Abituati ad ogni comfort siamo poco avvezzi al concetto di sopravvivenza estrema. Per nutrirci basta percorrere poche centinaia di metri per raggiungere il più vicino supermercato, mentre per ripararci dal freddo e dai disagevoli agenti atmosferici possiamo contare sulle sicure mura di casa. Ma cosa faremmo se ci trovassimo in situazioni che prevedono la totale mancanza di viveri e di altri generi di sostegno? Forse è meglio non saperlo. È preferibile, e decisamente meno pericoloso, osservare da spettatore come in questi casi sia imperativo avere un atteggiamento lucido e dimostrare una profonda tenacia per restare in vita. Per vivere queste esperienze ci viene incontro la magia del cinema, che offre svariate pellicole che trattano proprio il tema della sopravvivenza. Ecco i migliori film sulla sopravvivenza estrema da vedere, titoli che hanno la capacità di trasmettere grandi emozioni.
1. The Wave (2018)
Diretto da Roar Uthaug, in The Wave ci troviamo in Scandinavia, più precisamente nella città di Geiranger. Alcuni geologi ravvisano con grande timore che alcuni indicatori segnalano una crescente diminuzione dell’acqua sotterranea. Una grande perdita nel sottosuolo potrebbe comportare una frana della montagna e un imminente, disastroso, tsunami. Il talentuoso geologo Kristian Eikjord (Kristoffer Joner) sta per cambiare città assieme alla sua famiglia per iniziare un nuovo lavoro in una ditta petrolifera di Stavanger. Mentre è intento a festeggiare e a salutare i suoi colleghi, gli comunicano di questi valori allarmanti, anche se affermano che la situazione è sotto controllo. Sebbene Kristian sia preoccupato da queste indicazioni, decide lo stesso di partire con i suoi figli l’indomani. L’uomo realizza ben presto come la mancanza di acqua potrebbe comportare il collasso della montagna. La sua partenza deve essere necessariamente rinviata. Basterebbero i panorami monocromatici e freddi della Scandinavia a mettere soggezione e ansia allo spettatore, ma Roar Uthaug ce la mette tutta sfoggiando una direzione registica concitata e tesa, che riesce a far palpitare lo spettatore durante tutta la visione del film.
2. Alive – Sopravvissuti (1993)
Con Alive – Sopravvisuti il regista Frank Marshall ci regala uno spettacolo cinematografico palpitante ed estremamente crudo. Il film racconta del terribile incidente aereo delle Ande verificatosi nell’ottobre del 1972. Una squadra uruguaiana di giocatori di Rugby è intenta a raggiungere il Cile, con a bordo anche alcuni familiari. L’aereo purtroppo non raggiungerà mai la sua meta perché si scontrerà sulle Ande. La tragedia miete vittime ma, allo stesso tempo, permette a 33 fortunati di sopravvivere. Questi sopravvissuti, dopo svariati giorni di attesa, con grande rammarico si accorgono di un’amara verità: nessuno verrà mai a salvarli. I morsi della fame incalzano, e l’unico modo per sopravvivere e non morire di fame è quello di cibarsi di un tipo di carne che non avrebbero mai voluto assaggiare: quella umana. Remake del film I sopravvissuti delle Ande del 1976 e ispirato al romanzo di Piers Paul Read Tabù – La vera storia dei sopravvissuti delle Ande, Alive – Sopravvissuti offre un crudo e spietato ritratto cinematografico che fa della sopravvivenza il leif motiv delle orribili – ma necessarie – azioni cannibali di questi uomini in preda ai violenti morsi della fame.
3. Poseidon (2006)
Remake di L’avventura del Poseidon di Ronald Neame, Poseidon è diretto da Wolfgang Petersen. Una imponente e lussuosa nave da crociera diretta a New York si scontra con una enorme onda anomala alta quasi 50 metri. I passeggeri, che stavano beatamente festeggiando l’arrivo dell’anno nuovo si ritrovano da un momento all’altro a bordo di una nave letteralmente capovolta. Sembra che l’acqua non abbia invaso la struttura interna dell’imbarcazione. Come prevedibile, la situazione è decisamente diversa, e costringe un gruppo di persone a prendere una decisione estrema: cerca di raggiungere una via di fuga all’interno delle eliche di prua della nave. Inizia così un lungo viaggio della sopravvivenza che costringerà questi passeggeri a far fronte a decine di pericoli che derivano non solo dalla minaccia dell’acqua del mare che proverà a soffocarli, ma anche dalle barriere architettoniche che la nave ha creato perché oramai del tutto sottosopra.
