamente. Questa avrebbe dovuta essere una gigantesca red flag per il ragazzo che, invece, continua a farsi dei filmoni mentali su una storia pressoché inesistente fino a quando, dopo aver visto insieme Il laureato, lei lo lascia. Non solo: per non averlo più davanti agli occhi (doveva essere effettivamente una visione pietosa), Sole si dimette addirittura dal posto di lavoro.
Ma la vita non ha finito di abbattersi sul nostro malcapitato e decide di assestargli un ultimo infame colpo: dopo aver rincontrato la sua adorata per caso ed essere stato invitato da quest’ultima a una festa a casa sua, Tom scopre che, l’occasione che si sta celebrando, altro non è che il fidanzamento della ragazza, che infatti sfoggia un bel brillocco al dito. La morale è: Sole non è che non volesse una storia d’amore, è che non la voleva con lui.
5. Romeo e Giulietta in Romeo + Giulietta di William Shakespeare
Se esistesse la voce “storia d’amore sfortunata” nel vocabolario, siamo certi che la definizione sarebbe “Romeo e Giulietta“. Nonostante il film diretto da Baz Luhrmann fornisca un’ambientazione contemporanea della tragedia del celeberrimo drammaturgo inglese, Romeo + Giulietta di William Shakespeare mantiene intatto tutto il suo pathos e condivide con l’opera letteraria l’infausto destino dei due innamorati. Durante una festa, che ha luogo nella Verona degli anni ’90, Romeo e Giulietta si conoscono e perdono immediatamente la testa l’uno per l’altra, inizialmente inconsapevoli del fatto di appartenere a due famiglie rivali, avversarie come magnati dell’industria, i Montecchi e i Capuleti. Ma anche in seguito, in barba all’antagonismo dei propri genitori, i ragazzi decidono di continuare a vedersi di nascosto e pianificare in gran segreto le loro nozze. Se non conoscessimo la tragedia di Shakespeare, potremmo dire “tutto è bene quel che finisce bene“. Ma il poeta inglese aveva un particolare senso dell’umorismo e, dopo una serie di vicissitudini che non stiamo qui a raccontarvi, i giovani si ritrovano coinvolti in un piccolissimo fraintendimento.
Giulietta ingerisce un siero capace di simulare uno stato di morte apparente, cosa di cui Romeo avrebbe dovuto essere informato tramite lettera. Ma, evidentemente, il servizio postale non ha mai funzionato a dovere e, smarrita la missiva, il ragazzo crede che la sua amata sia deceduta veramente. Giunto al capezzale di lei, decide di assumere del veleno per raggiungerla nell’aldilà ma, proprio mentre sta esalando l’ultimo respiro, la ragazza si risveglia. Quest’ultima, vedendo Romeo senza vita tra le sue braccia si suicida sparandosi in testa con la pistola del giovane. Quando si dice che l’amore è tutta una questione di tempismo.
6. Benjamin e Daisy ne Il curioso caso di Benjamin Button
Sentiamo spesso dire che l’età non conta, che è solo un numero. Beh, in questo caso ci sentiamo di dissentire. Quando tu hai novant’anni e l’altra persona ha iniziato a malapena a frequentare le scuole dell’obbligo, la differenza d’età potrebbe, effettivamente, rivelarsi un problema. No, non stiamo parlando di un terribile caso di abuso sessuale infantile, ma della storia raccontata ne Il curioso caso di Benjamin Button che, in effetti, curioso lo è assai. Benjamin e Daisy, pur avendo la medesima età anagrafica, sono molto diversi dal punto di vista biologico: quando si incontrano all’interno di una casa di riposo, infatti, Benjamin è un ragazzino con le sembianze di un anziano artritico mentre Daisy (nipote di un ospite della struttura) è una bambina a tutti gli effetti. Mentre lei cresce, diventando una ballerina di successo, lui, a causa della particolare condizione clinica che lo affligge, ringiovanisce. Dopo molti anni passati separati, una volta fatta conoscenza del mondo (e dell’amore) Benjamin fa ritorno dalla sua Daisy, questa volta con l’aspetto di un affascinante giovane. I due, finalmente coetanei, iniziano una relazione dalla quale nasce anche una bambina, Coraline.
Ma l’inevitabile addio è dietro l’angolo perché, mentre la donna invecchia, le rughe sul viso di lui iniziano a diradarsi sempre di più (sai l’invidia). Solo molti anni a seguire, dopo essersi sposata e aver perso il marito, Daisy viene a conoscenza di un dodicenne affetto da demenza senile che vaga senza meta. Neanche da dire, è il suo Benjamin, del quale dovrà prendersi cura fino alla dipartita di lui, nel corpo indifeso di un neonato di ottantaquattro anni. Uno di quei casi in cui prendersi cura del partner è proprio come accudire un altro figlio.
7. Rossella e Rhett in Via col vento
“Francamente, me ne infischio“. Così finisce la tumultuosa relazione tra Rossella e Rhett nel kolossal del 1939 Via col vento, con l’uomo che, ormai pieno della volubile ed egocentrica moglie, l’abbandona sulle scale di casa voltandole le spalle per sempre. Come dargli torto, povero Rhett: anni passati a inseguire una donna innamorata fino alla fine di un altro, ma solo per capriccio. È il 1861, alla vigilia della guerra civile americana, quando la ricca latifondista Rossella O’Hara incontra Rhett Butler, giocatore professionista e grande conoscitore della natura umana. Sarà però solo dopo due matrimoni finiti (a causa della dipartita dei consorti) e fiumi di lacrime versate per Ashley – marito della cugina Melania che rifiuterà Rossella anche dopo la scomparsa della moglie – che la nostra protagonista acconsentirà di sposare Rhett, continuando però a snobbarlo.
Ma per la teoria secondo cui le cose acquisiscono valore quando ormai le abbiamo perdute, Rossella capisce di essere innamorata di Rhett solo quando quest’ultimo ormai non ne può più dei suoi sbalzi d’umore. Sedotta e abbandonata, la donna rimarrà comunque convinta – a torto – di poter riconquistare il cuore (e la pazienza) del marito. Domani è un altro giorno, certo, ma non per questo amore sfortunato.
8. Cecilia e Robbie in Espiazione
Concludiamo il nostro articolo sugli amori più sfigati del cinema con una storia in cui la sfortuna ha potuto fare affidamento su una valida alleata, una ragazzina di tredici anni impicciona e dalla malefica inventiva. Stiamo parlando di Espiazione e della ostacolata relazione tra Cecilia e Robbie, quest’ultimo figlio della governante della famiglia della ragazza. Perdutamente innamorati nell’Inghilterra di metà anni ’30, i due saranno però separati a causa della testimonianza della sorella minore di Cecilia, Briony, convinta di aver visto Robbie violentare la cugina quindicenne in visita, Lola. Arrestato e poi costretto ad arruolarsi e a combattere nella battaglia di Francia, durante la seconda guerra mondiale, Robbie riesce infine a riunirsi con la sua Cecila. Ma solo per un breve periodo: ammalatosi gravemente a causa di una ferita infetta, il ragazzo muore di setticemia a Dunkerque, appena prima di essere riportato in patria.
Poco male perché, anche se fosse sopravvissuto, avrebbe probabilmente perso la vita insieme alla sua amata poco tempo dopo, annegando nella metropolitana di Londra allagata a seguito di un bombardamento. L’unica a uscirne a testa alta, neanche a dirlo, è Briony, che riesce a diventare una scrittrice di successo mettendo nero su bianco proprio la storia d’amore della sorella maggiore, regalandole anche un fittizio e beffardo lieto fine. Ironia della sorte.