La storia del transatlantico più famoso del mondo, il Titanic, è stata raccontata mille volte. Ma che fine ha fatto il famigerato iceberg del Titanic e quanto era effettivamente grande? Il 15 aprile 1912, circa alle 2:20 di notte, il Titanic affondò dopo aver urtato un iceberg nell’Oceano Atlantico. Il piroscafo, divenuto celebre nel nostro immaginario grazie al film di James Cameron del 1997, era stato concepito con un’ambizione competitiva di grandezza e opulenza: sarebbe stato il più grande e lussuoso transatlantico per passeggeri mai andato per mare, ma ebbe vita brevissima.
Per quanto riguarda le dimensioni dell’iceberg, questo era alto almeno 30 metri e largo almeno 100 al momento della sua nascita, dunque abbastanza grande da sovrastare il Colosseo di Roma e tutte le piramidi messe insieme, almeno prima che iniziasse a sciogliersi. Avrebbe sovrastato il più grande piroscafo mai concepito, anch’esso nato nell’estate del 1909.
La vita dell’iceberg è stata breve: lo sappiamo perché il Titanic è affondato nell’Atlantico settentrionale, anziché nell’Artico, il che significa che le correnti devono averlo portato molto più a sud del punto in cui si è formato. Partendo dalla costa della Groenlandia, si sarebbe spostato dalla Baia di Baffin allo Stretto di Davis e poi al Mare del Labrador e, infine, all’Atlantico.
L’iceberg del Titanic è stato uno dei più longevi, per così dire, perché la stragrande maggioranza degli iceberg si scioglie molto prima di arrivare così a sud. Dei 15.000-30.000 iceberg che ogni anno vengono sollevati dai ghiacciai della Groenlandia, probabilmente solo l’1% circa riesce a raggiungere l’Atlantico. Il 15 aprile 1912, l’iceberg si trovava a circa 5.000 miglia a sud del Circolo Polare Artico.
La temperatura dell’acqua la notte dell’affondamento del Titanic era di circa 28 gradi Fahrenheit, appena sotto lo zero. Tale temperatura era ovviamente letale per tutti i passeggeri che erano stati costretti a prendere il largo per sfuggire all’affondamento della nave; tuttavia, queste temperature sono troppo calde per sostenere gli iceberg a lungo. L’aspettativa di vita media di un iceberg nell’Atlantico settentrionale è, infatti, di soli due o tre anni dal distacco allo scioglimento. Ciò significa che probabilmente si è staccato dalla Groenlandia nel 1910 o nel 1911 ed è scomparso per sempre entro la fine del 1912 o nel 1913. Con ogni probabilità, l’iceberg che affondò il Titanic non resistette nemmeno allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, mescolandosi impercettibilmente al resto dell’Atlantico settentrionale.