4. Revenant (2015)
Scritto e diretto da Alejandro González Iñárritu (nonché coinvolto nella produzione), Revenant è un film con protagonista Leonardo DiCaprio nei panni dell’esploratore Hugh Glass, intento a comandare i suoi uomini per cacciare quante più pelli e pellicce riescono nel Nord Dakota durante l’anno 1823. Hugh e i suoi uomini sfuggono per miracolo a un assalto di indiani, che decimano gran parte del suo gruppo di caccia. Il personaggio interpretato da DiCaprio è costretto così a scappare dalla concreta minaccia di un gruppo di pellerossa estremamente adirati per il lavoro che Hugh professa. Anche il mondo animale non vede di buon occhio l’esploratore, perché un enorme orso grizzly proverà a uccidere l’uomo, attraverso una battaglia indimenticabile che è simbolo dell’emozionante film di Iñárritu, che mette in scena un magistrale DiCaprio, che con questo film sfoggia le sue grandi dotti attoriali mostrando un uomo esacerbato dal dolore e sempre in bilico tra la vita e la morte.
5. Cast Away (2000)
Tom Hanks è forse il naufrago più famoso nella storia del cinema in Cast Away, film diretto da Robert Zemeckis che vede Hanks interpretare Chuck Noland, un dirigente della FedEx che durante il periodo natalizio deve obbligatoriamente raggiungere la Malesia per lavoro. L’aereo su cui si trova Chuck a causa di un indicente precipita nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico. Chuck trova riparo in un’isola deserta, che per molto tempo rappresenterà il luogo in cui vivrà completamente solo. Avventuroso, emozionante e toccante, Cast Away riesce a unire il concetto di sopravvivenza a quello di poesia, perché mostra un personaggio che, pur soffrendo di un’incredibile solitudine, riesce a gestire queste sue mancanze affettive con l’aiuto dell’ingegno e di una famosa palla su sui disegnerà delle rudimentali espressioni umane.
6. 127 ore (2010)
Il regista Danny Boyle porta sullo schermo la vera storia dell’alpinista americano Aron Lee Ralston (interpretato da James Franco), che nel 2003 rimase letteralmente intrappolato in un canyon sito nello Utah. Solo e senza possibilità di sopravvivere, Aron prese una decisione estrema pur di salvarsi la vita: amputarsi un braccio. Grazie a una notevole recitazione di James Franco, 127 ore è un film che riesce a veicolare tutto il grande pathos e la drammaticità di un fortuito incidente che costringe la vittima coinvolta a dover amputare una parte del suo corpo. Una decisione che, sebbene appaia sconsiderata di primo acchito, risulta sempre più condivisibile mentre osserviamo Aron inerme di fronte ai morsi della fame e della sete.
7. The Impossible (2013)
Se avete timore di trovarvi di fronte alla violenta ira della natura, in particolare di quella di uno tsunami, evitate di vedere The Impossible, perché potreste collezionare incubi notturni a profusione. Diretto da Juan Antonio Bayona e con protagonisti Naomi Watts e Ewan McGregor, il film racconta del vero disastro che si abbatté in Thailanda nel dicembre del 2004, quando un imponente tsunami distrusse le spiagge e le abitazioni del luogo con estrema violenza. Attraverso una regia ansiogena, che sottolinea i fatidici momenti che descrivono come il ritrarsi del mare dalla spiaggia sia da preludio alla catastrofe di uno tsunami, The Impossibile si fregia di una ottima interpretazione della Watts, che è coinvolta in una tragedia che la metterà di fronte a una lotta impari con una natura, in quel momento, incredibilmente maligna.
8. Sanctum 3D (2011)
Come è facile desumere dal titolo, Sanctum 3D è uscito nel periodo in cui la terza dimensione nei film era la novità del momento. Sebbene molte pellicole non abbiano saputo in alcun modo sfruttare le meraviglie del 3D con annessi occhialini di plastica, il film diretto da Alister Grierson riesce a sfruttare sapientemente questa bistrattata tecnologia. Sanctum 3D racconta la vera storia di Andrew Wight, un uomo che ha vissuto una terribile esperienza mentre era intrappolato in una serie di grotte subacquee. Mostrate come se fossero un malefico dedalo acquatico, queste grotte sono riproposte con grande piglio registico da Grierson, soprattutto perché dispensano pathos a non finire a causa dell’immersività provocata dall’uso della terza dimensione. Anche senza l’artificio visivo del 3D, Sanctum 3D riesce lo stesso a far gelare il sangue allo spettatore, che si ritroverà a tifare per la sopravvivenza dei protagonisti e a provare un grande senso claustrofobico mentre cercano di uscire da queste grotte intricate piene di acqua.
