Cosa ci fa emozionare di un film? Le storie narrate, la fotografia, la colonna sonora, sicuramente. Ma tutto questo sarebbe nulla senza i dialoghi. Sono le parole, infatti, a rimanere impresse nella nostra mente, a diventare immortali.
Quante volte il monologo di un personaggio, o anche solo una sua frase, sono stati in grado di darci la carica? Magari perché arrivavano proprio nel momento giusto, un momento in cui avevamo bisogno di essere incoraggiati; finendo, così, per pensare che quelle parole fossero rivolte proprio a noi. Siamo sicuri che, proprio in questo momento, vi sta venendo in mente una pellicola in particolare. Scoprite, allora, se fa parte della nostra lista dei migliori discorsi motivazionali fatti nei film, quelli capaci di farci emozionare ogni volta che li sentiamo.
1. Ogni maledetta domenica (1999)
Questo è essere una squadra, signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente.
Di cosa ha bisogno una squadra per portare a casa la vittoria? Di giocatori in gamba, sicuramente, e di un’ottima strategia. Ma anche di essere spronata. Ed è quello che fa l’allenatore Tony D’Amato (Al Pacino) con i suoi Sharks nel film del 1999 Ogni maledetta domenica.
Una parte del discorso:
“Tre minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. […] la vita è un gioco di centimetri, e così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo. Capitelo. Mezzo passo fatto un po’ in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che ci vedrete un uomo che si […] volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra, signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football, ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?”
2. L’attimo fuggente
Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno! Osate cambiare. Cercate nuove strade.
Chi non ricorda l’entusiasta e anticonvenzionale professor Keating- interpretato dal compianto Robin Williams – in quel capolavoro che è L’attimo fuggente di Peter Weir? In questa indimenticabile scena, l’insegnante sale sulla cattedra per incoraggiare i propri studenti ad esplorare sempre nuove strade e incentivarli a guardare le cose da diversi punti di vista.
Il discorso completo:
“Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l’autore. Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice “Molti uomini hanno vita di quieta disperazione”, non vi rassegnate a questo. Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno! Osate cambiare. Cercate nuove strade.”
3. The Wolf of Wall Street
Ecco quello che voglio. Voglio che siate feroci, che siate implacabili, che siate al telefono dei cazzo di terroristi! E adesso facciamo vedere che cazzo siamo capaci di fare!
Forse non sarà politicamente corretto, ma sicuramente è un discorso motivazionale capace di infuocare gli animi dei suoi sottoposti. Stiamo parlando del monologo che pronuncia lo spregiudicato e carismatico broker newyorkese (Leonardo DiCaprio) Jordan Belfort davanti agli addetti vendita, per incoraggiarli a lavorare sodo e a guadagnare sempre di più.
Il discorso completo:
“E vi dico un’altra cosa: non c’è alcuna nobiltà nella povertà. Io sono stato un uomo ricco e sono stato un uomo povero. E scelgo la ricchezza tutta la vita, cazzo. Almeno, come uomo ricco, quando devo affrontare i miei problemi, lo faccio seduto in una Limousine, con un vestito da 2000 dollari e un orologio d’oro da 40.000 dollari, cazzo. E se qualcuno di voi crede che io sia superficiale o materialista, vada a lavorare da quel cazzo di Mc Donald perché è quello il suo posto, porca troia. Ma prima di lasciare questa stanza piena di vincitori, voglio che diate un’occhiata alla persona che sta accanto a voi. Perché in un futuro non molto lontano, fermi a un semaforo rosso, sulla vostra pidocchiosa e scassata Pinto, la suddetta persona vi si potrebbe affiancare sull’ultimo modello della Porche, la sua bellissima moglie seduta accanto, fornita di due voluttuosissime tette. E invece chi ci sarà seduto accanto a voi? Una disgustosa mucca, con un accenno di baffi, infilata in un camicione senza maniche, debordante sul sedile di una macchina piena di scatolette comprate al discount. Ecco chi ci sarà accanto a voi.
Quindi ascoltatemi e ascoltatemi bene!
Siete in ritardo con i vostri pagamenti? Bene, prendete il telefono e cominciate a chiamare. Il padrone di casa sta per sfrattarvi? Bene, prendete il telefono e cominciate a chiamare. La fidanzata vi considera un fallito senza un soldo? Bene, prendete il telefono e cominciate a chiamare. Voglio che risolviate i vostri problemi, diventando ricchi. Tutto quello che dovete fare oggi è prendere il telefono e pronunciare le parole che io vi ho insegnato. E vi farò diventare più ricchi del più potente direttore generale degli Stati Uniti d’America. Voglio che adesso vi sediate e voglio che ficchiate le azioni di Steve Madden giù per la gola dei vostri clienti, fino a che non ci si strozzano e comprano centomila azioni! Ecco quello che voglio. Voglio che siate feroci, che siate implacabili, che siate al telefono dei cazzo di terroristi! E adesso facciamo vedere che cazzo siamo capaci di fare!”
