Assassinio a Venezia, il nuovo film di Kenneth Branagh con protagonista Hercule Poirot, è tratto dal libro Poirot e la strage degli innocenti, di Agatha Christie. Le principali differenze tra romanzo e film sono riscontrabili a livello di ambientazione, tono generale e trama. Se da un lato lo sceneggiatore Michael Green ha usato la vicenda del romanzo come semplice base, apportandovi varie modifiche, possiamo notare lo scarto più evidente rispetto al materiale originale, proprio per quanto concerne l’ambientazione; mentre Agatha Christie usa l’Inghilterra come sfondo della sua storia, il film, come suggerisce il titolo stesso, si svolge interamente a Venezia.
La scelta di Venezia non è stata casuale, ma, stando alle dichiarazioni del produttore James Pritchard, rilasciate durante un’intervista esclusiva alla testata The Direct, è legata all’impatto dei maestosi paesaggi lagunari sullo spettatore: “Kenneth e Michael hanno avuto da subito l’idea di ambientarlo a Venezia. Venivamo da due adattamenti particolarmente fedeli, come l’Orient e il Nilo, e volevamo un po’ mescolare le carte; quando fai un film con i soldi di Hollywood, quale miglior set possibile di Venezia? Quindi, sì, decisamente, uno dei primi motivi per la scelta di Venezia è legato a considerazioni puramente visive“.
Secondo Pritchard, però, optare per Venezia ha aiutato molto anche a rendere credibile l’altro importante cambio di rotta, voluto dal regista, riguardo il tono del film, che presenta tratti horror, ed è puntellato da tocchi di soprannaturale completamente assenti nel materiale di partenza: “Michael e Kenneth hanno voluto mettersi alla prova con il genere horror, per cercare di sorprendere gli spettatori con qualcosa di nuovo. E La strage degli innocenti credo sia il territorio di sperimentazione perfetto, in questo senso. Ambientarlo a Venezia ha significato anche riconoscere la particolare atmosfera che emana da questa città, e usare al meglio l’alone di mistero e oscuro fascino mistico che vi aleggia da sempre. Ma alla fine, questo film semplicemente gioca con i generi, e dà agli spettatori un magnifico giallo da risolvere, offrendo loro nel contempo una grande esperienza cinematografica“.
Fra le tante, piccole modifiche apportate alla storia, segnaliamo la presenza di una scena di seduta spiritica, centrale nel film, ma assente assente nel romanzo, che, come detto, non contiene alcun elemento soprannaturale al suo interno. Del tono del film, si parla in maniera più diffusa nella nostra recensione di Assassinio a Venezia, uscito nelle sale il 14 settembre.
Poirot e la strage degli innocenti, titolo originale Hallowe’en Party, è stato pubblicato per la prima volta nel 1969 e adattato una prima volta, sul piccolo schermo, nel 2010, per un episodio della serie Agatha Christie’s Poirot, con David Suchet nel ruolo del detective