Paul Mescal è orgoglioso di come Aftersun si sia “rifiutato di tramontare”: non si sarebbe mai aspettato questo successo e, soprattutto, di ottenere una nomination agli Oscar 2023 come miglior attore. Il film indipendente ha segnato il debutto nel lungometraggio della scrittrice Charlotte Wells e l’esordio della co-protagonista Frankie Corio.
“Guarda, ‘Aftersun’ non sarebbe mai stato un film radicato nel mondo delle campagne per i grandi premi“, ha detto Mescal a Vanity Fair. “Abbiamo fatto le nostre attività promozionali nei circuiti dei festival, e poi non c’è stato nulla che lo potesse far presagire; ho fatto un sacco di incontri Zoom e altre cose mentre ero impegnato a teatro con Un tram che si chiama desiderio, ma non so. C’è qualcosa che definirei molto elegante nel modo in cui Aftersun ha continuato a far parlare di se“.
“Si cerca di misurare il tutto rispetto a come ha fatto ‘La peggiore persona del mondo’ l’anno precedente, o qualcosa del genere“, ha detto Mescal. “Essere parte di uno dei film di quest’anno che ha operato in questo spazio – i film che sono più entusiasti di vedere ogni anno – è stato davvero soddisfacente. Stranamente sono le cose che ho sempre sognato. A, avere qualcosa che rientri in questo giro, ma B, entrare in tutte le categorie e farlo con una persona come Charlotte [per il suo] primo film, è proprio come – sì“.
Mescal ha continuato: “Onestamente non potrei essere più orgoglioso dei film che ho realizzato fino ad oggi – e mi sento nervoso perché voglio che questi film vivano. Quindi affronto i prossimi passi con ansia. So di avere un assaggio di ciò che significa andare a lavorare con un autore, realizzarlo e sentirmi orgoglioso del processo di ripresa. Ma poi lo vuoi comunque accudire per tutto il suo percorso commerciale“.
La star di Normal People ha precedentemente dichiarato a IndieWire di aver gioito della première a sorpresa al Festival di Cannes di Aftersun.
“Siamo riusciti a realizzarlo senza che nessuno lo sapesse“, ha detto Mescal. “Non credo che questo accada più spesso. Amo i blockbuster come chiunque altro, ma la mia unica osservazione è che dobbiamo stare attenti a lasciare un po’ più di spazio a film come ‘Aftersun’ e a film come ‘Close’. Non credo di essere snob in questo senso. In realtà mi preoccupa il fatto che quello spazio [per il cinema indipendente] venga invaso. E se non manteniamo l’ecosistema in equilibrio, avremo solo un tipo di film“.