4. Rocky Balboa (2006)
Non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti… così sei un vincente!
Nessuno meglio di Rocky può dirci come affrontare un incontro, sul ring e nella vita. Nel sesto capitolo della fortunata saga ideata da Sylvester Stallone (qui anche regista), il celebre pugile italo-americano impartisce al figlio Robert (Milo Ventimiglia) un grande insegnamento: non conta quante volte si cade, l’importante è trovare la forza per rialzarsi sempre.
Il discorso completo:
“Ora ti dirò una cosa scontata: guarda che il mondo non è tutto rose e fiori, è davvero un postaccio misero e sporco e per quanto forte tu possa essere, se glielo permetti, ti mette in ginocchio e ti lascia senza niente per sempre. Né io, né tu, nessuno può colpire duro come fa la vita, perciò andando avanti non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti… così sei un vincente! E se credi di essere forte lo devi dimostrare che sei forte! Perché un uomo vince solo se sa resistere! Non se ne va in giro a puntare il dito contro chi non c’entra, accusando prima questo e poi quell’altro di quanto sbaglia! I vigliacchi fanno così e tu non lo sei! Non lo sei affatto! Comunque io ti vorrò sempre bene Robert! Non può essere altrimenti… tu sei mio figlio… sei il mio sangue sei la cosa migliore che ho al mondo. Ma finché non avrai fiducia in te stesso la tua non sarà vita.”
5. Il curioso caso di Benjamin Button (2008)
Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere
Brad Pitt ne Il curioso caso di Benjamin Button ci ricorda che il tempo non è nostro nemico e che non è mai troppo tardi per cambiare direzione e vivere la nostra vita nel migliore dei modi. Lo fa attraverso una lettera, scritta durante i suoi anni di pellegrinaggio per il mondo, e letta in questa scena finale dalla figlia ormai adulta Caroline, avuta con l’amore della sua vita, Daisy (Cate Blanchett).
Il discorso completo:
“Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere. Non c’è limite di tempo, comincia quando vuoi, puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo. Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio, spero che tu viva tutto al meglio, spero che tu possa vedere cose sorprendenti, spero che tu possa avere emozioni sempre nuove, spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.”
6. Il grande dittatore (1940)
Allora combattiamo per mantenere quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia siate tutti uniti!
Quello di Charlie Chaplin nel suo film Il grande dittatore è di certo un discorso che ha fatto la storia del cinema. Nei panni di un barbiere ebreo travestito da Führer, pronuncia parole di giustizia, libertà e speranza verso il futuro, che, ancora oggi, fanno venire i brividi.
Una parte del discorso:
[…] Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto – “Il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo” – non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi ,voi il popolo avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità, voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia usiamo questa forza, uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavi il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia siate tutti uniti!
7. The big Kahuna (1999)
Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Sui titoli di coda di The Big Kahuna, la voce fuori campo di Phil Cooper (Danny DeVito) dispensa consigli ai più giovani, mettendoli in guardia sulla fugacità di un periodo della vita che non tornerà mai più e che, per questo, non va sprecato. Un incredibile monologo finale ispirato a un articolo della giornalista Mary Schmich dal titolo “Advice, like youth, probably just wasted on the young” e pubblicato sul Chicago Tribune nel giugno del 1997.
Il discorso completo:
“Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare. Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite. Ma credimi tra vent’anni guarderai quelle tue vecchie foto. E in un modo che non puoi immaginare adesso. Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava. Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica. I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio. Fa’ una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta! Non essere crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo. Lavati i denti. Non perdere tempo con l’invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro. La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso. Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente, dimmi come si fa… Conserva tutte le vecchie lettere d’amore, butta i vecchi estratti-conto. Rilassati! Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno. Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant’anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse, come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo, usalo in tutti i modi che puoi, senza paura e senza temere quel che pensa la gente. E’ il più grande strumento che potrai mai avere. Balla! Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai. Non leggere le riviste di bellezza: ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori, non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli, sono il miglior legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro. Renditi conto che gli amici vanno e vengono, ma alcuni, i più preziosi, rimarranno. Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita, perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane. Vivi a New York per un po’, ma lasciala prima che ti indurisca. Vivi anche in California per un po’, ma lasciala prima che ti rammollisca. Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant’anni, sembreranno di un ottantacinquenne. Sii cauto nell’accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga. Ma accetta il consiglio… per questa volta.”
