Ridley Scott, regista del primo Alien, ha ricordato ancora una volta il noto episodio dell’inaspettata telefonata ricevuta da parte di Stanley Kubrick, a ridosso dell’uscita del film nel 1979; il regista di Arancia meccanica, infatti, si volle congratulare personalmente con Scott per la scena del mostro che fuoriesce dall’addome dell’ufficiale Gilbert Kane, interpretato dall’attore britannico John Hurt. Sulle prime, Scott, incredulo, aveva pensato ad uno scherzo, ma subito dopo aveva capito che all’altro capo del filo c’era proprio Kubrick.
Scott ha raccontato l’aneddoto nel corso di un’intervista concessa al Times in occasione dell’uscita del suo nuovo film, Napoleon: “Mi passano una chiamata: “Sono Stanley Kubrick”. E io: “Ma dai, che cazzo stai dicendo?”; E lui, “No, davvero, sono Stanley Kubrick, mi dici come hai fatto a far spuntare la creatura dal petto di quel personaggio?“.
In un’altra intervista, a Deadline, Scott era entrato ancor più nel dettaglio della conversazione: “A quel punto, mi ha detto che quella scena lo aveva spaventato a morte. Allora io gli ho spiegato come ho fatto: dopo aver messo un pupazzo sotto il tavolo su cui era disteso il personaggio, ho costruito uno sterno finto in fibra di vetro e l’ho coperto con una t-shirt. Poi ho fatto in modo che la struttura si rompesse“. La scena, realizzata usando anche delle sacche di sangue pompate verso l’alto, era stata ispirata allo sceneggiatore Dan O’Bannon, dopo una visita al pronto soccorso, causata da una brutta intossicazione alimentare.
Poco tempo dopo, i due registi avrebbero avuto di nuovo occasione per sentirsi; nel 1981, infatti, Scott stava ultimando il montaggio di Blade Runner, quando i produttori gli chiesero delle riprese aggiuntive, con delle inquadrature montane, in previsione di un lieto fine in cui i protagonisti Deckard e Rachel vivevano a pieno la loro storia d’amore (questa sequenza sarebbe stata inserita in una delle versioni di Blade Runner, quella cinematografica). Come ricorda lo stesso Scott: “Mi dicono che vogliono fare un’anteprima con un lieto fine, e allora chiamo Stanley e gli dico: “So che hai appena fatto Shining, e odi gli aerei. Sono sicuro avrai sei settimane di riprese dall’elicottero su quelle montagne. Me le presteresti?”. Infatti, il giorno dopo, mi arrivano 70 ore di girato, che è poi finito nel mio film“.
Tornando ad Alien, nelle scorse settimane il regista Fede Alvarez ha condiviso la reazione di Ridley Scott al suo nuovo film Alien: Romolus, che è stata nettamente positiva. Il nuovo capitolo della saga uscirà nei cinema nel 2024.