Il film Cannibal Holocaust è stato girato a Leticia, in Colombia, al confine tra Perù e Brasile, nella Foresta pluviale, e a New York, per quanto riguarda gli esterni, mentre gli interni sono stati girati a Roma, precisamente negli Studi De Paolis. Sono numerosi i posti riconoscibili per chi è stato in quella parte del mondo.
Il film di Ruggero Deodato vide l’inizio delle riprese il 4 giugno del 1979 tra mille polemiche viste le scene forti così realistiche, da farlo sembrare uno snuff movie. Con uno stile tutto suo, precursore del mockumentary, il regista ci porta all’interno di un mondo incontaminato, una foresta selvaggia e piena di creature alcune anche pericolose. Interessante diventa lo spirito con il quale la troupe si è avventura all’interno della foresta amazzonica riprendendo dei meandri a volte sconosciuti e piano di dibattito per diversi motivi. Tra questi non possiamo non ricordare la sequenza con la tartaruga smembrata con la quale, la leggenda vuole, la troupe fece poi anche una zuppa. Di certo il film è molto intenso e pieno di elementi disturbanti che possono urtare la sensibilità di quella parte del pubblico maggiormente suggestionabile.
A Dagospia, Ruggero Deodato racconto che girare sul set sudamericano di Cannibal Holocaust, fu un’avventura, tra narcotrafficanti e droga: “Un giorno ho beccato uno della troupe con lo sguardo allucinato, convinto d’essere finito nello specchio. Su un altro set, in Venezuela, una segretaria e uno scenografo hanno anche provato a passare la dogana con un pappagallo imbottito di droga: lui poi si è tirato indietro, ma lei ha passato mesi nel carcere femminile di Caracas”
Cannibal Holocaust rimane un film intenso, scritto in maniera intelligente e pieno di emozioni. Le location del film hanno contribuito a costruirvi attorno una leggenda che ancora oggi va avanti dopo tantissimi anni dalle riprese.