La trama di Mia moglie è un fantasma, commedia britannica dai leggeri toni soprannaturali, si concentra sulla storia di Charles Condomine (Dan Stevens),, un mediocre scrittore di romanzi gialli che sta faticosamente cercando di adattare la sua ultima opera per il cinema. Sposato in seconde nozze con Ruth (Isla Fisher), l’uomo riceverà inatteso aiuto per la sua impresa dal fantasma della sua prima moglie, Elvira (Leslie Mann) evocato per errore durante una seduta spiritica. Seguiranno divertenti equivoci mentre il giovane cercherà di destreggiarsi tra le richieste di attenzione della nuova consorte e i tentativi di seduzione della prima moglie, donna spregiudicata e disinibita, ancora innamorata di lui.
La trama di Mia moglie è un fantasma vede protagoista Charles Condomine, mediocre romanziere specializzato in gialli, che ha ricevuto dal suocero, un noto produttore cinematografico, l’offerta per adattare il suo ultimo lavoro in una sceneggiatura per il cinema. Le cose, però, non vanno per il verso giusto; Charles soffre infatti di un insormontabile blocco dello scrittore, il giorno della consegna si avvicina a grandi passi; inoltre, le pressioni della moglie Ruth, ansiosa di vedere il successo arridere finalmente al marito, non aiutano. Come ultima risorsa, Charles decide allora di assistere allo spettacolo di una nota sensitiva del luogo, per trarre ispirazione riguardo alle figure dei medium. L’esibizione è un disastro; un problema tecnico rivela al pubblico che la sensitiva è solo un’imbrogliona, ma Charles, affascinato dalla donna, le propone una seduta spiritica privata a casa sua. Nel corso dell’incontro, Madame Acarti sviene, ma Charles si rende conto che nella stanza è apparsa Elvira, la sua prima moglie, morta anni prima in un incidente a cavallo.
La donna è sconvolta quando scopre che, dopo un’assenza che crede breve, il suo adorato marito si è risposato. Charles, dal canto suo, non tarda a confessare a Ruth la stravagante novità, e dopo un iniziale periodo di smarrimento, la forzata convivenza “a tre” sembra funzionare; Charles, grazie all’aiuto di Elvira, sua effettiva ghost writer sin dal debutto, riacquista la vena perduta, e con essa, il desiderio di adempiere ai suoi doveri coniugali, affievolitosi nel corso della crisi creativa. Del rinnovato vigore vitale di Charles, però, vorrebbe approfittare anche Elvira, ancora profondamente legata al marito. Per dirimere questa situazione intricata, Ruth si rivolgerà allora a Madame Acarti, per rispedire lo spirito di Elvira nell’aldilà; la medium, dal canto suo, intende cogliere l’occasione per riabilitarsi agli occhi dei colleghi spiritisti, che la considerano ormai una ciarlatana… Fra battute salaci e buffi equivoci, si arriverà a una conclusione quanto mai inaspettata…
Mia moglie è un fantasma, film di debutto di Edward Hall, è liberamente tratto dalla commedia Blithe Spirit, di Noel Coward, adattata per la prima volta sul grande schermo nel 1945 per la regia di David Lean (Lawrence d’Arabia). Judi Dench, che nel film interpreta il ruolo della sensitiva Madame Acarti, ha spiegato in un’intervista a Sky Uk di aver accettato il piccolo ruolo per riconoscenza nei confronti del padre del regista, con cui aveva collaborato in gioventù. La famosa attrice si è peraltro detta molto piacevolmente sorpresa nello scoprire che, in questa versione, il ruolo di Madame Acarti, è stato notevolmente ampliato rispetto a quanto avveniva nell’opera originale.