L’ora legale è un film di Ficarra e Picone che è in parte ispirato a una storia vera. Al suo centro c’è l’elezione del sindaco in un paese immaginario della Sicilia, Pietrammare. Il popolo sembra davvero molto felice perché il nuovo eletto ha deciso di cambiare le cattive abitudini legate al passato e che hanno visto protagonisti diversi personaggi disonesti.
Di certo gli elementi reali all’interno della pellicola dei due comici siciliani sono molteplici, e pare che si riferiscano ad una figura esistente, come le parole del sindaco che si professa “uomo onesto del popolo” pronto per “rieducare i cittadini nella legalità assoluta“. E nonostante la commedia sia molto gradevole, vengono trasmessi alcuni stereotipi come quello classico del politico che anche se delinque fa stare bene il popolo.
Il racconto del film sembra appoggiare una storica frase di Roberto Benigni che disse: “In Italia di legale c’è solo l’ora“. Di frasi come queste ne abbiamo lette molte come quelle dello scrittore Giuseppe Prezzolini che un giorno disse: “In Italia non si può ottenere niente per via legale, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, pressione, raccomandazione, ricatto e molto altro ancora“.
Con il loro solito istrionismo Ficarra e Picone in L’ora legale ci restituiscono un viaggio all’interno di una storia di fantasia ma che si potrebbe associare a moltissime realtà italiane odierne e soprattutto passate.