Rachel Zegler è tornata a parlare di Biancaneve, il nuovo progetto Disney live-action che la vede vestire i panni della protagonista. L’attrice si è espressa sulle critiche che hanno accompagnato la scelta della casa di produzione statunitense, che ha affidato alla Zegler, di origini portoricane, il ruolo del personaggio nato dalla penna dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm.
“La gente dice che noi siamo la versione politicamente corretta di Biancaneve“, ha detto l’attrice a Vanity Fair. “È un cartone animato di 85 anni fa e la nostra versione è differente, parla di una donna che ha una sua identità, non è una giovane che pensa solo ‘Un giorno il mio principe verrà‘”
Durante la produzione di Biancaneve, la Disney è stata travolta da un’altra polemica quando l’attore Peter Dinklage de Il Trono di Spade ha criticato il remake live-action. “Non voglio offendere nessuno, ma sono rimasto un po’ sconcertato quando si sono detti orgogliosi di aver scelto un’attrice latinoamericana per il ruolo di Biancaneve ma hanno lasciato che il film raccontasse ancora una volta la storia di Biancaneve e dei sette nani. Fate un passo indietro, per me non ha alcun senso. Siete progressisti da una parte ma poi continuate con quella fottuta storia sui sette nani che vivono insieme in una caverna?”, ha detto l’attore in un episodio del podcast WTF di Marc Maron, come riportato da Hollywood Reporter.
Zegler ha raccontato che il suo tour promozionale di West Side Story è stato difficile perché le domande dei giornalisti vertevano tutte sulla sua identità di colombiana americana nel ruolo di una portoricana (nel film di Spielberg) e sul casting di Biancaneve. “Non credo che possa esserci un tour stampa più stressante di quello che ho fatto per West Side Story“, ha detto. “Dovere rispondere a molte domande sulla mia identità culturale , allo stesso tempo, rispondere al motivo per cui sono stata scelta per interpretare una principessa Disney che non è associata al colore della mia pelle, è stato bizzarro“, ha concluso Rachel Zegler