Gli heist movie, chiamati così in inglese, sono i film che trattano di rapine. Solitamente la trama ruota intorno ad un colpo grosso compiuto dai protagonisti, che si trovano sempre un passo avanti a coloro che devono essere truffati o rapinati. Ci sono dei titoli, tra i vari film sul tema, che hanno fatto la storia del cinema e che non possono mancare all’appello di un vero appassionato del genere.
Di seguito vi elenchiamo quelli che, secondo noi, sono i sedici migliori film sulle rapine da vedere, i più belli e adrenalinici mai realizzati sul tema.
1. Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975)
Basandosi sulla sceneggiatura di Frank Pierson (premiata con l’Oscar), che ricostruisce una vicenda di cronaca nera avvenuta a Brooklyn nel 1972, Sydney Lumet realizza uno dei migliori film sulle rapine di tutti i tempi. Una pellicola in bilico tra dramma e grottesco, Quel pomeriggio di un giorno da cani ha la forza di un thriller poliziesco, ma al contempo rappresenta una bellissima analisi sull’emarginazione sociale e una critica sul potere mass-mediatico. Un Al Pacino, che ci regala una delle sue migliori performance, viene affiancato da un intramontabile John Cazale.
2. Le Iene (1992)
Le iene è l’esordio alla regia di Quentin Tarantino che diventò subito un cult. Una banda di gangster mette a segno una rapina in una gioielleria. Programmato come il colpo perfetto, risulterà un vero e proprio disastro con due uomini morti e uno ferito. I quattro superstiti della banda andranno quindi nel garage, dove tutti si sarebbero dovuti incontrare dopo la rapina, e capiscono che tra di loro c’è un infiltrato della polizia. In un arco temporale di poche ore, con flashback che ricostruiscono l’identità dei vari personaggi e il motivo per cui si sono ritrovati a compiere questa rapina, Tarantino, grazie a un cast di attori incredibili, tra cui Harvey Keitel e Tim Roth, ci mostra una storia cruenta che riesce a condurre lo spettatore in un crescendo di iperviolenza e humor nel puro stile del regista.
3. I soliti sospetti (1995)
I soliti sospetti è un film di Bryan Singer, sceneggiato da Christopher McQuarrie. Cinque uomini vengono riuniti in una stanza per un confronto all’americana. Da questa riunione non programmata, nasce una banda improvvisata per mettere su un colpo specifico: recuperare un carico di cocaina da una nave attraccata al porto. Sulla vicenda, però, aleggia quello che è lo spirito di Keiser Soze, fantomatico bandito dai crudeli principi e dall’identità misteriosa. Più si va avanti con la storia, più sembra che tutti gli uomini siano manovrati da un’eminenza grigia che governa le loro azioni. Quello che rende speciale questo film è l’interpretazione magistrale di Kevin Spacey e lo storyboard avvincente e ricco di colpi di scena che portano, fotogramma dopo fotogramma, alla verità. Singer riesce, così, a creare una storia in bilico tra mistero e gangster movie.
4. Drive (2011)
Un uomo di cui non sappiamo il nome (interpretato da Ryan Gosling) è uno stuntman/meccanico di giorno e un autista per rapinatori la notte. Egli è un tipo solitario che, ad un certo punto della sua vita, incontra una donna, con un figlio e un marito in carcere, con la quale inizierà una relazione. Quando l’uomo uscirà dal carcere, però, si instaurerà una catena di violenza inaudita. Nicolas Winding Refn ci regala uno splendido noir, omaggiando il cinema americano degli anni ‘80, ma rimanendo sempre fedele al suo stile danish. Una regia spietata, premiata a Cannes, che riesce a incollare lo spettatore alla poltrona per tutto il tempo, grazie ad una tecnica quasi da “videogioco”, capace di far sentire chi guarda un vero driver. La sceneggiatura, tratta dal romanzo omonimo di James Sallis, è taciturna ed essenziale come il suo protagonista. Fanno da cornice una splendida colonna sonora di Cliff Martinez, che spazia dall’elettronica anni ‘80 a brani pop, e la fotografia di Newton Thomas Sigel, che riesce a catturare tutte le luci e le ombre di una Los Angeles notturna.
5. Nemico Pubblico (2009)
Michael Mann resuscita il mito di John Dilinger, il gangster che si guadagnò la fama del ladro gentiluomo, affidando il ruolo ad un bravissimo nonché molto somigliante Johnny Depp, mentre la fotografia ad alta definizione di Dante Spinotti riporta alla memoria la Chicago degli anni ‘30. Michael Mann segue le peripezie del protagonista utilizzando un registro espressivo che lo avvicina molto all’atmosfera delle sue pellicole precedenti – come Heat-La sfida -, dove gli elementi epici si uniscono con quelli thriller e del film d’azione, confluendo in una sorta di opera d’arte totale, di origine wagneriana e di stampo post-classico.
