Tim Burton e il cast di Beetlejuice Beetlejuice hanno incontrato la stampa accreditata alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 per parlare del sequel della commedia horror in uscita al cinema il 5 settembre. Insieme al regista ci sono la sua compagna e star del film, Monica Bellucci, quindi Willem Dafoe, Justin Theroux e Jenna Ortega, che con Burton ha già lavorato per la serie Mercoledì, poi i membri del cast storico, Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara. In conferenza stampa tutti gli attori sono d’accordo nel dire che si sono divertiti molto a girare questo film, mentre Burton ha sottolineato che ha voluto dare un sequel a Beetlejuice perché lo sentiva. Il regista ha anche ammesso che negli ultimi anni ha vissuto una crisi creativa.
Tim Burton arriving ahead of the 81st Venice International Film Festival 2024 for the “Beetlejuice Beetlejuice” premiere 🪲#BeetlejuiceBeetlejuice pic.twitter.com/bWtu1DUcML
— Tim Burton Daily (@TimBurtonDaily) August 27, 2024
Burton ha ribadito in conferenza che non è mai riuscito a spiegarsi il successo di Beetlejuice e il suo status di film cult, ma di sicuro ha voluto girare il sequel unicamente per il cast, perché voleva condividere l’esperienza con Keaton e la O’Hara così come con Jenna Ortega e con la Bellucci.
“Per quanto io ami Beetlejuice non ho mai capito perché sia stato un successo così grande. Negli ultimi anni sono rimasto deluso dall’industria cinematografica e mi sono reso conto che se dovevo fare qualcosa doveva venire dal cuore. Quando si invecchia, la vita prende direzioni diverse da quelle previste e mi ero perso anche io. Questo film è stato energizzante, io devo adorare le cose per farle bene. Con questo film mi sono ritrovato. Era indifferente il risultato, l’importante era lavorare con queste persone.”
Il regista di Big Fish, Sleepy Hollow, La sposa cadavere ed Edward Mani di Forbice, ha spiegato come si è deciso a realizzare Beetlejuice Beetlejuce, sottolineando che non è un sequel fatto per denaro, ma un film girato per motivi personali.
“Mercoledì mi ha dato la carica creativa, ma stavo pensando a Beetlejuice Beetlejuice già prima della serie Netflix. Ho cominciato a pensare cosa fosse successo al personaggio di Lydia, doveva essere un film emotivo su una famiglia strana”
“Il film è stato girato seguendo lo.spirito del primo, con tanta improvvisazione. Lo stesso vale per la musica. L’uso degli effetti speciali è stato molto pratico, senza CGI, fa parte del DNA del progetto. Gli attori potevano vedere davvero quello che stavano affrontando, senza doverlo immaginare. Abbiamo girato circa lo stesso numero di giorni del primo film, una cosa che non era pianificata e che mi ha fatto pensare avesse davvero lo stesso spirito del suo predecessore”
winona ryder at the 81st venice international film festival pic.twitter.com/BdKRsMXAxH
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Winona Ryder, musa storica di Tim Burton, per ironia della sorte anche lei rilanciata da una serie tv Netflix come Stranger Things, nel film torna a vestire i panni di Lydia Deet. L’attrice ha spiegato.
“È stato molto emozionante essere di nuovo assieme. Ritornare con lo stesso personaggio è stata la realizzazione di un sogno. La mia fiducia in Tim è davvero profonda, abbiamo potuto sperimentare insieme, tutti noi abbiamo un senso di sicurezza lavorando con lui, ma anche di libertà. Ho sentito la stessa energia che nel primo film”
Jenna Ortega invece interpreta Astrid Deetz, la figlia adolescente di Lydia, e ha osservato molto il personaggio di Winona per creare il suo.
“Far parte del cast è stato emozionante, perché ero fan del primo film e del cast originale, e avevo già un buon rapporto lavorativo con Tim. Adoro lavorare con lui. Ho cercato di farmi gli affari miei sapendo che ero circondata da grandi talenti. Ho osservato il personaggio passato di Winona per creare un personaggio unico, con una rabbia che veniva da un posto diverso”
Tim Burton: Jenna is like the anchor of the film
Justin theroux: Jenna is the heart of this movie pic.twitter.com/7JNQUh47fn
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Anche Michael Keaton si allinea alle dichiarazioni degli altri interpreti sull’esperienza di tornare sul set di Beetlejuice 36 anni dopo il primo film. E anticipa cosa è cambiato per il suo personaggio, quello del fantasma sboccatissimo che dà il titolo al film. E Catherine O’Hara assicura che Keaton ha mantenuto il suo fascino intatto.
“Beetlejuice è un’opera d’arte, un’opera unica, ci sono poche opportunità di essere parte di qualcosa che è al 100% originale e unico. Abbiamo riso insieme molto, il cast è fantastico, forse meglio del precedente, per questo abbiamo voluto rifarlo”
“Credo che il mio personaggio sia maturato, é ovvio per tutti , è ancora più affascinante che nel primo film, è così politicamente corretto – ride – Quando le persone mi chiedono qual è l’evoluzione di Beetlejuice come personaggio ci viene da ridere, ma si vede comunque molto del suo passato.”
A Keaton, fa eco Willem Dafoe, soprattutto in merito al divertimento condiviso sul set.
“Sono stato molto felice quando Tim mi ha chiamato, è stato un piacere per me inventare cose e cercare di farlo ridere. A volte ho dovuto abbandonare il set per quanto ridevo.”
Winona Ryder, Catherine O’Hara and Jenna Ortega in Venice! pic.twitter.com/z8esiKSqbg
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Più malinconica, ma positiva, Catherine O’Hara, che tutti ricordiamo per la scena cult di Beetlejuice in cui intona Banana Boat Song di Harry Belafonte durante una “cena stregata”.
“Bisogna accettare l’invecchiamento, io sono felice di essere viva e di far parte di questo cast. Abbiamo esplorato il fatto che il mio personaggio è in una nuova fase, anche nel suo rapporto con Lydia. È stato bello sentire il fascino di Michael che non è invecchiato di un secondo.”
Infine, Monica Bellucci, che da qualche anno vive una storia d’amore con Burton, parla del suo personaggio in Beetlejuice Beetlejuice, Dolores:
“Per me è stato un grande onore essere parte di questo cast e fare parte del mondo di Tim, è un cineasta in grado di creare situazioni fantastiche, spaventose, divertenti,. E questo mi ha aiutato a creare il mio personaggio Dolores, cattiva ma anche affascinante e dolorosa, è una metafora della vita”
Infine, l’ultima parola a Tim Burton: a chi gli chiede anticipatamente se di Beetlejuice ci sarà un terzo capitolo, lui risponde laconico:
“Un sequel? Non penso, ci vorrebbero altri 35 anni”
#BiennaleCinema2024 #FuoriConcorso @Beetlejuice #WinonaRyder: “Sono fortunata ad aver fatto parte di questo film che ho adorato. È stato molto emozionante essere di nuovo insieme e recitare lo stesso personaggio. Tutti noi abbiamo ricevuto da #TimBurton un senso di sicurezza… pic.twitter.com/XJfvKnEctS
— La Biennale di Venezia (@la_Biennale) August 28, 2024