Dopo essere stato posticipato di un anno rispetto alla data di uscita originaria del 2020 a causa della pandemia da COVID-19, il macabro thriller paranormale Malignant, firmato dal re dell’horror James Wan, ha finalmente debuttato contemporaneamente nelle sale e su HBO Max nel settembre del 2021. La pellicola vede come protagonista Annabelle Wallis nel ruolo di Madison Mitchell, una donna che improvvisamente inizia a sperimentare terrificanti visioni di orribili omicidi. Non ci vuole molto perché si renda conto che gli omicidi di cui è testimone stanno realmente accadendo, e le sue visioni si verificano in tempo reale.
Ben presto, i ricordi repressi dell’infanzia di Madison cominciano a riaffiorare e lei si rende conto che le sue esperienze di bambina potrebbero essere in qualche modo collegate all’attuale serie di violenze. Ma mentre Madison scava alla ricerca della verità nel presente, viene trascinata ancora più a fondo nella realtà da incubo del suo passato, fino a quando Malignant culmina con un terzo atto sconvolgente che lascia i personaggi del film storditi quanto il pubblico. Come vedremo in questa spiegazione del finale di Malignant, il film con Annabelle Wallis potrebbe essere il progetto più stravagante di James Wan, soprattutto a causa del suo finale che ha destato scalpore tra gli spettatori per il suo elaborato concetto, ispirato in qualche modo alla scienza.
Malignant, la trama: gemelli uniti nel male
In Malignant, ci viene presentata Madison: una donna che è stata adottata da bambina, quando aveva circa 9 anni, ma che ha dimenticato la sua vita prima di allora. Quando il suo violento compagno la sbatte contro un muro, lei perde il bambino che aspettava e viene ricoverata in ospedale con una commozione cerebrale. Successivamente, il marito viene aggredito e muore in strane circostanze. Due settimane dopo, quando torna a casa, inizia ad avere delle specie di visioni di orribili e violenti omicidi compiuti da un uomo all’apparenza molto forte e dal corpo deforme, di nome Gabriel.
La sorella adottiva di Madison, Sydney, con la quale ha un forte legame emotivo, è decisa ad aiutarla a chiarire il motivo per cui è in grado di vedere gli omicidi che Gabriel commette, indagando sulle sue vittime: persone collegate a un istituto psichiatrico in cui è stata in cura anche Madison. Qui, vengono a sapere che, benchè alla madre adottiva di Madison fosse stato detto che era figlia unica e che la madre biologica era morta di parto, la verità è ben diversa. La prima cosa che scoprono è che il suo vero nome è Emily e che, dopo l’adozione, ha iniziato a “parlare” con una specie di amico immaginario che è scomparso dalla sua vita quando è nata sua sorella.
Scoprono infine che la madre è stata in realtà violentata ed è rimasta incinta di due gemelli; ha deciso di portare a termine la doppia gravidanza all’età di 15 anni, affidandosi a questo istituto per capire come fare nascere la figlia Emily e come trattare il gemello, legato a Emily in maniera parassitaria e diventato una sorte di orribile deformità che la bambina ha sulla schiena, che chiamano Gabriel. Secondo l’anamnesi, Gabriel è un teratoma, un tumore formato da ossa, capelli, denti e persino occhi, collegato al cervello di Emily. I medici le hanno amputato gli arti e hanno “salvato” la parte non operabile all’interno del cranio, poiché un intervento più invasivo avrebbe potuto danneggiarla.
Così, quando Gabriel prende il controllo del corpo di Emily, sfonda il suo cranio e usa il suo corpo ritorcendone gli arti. In questi momenti, la personalità di Emily è in balia dei desideri di Gabriel, che cerca di vendicarsi di tutte le persone che hanno cercato di ucciderlo: a partire dai terapeuti di Emily fino alla madre. Alla fine del film, Emily, che sa già chi è Gabriel e che non solo vive nella sua mente ma è anche capace di “usarla” per fare del male, decide di ricorrere a un trucco mentale per “confinarlo” in una cella dentro di lei. Gabriel allora la minaccia dicendole che sa che sta per uscire e lei gli dice che non la troverà indifesa. Un’affermazione decisa che potrebbe aprire la porta a un sequel di Malignant, se Wan decidesse di “far scappare” di nuovo Gabriel e tornare a giocare a Jekyll e Hyde con Annabelle Wallis.
Gabriel ha ancora il controllo su Madison?
Se da un lato Madison riesce a sconfiggere Gabriel dopo un’infanzia di tormenti, dall’altro questa effettiva sconfitta non è del tutto credibile: Gabriel ha dimostrato di essere estremamente forte, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Malignant chiarisce che il motivo per cui Madison ha avuto “visioni” delle uccisioni di Gabriel è che lui ha costretto la sua coscienza a scendere in uno stato di sogno mentre commetteva quegli omicidi. Mentre avvengono, Madison pensa di stare semplicemente svolgendo le sue attività, ma in realtà il suo corpo viene usato da Gabriel come una marionetta.
Un dettagio che il finale di Malignant si dimentica di chiarire è come Madison sia riuscita a sconfiggere Gabriel e a riprendere il controllo del suo corpo abbastanza a lungo da rinchiuderlo nella prigione mentale. In realtà, è molto più probabile che sia stato Gabriel a prendere il controllo ancora una volta, costringendo la coscienza di Madison in un altro stato di sogno, in cui lei vince la battaglia e salva la sua famiglia. Se la sua percezione è di felicità, non farà alcuno sforzo per fuggire dalla sua nuova gabbia e Gabriel potrà mantenere il pieno e completo controllo del loro corpo condiviso. Ciò significa che, come minimo, Sydney è probabilmente morta, così come la madre di Gabriel e Madison, Serena May, e pure l’intero staff dell’ospedale. Si tratta di un finale decisamente più cupo di quello inizialmente presentato agli spettatori.
C’è spazio per un sequel?
Se consideriamo Malignant come una sorta di origin story della supereroina Madison, un sequel basato sul finale potrebbe vedere Madison mettere a frutto i suoi nuovi poteri, per poi combattere ancora una volta con un Gabriel redivivo. Anche il loro padre demoniaco potrebbe riemergere nel quadro. Tuttavia, qualora Gabriel avesse veramente vinto, cambierebbe drasticamente la dinamica di un potenziale sequel di Malignant. La storia inizierebbe presumibilmente dopo il massacro dell’ospedale, con Gabriel ancora in preda alla rabbia. Anche Madison può risvegliarsi, però, ed è probabile che, alla fine, delle crepe vadano ad intaccare la sua prigione mentale.
Mantenere quella gabbia per Madison, e allo stesso tempo usare i suoi poteri per uccidere nella vita reale, potrebbe portare Gabriel a perdere troppo controllo sullo stato onirico, causando forse dei problemi simili a quelli di Matrix. Questo porterebbe Madison a riemergere e forse a riprendere temporaneamente il controllo del suo corpo, il che potrebbe costituire un’interessante storia per Malignant 2. Tuttavia, se Gabriel ha ucciso per tutto questo tempo, è probabile che Madison sia il suo nemico numero uno. Cercherà di consegnarsi alla polizia o si ricorderà del massacro alla stazione di polizia e cercherà di uccidersi? Riassumendo, il finale di Malignant lascia aperte molte opzioni interessanti per la storia di un potenziale sequel anche se, al momento, nulla è stato ancora confermato.