Forse non tutti lo sanno, ma Amanda Seyfried fu ufficialmente contattata dai Marvel Studios per interpretare Gamora nel primo film dei Guardiani della Galassia. A sorpresa, l’attrice decise di rifiutare l’offerta, nonostante la portata dell’opportunità. A distanza di anni, ha raccontato i motivi dietro quella scelta: dai timori legati all’impegno fisico e logistico richiesto, fino al rischio di un possibile flop. In un momento delicato della sua carriera, Seyfried preferì non rischiare e optò per un progetto completamente diverso.
Oggi, senza rimpianti, spiega tutto in un’intervista al podcast Happy Sad Confused (Variety)
“Ho incontrato James Gunn di persona, è davvero una persona fantastica. Ho riflettuto [sull’offerta] per qualche giorno, ma alla fine ho capito che non faceva per me”
Uno dei motivi principali che la spinsero a rifiutare fu la trasformazione fisica richiesta per il ruolo:
“Mi spaventava molto l’idea di dover passare ore truccata con la pelle di un altro colore, era un impegno che non mi convinceva: ro in una fase delicata della mia carriera e non volevo dover ‘soffrire’ per un lavoro. L’idea di svegliarmi ogni giorno e passare quattro ore e mezza al trucco non mi sembrava allettante. Avevo già lavorato con il green screen e non era stata una bella esperienza, non era il mio ambiente ideale ”
Oltre a questo, Seyfried non era entusiasta all’idea di trasferirsi per mesi all’estero
“Non volevo passare sei mesi all’anno a Londra per le riprese. E poi, c’era questo film con Seth MacFarlane, Un milione di modi per morire nel West, che mi attirava davvero. Sembrava l’opportunità giusta in quel momento.”

Ma non erano solo questioni logistiche o personali a frenarla: l’attrice aveva anche forti dubbi sul successo del film.
“Va anche detto che nessuno vuole essere la protagonista del primo flop della Marvel. All’epoca pensavo: ‘Un film con un albero parlante e un procione parlante? Questa sarà la prima vera disfatta della Marvel. E io e Chris Pratt non lavoreremo mai più dopo.’ Mi sbagliavo, certo, ma stavo solo cercando di essere prudente. Non era una questione di coraggio.”
Nonostante il gigantesco successo del film — che ha incassato 773 milioni di dollari al box office mondiale e dato vita a due sequel —, Seyfried ribadisce di non avere alcun rimpianto: “Ho fatto una scelta pensando a me stessa, ed è stata giusta allora come lo è adesso.”