Al centro del film di Pupi Avati Lei mi parla ancora c’è una storia vera. La pellicola è infatti l’adattamento del romanzo autobiografico Lei mi parla ancora – Memorie edite e inedite di un farmacista di Giuseppe Sgarbi, padre di Vittorio ed Elisabetta, pubblicato nel 2016.
Il film del 2021 racconta le memorie di un anziano farmacista, Nino (che ha il volto di un commovente Renato Pozzetto), rimasto vedovo della sua Rina (Stefania Sandrelli) dopo una vita passata insieme. I ricordi dei momenti trascorsi con la moglie riaffiorano con insistenza, e la figlia di Nino convince il padre a raccontare in un libro la sua storia d’amore con l’aiuto di uno scrittore. La storia di Lei mi parla ancora ha trovato un suo interprete ideale in Pozzetto, che ha perso sua moglie e ne ha parlato in più occasioni, spiegando quanto le fosse legato.
Giuseppe Sgarbi, detto Nino, è approdato tardi alla scrittura: aveva 93 quando ha esordito col suo primo libro, Lungo l’argine del tempo: memorie di un farmacista. Ma prima di essere uno scrittore, Sgarbi è stato un farmacista, e la sua vita è stata scandita dalla presenza della moglie Rina, sposata nel 1950, con la quale ha condiviso 65 anni di matrimonio, e con la quale ha costruito un’esistenza all’insegna della passione per l’arte e la cultura, passione trasmessa ai due figli.
Nina e Rino si conobbero all’università, come ricorda Sgarbi, rammentando la bravura della donna e la sua inesauribile passione per i dipinti, per i quali era disposta ad andare ovunque, pur di aggiudicarsi il quadro che voleva. Fino al punto di riempire le pareti di casa con oltre 4000 opere.
Non stupisce che la stessa dedizione sia stata trasmessa al figlio Vittorio, e alla figlia Elisabetta, fondatrice della casa editrice La Nave di Teseo. A sua volta, Vittorio Sgarbi ha avuto tre figli da donne diverse, ma non tutti hanno la passione per l’arte.