6. Heat – La sfida (1995)
Ritroviamo ancora una volta il regista Michael Mann, questa volta, però, con un altro capolavoro, Heat-La sfida. Rielaborando quello che era un suo progetto per la tv, Mann realizza una delle pellicole più convincenti di quegli anni, riuscendo a ridefinire il genere poliziesco, il noir e il crime-movie. Ambientato a Los Angeles, il film segue una banda di rapinatori capitanata da un leader senza scrupoli che colleziona una serie di colpi da milioni da dollari. Sulle loro tracce si mette un esperto tenente della polizia che, insieme al criminale, inizierà una sfida letale. Un thriller appassionante, con un’ottima sceneggiatura, che riesce ad ottenere il massimo grazie, soprattutto, alle due interpretazioni di Al Pacino e Robert De Niro.
7. Onora il padre e la madre (2007)
Onora il padre e la madre di Sydney Lumet si apre con una rapina in una gioielleria. Potrebbe inizialmente sembrare un film d’azione, costruito attraverso l’uso dei flashback, tuttavia la pellicola ha un obbiettivo finale diverso da quella degli altri action. La rapina, infatti, viene utilizzata da espediente per raccontare una storia che assume più prospettive, in rapporto al punto di vista di ogni singolo personaggio. Al centro della vicenda troviamo Andy (Philip Seymour Hoffman) e il fratello Hank (Ethan Hawke), le cui vite, per ragione differenti, sono abbastanza fallimentari, non solo dal punto di vista affettivo ma anche economico. Il maggiore Andy propone così al più piccolo di rapinare la gioielleria dei genitori, coperta da assicurazione. Tuttavia, qualcosa andrà storto. Lumet in questa sua opera non salva nessuno: ogni personaggio è colpevole e sarà proprio l’utilizzo dei flashback, attraverso cui prende corpo il punto di vista di ognuno di loro, a farne emergere l’intima natura.
8. American Animals (2018)
Quattro uomini anziani, in una mattina qualunque, entrano nella biblioteca di un college del Kentucky, s’impossessano di alcuni libri preziosi e fuggono. Quella che, a prima vista, sembra la scena iniziale di un film d’azione, tra le mani del regista Bart Layton diventa l’occasione per raccontare, in modo diverso, la storia di una delle più strane, ma reali, rapine del secolo. Alternando in scena la presenza di attori e reali protagonisti, ingaggiati nel ruolo di voci e di presenze narranti, Layton spiega il motivo che spinse quattro studenti del medesimo college a prendere la decisione di sottrarre libri d’arte raffiguranti animali dal valore di milioni di dollari. I quattro, portati sullo schermo da interpreti molto somiglianti agli originali, tra i quali spiccano Evan Peters e Barry Keoghan, confessano, fin dalle prime scene, il loro desiderio di dare una svolta alle proprie vite, che sembrano trascorrere all’interno di una bolla, al punto di decidere di sfruttare le loro conoscenze cinematografiche e le ricerche su internet per fare il loro colpo del secolo.
9. Inside man (2006)
Quattro uomini rapinano una banca, facendo una cinquantina di ostaggi. Due detective cercano di impedire che qualcuno si faccia male, ma i rapinatori agiscono diversamente da come ci si aspetterebbe ed è ovvio che abbiano studiato ogni mossa nei minimi particolari. Inside man, diretto da Spike Lee, è la prova d’esordio dello sceneggiatore Russell Gewirtz. Il regista evidenzia ironicamente come la New York dove è ambientata la vicenda, sia la stessa del film La 25ª ora, inserendo all’interno della pellicola citazioni e autocitazioni che non risultano mai invadenti. Utilizza, inoltre, in maniera egregia, i vari flashfoward con gli interrogatori agli ostaggi, dove vengono svelati, pian piano, i dettagli della rapina che suggeriscono un finale diverso da quello a cui si pensa inizialmente.
10. Point break (1991)
Johnny Utah (Keanu Reeves) prende servizio presso l’FBI di Los Angeles e si trova subito a fare i conti con la banda di rapinatori i cui membri agiscono mascherati da ex-presidenti. Per scoprire chi sono questi uomini, Utah si infiltra nel mondo dei surfisti, dove conosce Badhi (Patrick Swayze), rimanendo affascinato dalla sua filosofia di vita. Kathryn Bigelow dirige un film poliziesco atipico che prende una strada tutta sua. La regista sa perfettamente quando accelerare, regalandoci inseguimenti lunghi e tesi, e quando rallentare per farci riflettere, facendo parlare i propri personaggi oppure giocando con le immagini del surf. Un cult che tratta di un’amicizia impossibile e di una continua sfida con la morte che lo incorona tra i migliori film d’azione degli anni ’90.