9. Everest (2015)
Diretto da Baltasar Kormákur, Everest racconta la vera storia della spedizione sull’Everest del 1996, in cui molti uomini persero la vita. Con un cast d’eccezione che vede coinvolti Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, Robin Wright, Keira Knightley e Sam Worthington, Everest si rivela un film estremamente interessante, non solo perché ha la capacità di emozionare e di lasciare spesso lo spettatore a bocca aperta di fronte agli avvenimenti drammatici rappresentati, ma ha anche il pregio di svelare interessanti retroscena sulle abitudini degli scalatori e su come riescano a compiere queste incredibili spedizioni al limite dell’impossibile. Tra esercizi fisici e complesse tecniche respiratorie da compiere per sopravvivere alla gravosa altitudine delle montagne, Everest riesce a emozionare e a rivelarsi, nel contempo, anche un interessante documentario.
10. Paradise Beach – Dentro l’incubo (2016)
Oltre ad essere la star indiscussa della serie Gossip Girl, Blake Lively si rivela essere un’ottima attrice in Paradise Beach, un film diretto da Jaume Collet-Serra che racconta di Nancy Adams, un’attraente studentessa di medicina amante del surf che riesce a scovare una spiaggia sconosciuta ai più in Messico grazie ai consigli di tre giovani con cui ha fatto amicizia. Tra una surfata e l’altra, sembra che la giornata di Nancy vada alla grande, almeno fino a quando i suoi nuovi amici non la salutano e la lasciano sola in balia delle amate onde. La ragazza vuole fare un ultimo bagno, ma presto si accorge che la sua solitudine viene spezzata da una compagnia piuttosto indesiderabile: quella di un feroce squalo. Paradise Beach riesce, in poco meno di 90 minuti, a intrattenere e tenere lo spettatore sulle spine, perché mostra una ragazza sconfortata ma piuttosto tenace, tentare di sfuggire, anche se ferita e indebolita, dalle grinfie di un essere marino che sembra inarrestabile.
11. Sopravvissuto – The Martian (2015)
È Ridley Scott a dirigere The Martian, film con protagonista Matt Damon ispirato al romanzo L’uomo di Marte di Andy Weir. Damon interpreta l’astronauta Mark Watney, che con successo riesce a raggiungere Marte assieme ad altri compagni. Purtroppo, a causa di una terribile tempesta di sabbia, l’equipaggio deve abbandonare il pianeta rosso. Fin qui nessun problema, tranne per il fatto che il povero Mark, ritenuto morto, viene abbandonato su questo ostile pianeta tutto solo. The Martian è un concentrato di puro cinema di sopravvivenza fantascientifico, perché oltre a mostrare il buon Mark dedito a sfruttare tutte le sue notevoli abilità ingegneristiche per costruire improvvisate serre per coltivare prodotti che possano sfamarlo, non lesina in dettagli circa la conformazione del famoso pianeta che vorremmo presto colonizzare. È chiarissimo, dopo la visione del film, come Marte rappresenti un punto di arrivo entusiasmante per arricchire la conoscenza dello spazio ma, al contempo, risulta chiaro come il pianeta abbia un ambiente ostile per gli esseri umani.
12. Into the Wild – Nelle terre selvagge (2007)
Scritto e diretto da Sean Penn e ispirato al romanzo di Jon Krakauer Nelle terre estreme, Into the Wild racconta la storia vera di Christopher McCandless, un ragazzo americano che dopo aver conseguito la laurea con ottimo profitto decide di partire da solo per visitare le terre americane. Il ventiquattrenne Christopher (Interpretato da Emile Hirsch) sembra un ragazzo che vive una vita piuttosto normale. Con una famiglia benestante alle spalle, Christopher consegue brillantemente una laurea in scienze sociali. I suoi genitori, pronti a sovvenzionare gli studi del figlio, presto si accorgono come quest’ultimo mostri un atteggiamento insofferente verso la società dell’epoca, che reputa consumistica e poco adatta al suo modo di pensare. Christopher non è felice, e proprio per questo sceglie di spogliarsi dei suoi beni materiali e intraprendere un viaggio di due anni che possa chiarire il suo ruolo nel mondo. Into the Wild è un film che non mostra solo come questo giovane riesca a sopravvivere ad una vita senza alcun comfort, ma riserva anche molti momenti in cui si può assaporare tutta la filosofia di vita dietro a questo gesto così inconsueto di Christopher.