8. Invictus (2009)
Tocca a noi! Questo è il nostro destino!
Breve ma intenso è il discorso motivazionale rivolto alla sua squadra da François Pienaar (Matt Damon), capitano degli Springboks, la nazionale di rugby sudafricana simbolo dell’orgoglio bianco Afrikaner. Gli eventi narrati nel film Invictus – L’invincibile di Clint Eastwood si ispirano a fatti realmente accaduti in occasione della Coppa del Mondo di rugby del 1995, tenutasi in Sudafrica poco tempo dopo l’insediamento di Nelson Mandela.
Il discorso completo:
“Su la testa. Guardatemi negli occhi. Li sentite? Ascoltate il vostro paese! 7 minuti. 7 minuti. Difesa difesa difesa! Tocca a noi! Questo è il nostro destino!”
9. Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (2003)
Quest’oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra, v’invito a resistere! Uomini dell’Ovest!
Prima della battaglia, un discorso di incoraggiamento è d’obbligo e Aragorn (Viggo Mortensen) sa come incitare i propri uomini. Ne Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re, infatti, il futuro re di Gondor guida la sua armata nella battaglia finale a Mordor, nel nome di Frodo e di tutto ciò per cui vale la pena combattere.
“Figli di Gondor! Di Rohan! Fratelli miei! Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore! Ci sarà un giorno in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza, ma non è questo il giorno! Ci sarà l’ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l’era degli uomini arriverà al crollo, ma non è questo il giorno! Quest’oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra, v’invito a resistere! Uomini dell’Ovest!”
10. 300 (2006)
Quest’oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia! E lo accompagniamo in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare! Dite grazie soldati a re Leonida e ai prodi 300! Alla vittoria!
Nel finale di 300, film del 2007 diretto da Zack Snyder, il soldato spartano Delios (David Wenham) termina il racconto delle gesta di Leonida (Gerard Butler) e dei suoi 300, tutti trucidati dalle truppe persiane. Contro lo stesso esercito, egli guida ora diecimila spartani e trentamila greci in quella conosciuta come la battaglia di Platea, dalla quale la Grecia uscirà vincitrice ponendo fine all’invasione persiana.
Il discorso completo:
“Ricorda chi eravamo. L’ordine più semplice che un re possa dare. Ricorda perché siamo morti… lui non desiderava tributi o canzoni o monumenti o poemi di guerra e coraggio… il suo desiderio era semplice… ricorda chi eravamo… così mi ha detto, era la sua speranza, “se un’anima libera dovesse arrivare in questo luogo negli innumerevoli secoli di là da venire possano tutte le nostre voci sussurrargli dalle pietre senza età… và a dire agli spartani viandante che qui secondo la legge di Sparta noi giacciamo”… e così il mio re è morto, e i miei fratelli sono morti, appena un anno fa. A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria, il tempo gli ha dato ragione, perché da greco libero a greco libero. si è tramandata la notizia che il prode Leonida e i suoi 300 soldati così lontani da casa, hanno dato la vita! Non solo per Sparta! Ma per tutta la grecia! E per la speranza difesa da questa nazione ora qui su questo aspro frammento di terra chiamato platea le orde di serse affrontano la loro disfatta! [grida di battaglia]. Lì davanti i barbari si raccolgono. È nero il terrore che afferra saldo i loro cuori con dita di ghiaccio, conoscono molto bene gli impietosi orrori che hanno sofferto per le lance e le spade dei 300 spartani. E ora fissano lo sguardo su questa pianura dove ci sono 10.000 spartani alla testa di 30.000 liberi greci!
Le forze del nemico ci superano di sole tre volte! Un segno per tutti i greci. Quest’oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia! E lo accompagniamo in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare! Dite grazie soldati a re Leonida e ai prodi 300! Alla vittoria!”
11. I Goonies (1985)
È il nostro momento qua sotto.
Ci sono momenti che possono determinare il proprio destino. È ciò che Mikey (Sean Astin) ricorda ai suoi compagni di avventura in un attimo di sconforto, mentre viaggiano alla ricerca del tesoro di Willy l’Orbo nel film I Goonies. Un breve discorso motivazionale che sprona i ragazzi a proseguire nella loro impresa.