11. Baby Driver – Il genio della fuga (2017)
Baby Driver è la storia di un ragazzo soprannominato Baby (Ansel Elgort), dotato di un incredibile talento per la guida che si trova a lavorare come autista per le rapine per conto di un boss della malavita. La caratteristica principale di Baby è di indossare sempre le cuffie del suo iPod ed ascoltare musica. Questa abitudine è data da un fastidioso fischio alle orecchie che si è procurato a causa di un incidente quando era un bambino. Edgar Wright dirige, utilizzando un montaggio incredibile, un film quasi esclusivamente a tempo di musica: la colonna sonora è curata nei minimi dettagli ed è legata alle vicende e alle tempistiche delle varie scene. Nel film, l’action driver è il protagonista assoluto, condito da elementi divertenti ed umoristici, ormai caratteristiche dello stile hollywoodiano degli action movie.
12. Hell or high water (2016)
Scritto da Taylor Sheridan e diretto da David McKenzie, Hell or high water è un affascinante western postmoderno in cui, al posto dei cavalli, troviamo le automobili e nel quale viene fortemente accentuata l’idea della fine di un’epoca, in cui a contare è solo il denaro in tutte le sue sfumature. Un’opera in cui si posa uno sguardo severo su una società divisa e ferita. Oltre questo, però, c’è l’avidità delle banche che, costringendo gli individui a fare scelte disperate, diventa l’origine di tutta la violenza all’interno del film. McKenzie dirige un buon film western contemporaneo, vivido e spietato, con dei personaggi a tutto tondo.
13. Snatch – Lo strappo (2000)
Snatch – Lo Strappo è la storia di un furto di diamanti, ma anche di un giro di boxe clandestini. Una storia in cui nulla va per il verso giusto e dove lo spettatore si perde nel vortice degli eventi che si accavallano e incastrano l’un l’altro in un mosaico di gag esilaranti dal genere oscuro. Non c’è spazio, in questo film caustico e irriverente di Guy Ritchie, per il politically correct. Snatch – Lo Strappo è un film brillante, con un montaggio super frenetico, ambientato durante gli anni ’70, che richiama lo stile tarantiniano sia per i rapidi scambi di parole sia per la struttura generale del film: diverse vicende che si intrecciano in una storia pulp, grottesca, dark e irriverente.
14. Gangster Story (1967)
Il film racconta la vera storia e le gesta criminali di due giovanissimi statunitensi: Bonnie Parker e Clyde Barrow. Un’ascesa irrefrenabile la loro, e senza via di scampo, che li condusse dall’essere due poveri disadattati a due star. Arthur Penn con il suo Gangster Story congiunge due epoche, la golden age hollywoodiana anni‘50 e il nuovo cinema anni ‘70, e due generi come il dramma e la commedia. La coppia attoriale Warren Beatty- Faye Dunaway funziona senza intoppi, dimostrandosi impeccabile nel reggere il dinamismo della storia.
15. Old Man & the Gun (2018)
Presentato come l’ultimo lavoro di Robert Redford, Old man & the Gun viene visto come un omaggio al grande attore che è stato, e continua ad essere, apprezzato per le sue numerosissime pellicole memorabili. La storia del film, tratta da una vicenda reale, è una di quelle in cui Redford, con tutta la sua naturalezza, si è buttato nell’interpretazione del personaggio. Quest’ultimo, Forrest Tucker, è un signore ultrasettantenne, distinto ed elegante, rapinatore seriale di banche non per necessità ma per una scelta di vita. Con questo film, il regista David Lowery non guarda al passato, ma appartiene ad esso, rievocato con nostalgia e malinconia. Un cinema, dunque, d’altri tempi che riesce a distinguersi grazie ad una cura e ad una precisione formale davvero sorprendenti. La regia non risparmia i primi piani sul vecchio Redford e lo mette più volte a confronto con immagini che ce lo ricordano giovane, nel pieno del suo splendore, ma questo lo fa in maniera funzionale alla costruzione del personaggio.
16. Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco (2001)
Un truffatore appena uscito di prigione, Danny Ocean (George Clooney) decide di organizzare una delle più grandi rapine del secolo in tre casinò, tutti appartenenti alla stessa persona. Per riuscire in questo, Danny dovrà reclutare i migliori specialisti nel campo. Ocean’s eleven – Fate il vostro gioco, di Steven Soderbergh, è il primo episodio di quella che sarebbe poi divenuta una delle più famose trilogie cinematografiche. La pellicola spazia dalla commedia al thriller, portando ad un finale perfettamente congegnato. Se si parla di puro cinema d’intrattenimento, questo film è il prodotto ideale.