13. The Grey (2012)
È Liam Neeson il protagonista di The Grey, film diretto da Joe Carnahan che mette l’attore inglese nei panni di John Ottway, un cacciatore che presta i suoi servizi presso una compagnia petrolifera che lavora nelle fredde terre dell’Alaska. Proprio mentre sta per tornare a casa per un periodo di meritato riposo, l’aereo su cui vola John e altri uomini a causa di un incidente cade in mezzo alle ostili terre canadesi. John si trova presto a dover fronteggiare un branco di lupi famelici, che vogliono a tutti i costi cibarsi delle dolci carne umane. The Grey è un film pieno di tensione, che mostra un Leeson a suo agio nei panni di un uomo che conosce perfettamente l’arte della sopravvivenza, e che dovrà combattere contro nemici animali che sfruttano senza indugi la forza del branco. Proprio per questo John non dovrà affidarsi solo alla mera forza fisica per affrontare questa minaccia, ma avrà bisogno di un piano per smantellare uno a uno questi feroci animali e annientare così il loro punto di forza.
14. Frozen (2010)
Joe Lynch, Dan Walker e Parker O’Neil sono tre studenti universitari che hanno la brillante idea di passare un giorno all’aria aperta a sciare nelle montagne del New England. Allegri e spensierati, i ragazzi si accingono a usare la seggiovia per poter raggiungere l’impianto sciistico. Contenti per essere riusciti a pagare meno questo dispendioso servizio grazie al savoir-faire di Joe, i tre giovani si accorgono come la teleferica si blocchi. Spaventati, fortunatamente dopo pochi attimi si accorgono come non è successo nulla di grave, visto che la traversata riparte senza problemi. Dopo aver passato la giornata, gli studenti decidono di tornare a casa. Saliti di nuovo sulla seggiovia, per un’assurda distrazione, quest’ultima viene spenta dall’addetto proprio mentre i tre ragazzi stavano ancora seduti all’interno di essa, ritrovandosi al buio, all’addiaccio e a centinaia di metri di altezza dal suolo. Scritto e diretto da Adam Green, Frozen offre una sceneggiatura semplice quanto geniale per come riesca a spaventare gli spettatori, che osservano questi innocenti adolescenti rimanere intrappolati dentro il limitato spazio di una seggiovia. Brividi e tensione sono assicurati durante i 94 minuti di visione complessiva.
15. Tredici vite (2022)
Tredici vite racconta del vero incidente che si verificò nelle grotte di Tham Luang, ove tredici persone (di cui 12 adolescenti e un adulto) restarono intrappolate all’interno di una grotta della provincia di Chiang Rai, in Thailandia. Dopo una partita di calcio, questi ragazzi decidono di passare un pomeriggio a visitare le famose grotte di Tham Luang. Sfortunatamente l’arrivo improvviso di violenti piogge monsoniche riempie il percorso che i ragazzi dovrebbero fare per poter uscire da queste caverne. Questi giovani devono essere soccorsi al più presto, perché l’ossigeno nel luogo dove risiedono si consumerà molto presto. Diretto da Ron Howard e con protagonisti Viggo Mortensen, Colin Farrell e Joel Edgerton, Tredici vite è un ottimo film che sa stupire, soprattutto quando mostra l’incredibile capacità dei sub addetti al salvataggio di questi giovani intrappolati, che impiegheranno ore a nuotare sott’acqua per raggiungere il posto ove sono rinchiusi questi poveri giovani.
16. Against the Ice (2022)
Against the Ice basa la sua sceneggiatura sul racconto della storia realmente accaduta della spedizione di Ejnar Mikkelsen, che ha come missione quella di ritrovare la spedizione precedentemente partita alla volta delle terre nord-orientali della Groenlandia per cercare di dimostrare come questa fosse annessa al resto dell’isola. Gli Stati Uniti volevano provare l’esistenza del canale di Peary, che rendeva il territorio ufficialmente parte degli Stati Uniti d’America. Diretto da Peter Flinth e ispirato al romanzo Two Against the Ice di Ejnar Mikkelse, Against the Ice è un film che regala forte emozioni, soprattutto quando mette in scena tutte le incredibile gesta del capitano Capitano Ejnar Mikkelsen (Nikolaj Coster-Waldau, famoso per la sua interpretazione di Jaime Lannister nella serie Il trono di spade), pronto a dare tutto sé stesso per completare la sua missione ma anche per proteggere i suoi uomini.
