Il regista di Mia e il leone bianco ha spiegato che il suo film è tratto da una storia vera: Gilles De Maistre infatti era stato in Sudafrica per un documentario e aveva conosciuto un bambino i cui genitori possiedono un allevamento di leoni. Il piccolo, che aveva 10 anni, era legatissimo ai leoni, ma non sapeva che i suoi genitori allevano questi animali per poi introdurli nei safari e permettere ai cacciatori di ucciderli. “Ero sconvolto” – ha spiegato il regista – “E tra l’altro è una cosa perfettamente legale, ma mi ha sconvolto che neanche il bambino sapesse che fine fanno i leoni”.
Da questa esperienza quindi, è nato il film Mia e il leone bianco, al quale sono stati aggiunti elementi narrativi di fantasia. Il film racconta la storia di Mia (Daniah De Villiers), una bambina inglese che si trasferisce in Sudafrica con i suoi genitori e suo fratello. L’amicizia con un cucciolo di leone bianco, Charlie, aiuterà Mia ad integrarsi nella sua nuova realtà e a superare la nostalgia per l’Inghilterra. Più avanti però, appena Charlie inizia a crescere (e con lui anche la sua amica), i genitori iniziano a preoccuparsi perché temono che nonostante il felino sia cresciuto in cattività possa manifestare il suo istinto più selvaggio e fare del male alla ragazzina. A causa di un piccolo incidente col leone, il padre di Mia decide di vendere Charlie ad una di queste factory che allevano leoni per poi farli uccidere da appassionati di caccia.
Il film è stato realizzato nell’arco di tre anni, per consentire alla giovane protagonista Daniah De Villiers e al vero leone del film (che si chiama Thor, non Charlie) di crescere insieme. La crescita di Mia e Charlie che vediamo nel film è assolutamente reale, non è frutto di effetti speciali.
In un’intervista a Kevin Richardson Foundation, Daniah ha spiegato che aveva 11 anni quando è stata scelta per Mia e il leone bianco e non immaginava di certo che si sarebbe affezionata così tanto ad un leone nei tre anni a seguire. Ovviamente, nell’arco di questo tempo Daniah è stata seguita assiduamente dallo zoologo Kevin Richardson, detto “l’uomo che sussurrava ai leoni”: “Il modo in cui Kevin costruisce il suo rapporto con tutti i suoi leoni, si basa sulla più stretta fiducia. Ho potuto vedere io stessa quanto i leoni amino kevin e il rispetto e l’amore che lui ricambia per loro. All’inizio è stato un po’ strano assistere a questo rapporto, poi è diventata parte della mia quotidianità. L’energia che Kevin dedica a tutti i suoi animali è un’ispirazione”
La protagonista di Mia e il leone bianco oggi si è lasciata alle spalle l’esperienza sul set del film, però continua a vedere leoni: “Sì, continuo a vederli, ma adesso solo attraverso un recinto. Mi mancano sempre e saranno sempre una grande parte della mia vita”