Il discorso completo:
“Non ti rendi conto? La prossima volta che vedrai il cielo, sarà il cielo di un’ altra città. La prossima volta che farai un esame, lo farai in un’altra scuola. I nostri genitori hanno sempre fatto di tutto per noi. Ma adesso devono fare quello che è giusto per loro. Perché è il loro momento, il loro momento, lassù. Ma qua sotto è il nostro momento. È il nostro momento qua sotto. E finirà tutto nell’istante in cui salteremo dentro questo secchio.
12. Il gladiatore (2000)
Fratelli, ciò che facciamo in vita, riecheggia nell’eternità!
Poche frasi che racchiudono una delle citazioni più famose e densa di significato della storia del cinema. All’inizio de Il gladiatore di Ridley Scott, il generale Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) conduce l’esercito romano alla vittoria durante la guerra contro i Marcomanni in Germania. Ma non prima di aver pronunciato un discorso capace di strappare anche qualche risata ai suoi uomini.
Il discorso completo:
“A tre settimane da oggi, io mieterò il mio raccolto. Immaginate dove vorrete essere, perché così sarà. Serrate i ranghi, seguitemi. Se vi ritroverete soli, a cavalcare su verdi praterie col sole sulla faccia, non preoccupatevi troppo, perché sarete nei campi elisi, e sarete già morti. Fratelli, ciò che facciamo in vita, riecheggia nell’eternità!”
13. Independence Day (1996)
Noi non ci arrenderemo senza combattere. Noi continueremo a vivere. Noi sopravvivremo. Oggi, festeggiamo il nostro giorno dell’Indipendenza.
Il discorso del presidente Thomas J. Whitmore (Bill Pullman) in Independence Day è sicuramente uno dei momenti più emozionanti del film di Roland Emmerich. Il presidente pronuncia queste parole di incoraggiamento rivolgendosi ai soldati, per ricordare loro l’importanza della battaglia che gli aspetta; una battaglia per la propria sopravvivenza e per quella dell’intero paese.
Il discorso completo:
“Tra meno di un’ora, i nostri aerei si uniranno agli aerei di tutto il mondo, e insieme daremo luogo alla più grande battaglia mai sostenuta dall’umanità. L’umanità… oggi questa parola dovrebbe assumere un nuovo significato per tutti noi. Non possiamo più essere consumati da diversità insignificanti. Saremo uniti dal nostro comune interesse. Può darsi sia destino che oggi sia il 4 luglio, e ancora una volta combatterete per la nostra libertà. Non dalla tirannia, dall’oppressione o dalla persecuzione, ma dall’annientamento. Combattiamo per il nostro diritto di vivere, di esistere. E se dovessimo risultare vincenti, il 4 Luglio non sarà più ricordato solo come una festa americana, ma come il giorno in cui il mondo con una sola voce ha dichiarato noi non ce ne andremo in silenzio nella notte. Noi non ci arrenderemo senza combattere. Noi continueremo a vivere. Noi sopravvivremo. Oggi, festeggiamo il nostro giorno dell’Indipendenza.”
14. Braveheart (1995)
Possono toglierci la vita ma non ci toglieranno mai la libertà! Alba gu brath!”
È un sentito discorso sulla libertà quello che declama William Wallace (Mel Gibson) davanti ai suoi uomini; scoraggiati alla vista dell’imponente esercito inglese, gli scozzesi iniziano a rompere i ranghi, ma le parole di Wallace risvegliano in loro sentimenti di orgoglio e giustizia che li spingono a lanciarsi nella battaglia.
Il discorso completo:
“Siete venuti a combattere da uomini liberi, e uomini liberi siete: senza libertà cosa farete? Combatterete? Certo, chi combatte può morire… chi fugge resta vivo, almeno per un po’… Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso… siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi per avere l’occasione, solo un’altra occasione, di tornare qui sul campo, ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita ma non ci toglieranno mai la libertà! Alba gu bràth!”
15. La ricerca della felicità (2006)
Se hai un sogno inseguilo. Punto.
Parole che un genitore dovrebbe sempre rivolgere ai propri figli. Dopo aver inavvertitamente spento l’entusiasmo del piccolo Christopher (Jaden Smith) nei confronti del basket, Chris Gardner (Will Smith) si rende conto di aver sbagliato e lo incoraggia a non dare ascolto a chi si erge a giudice di ciò che gli altri possono o non possono fare nella propria vita.
Il discorso completo:
“Ehi! Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa, neanche a me! Ok? Se hai un sogno, tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto.”