17. The Deep (2012)
The Deep racconta un’incredibile e reale storia che rese leggendario un uomo di nome Gulli. L’11 marzo 1984 un peschereccio naufraga nelle acque delle isole Vestmann. Le acque marine, gelide, non permisero a tutti coloro che sostavano sulla piccola imbarcazione di salvarsi. Tra di loro, inspiegabilmente, riesce a salvarsi solo Gulli, un robusto individuo che ha la capacità di nuotare in acque così fredde senza perdere la vita. Diretto da Baltasar Kormákur, The Deep è un film non solo votato a mostrare il caso di un uomo che riesce a sopravvivere in una situazione estrema, ma che pone l’attenzione su di un inspiegabile avvenimento che ancora non torva un riscontro effettivo dalla scienza, e che, per l’appunto, fece diventare Gulli un eroe nazionale e, perché no, anche un uomo dalle capacità fisiche incredibili.
18. All is Lost – Tutto è perduto (2013)
Un marinaio solo e in mezzo all’Oceano Indiano se la passa veramente male in All is Lost, film diretto da J. C. Chandor e che ha come protagonista Robert Redford. Quest’ultimo è l’unico attore presente nel cast di All is Lost, che rende questo lungometraggio piuttosto particolare perché, sostanzialmente, privo di dialoghi. L’imbarcazione a vela del personaggio interpretato da Redford durante una mattina inizia a riempirsi di acqua. Comincia così una vera odissea per il solitario navigatore, che è costretto a fare di tutto per cercare di riparare il buco che permette all’acqua salmastra di invadere il suo unico mezzo di trasporto acquatico. Come se non bastasse, i problemi si aggravano quando anche una violenta tempesta irrompe sull’Oceano, dimostrando come la furia marittima possa essere senza pietà. All is Lost si avvale di un’ottima interpretazione di Robert Redford, che rende il suo personaggio credibile e capace di instillare affezione nello spettatore.
19. Open Water (2003)
Se pensate che una bella vacanza ai Caraibi sia la soluzione ideale per rigenerarvi, è obbligatorio prima vedere Open Water, perché potreste seriamente ricredervi. Nel film, diretto da Chris Kentis, Susan e Daniel sono una coppia fin troppo impegnata per lavoro, che decide di regalarsi alcuni giorni di vacanza per godere di un po’ di riposo assoluto. Appassionati entrambi di immersioni subacquee, i due reputano che la scelta ideale siano proprio le isole sinonimo di pace e relax. Mentre sono impegnati in una immersione, Susan e Daniel si accorgono come il gruppo li abbia lasciati in mare aperto a causa di un errore di conteggio delle persone salite sulla barca. Inizia per loro un vero inferno, in cui dovranno cercare di sopravvivere allo shock provocato da una situazione in cui pare impossibile restare in vita, anche perché all’orizzonte non scorgono nessuna imbarcazione che venga a riprenderli. Non sarà solo l’ansia a rappresentare il maggiore problema, perché alcuni squali si accorgono ben presto come i due possano rappresentare per loro un ghiotto pasto.
20. Gravity (2013)
Sandra Bullock e George Clooney sono i protagonisti di Gravity, film di Alfonso Cuarón che racconta le disavventure spaziali di due astronauti che, a causa dell’impatto con alcuni detriti di satelliti distrutti, subiscono gravi danni al proprio Shuttle. Uscito nei cinema nel periodo d’oro del 3D, Gravity sfoggia una direzione registica di primo piano, che riusciva ad esaltare tutti i momenti di tensione che Sandra Bullock e George Clooney dovevano patire durante le loro lotte nello spazio per restare vivi. Con o senza l’ausilio della terza dimensione, Gravity si conferma uno dei migliori film sulla sopravvivenza ambientati nello spazio, anche a dispetto di alcune scene che alcuni veri astronauti hanno giudicato come ben poco realistiche.
21. The Day after Tomorrow – L’alba del giorno dopo (2004)
Roland Emmerich firma la regia di The Day after Tomorrow – L’alba del giorno dopo, che racconta dell’avvento sulla terra di una inaspettata era glaciale, che costringe a vivere con una costante temperatura sotto zero. Caratterizzato da effetti speciali sontuosi per l’epoca, che non mostrano solo gli effetti della glaciazione ma anche altri eventi apocalittici che si riversano sul nostro bistrattato pianeta, il film di Roland Emmerich, che vede nel cast Dennis Quaid e Jake Gyllenhaal, sa infondere una discreta ansia, presentando problematiche climatiche che purtroppo potrebbero verificarsi molto presto qualora non dovessimo cambiare le nostre abitudini di vita.