In seguito al successo di Batman – il ritorno, nel 1993 la Warner Bros diede luce verde per uno spinoff incentrato sulla figura di Selina Kyle / Catwoman, di nuovo interpretata da Michelle Pfeiffer, con Burton alla regia e Daniel Waters, autore di entrambi i film principali, alla sceneggiatura. Il progetto, tuttavia, non si concretizzò mai e oggi lo stesso Waters spiega nel dettaglio il conflitto di idee che contribuì a far naufragare il film
Lo sceneggiatore svela infatti come, nell’idea di Burton, il film avrebbe dovuto assumere una forte tinta noir, mentre dal suo punto di vista avrebbe dovuto essere una sorta di satira del genere supereroistico: “Lui voleva fare un film con 18 milioni, in bianco e nero, dove Selina viveva in una piccola città; una specie di omaggio a Il bacio della pantera, quello originale (Jacques Tourner, 1942, ndr). Io invece volevo farne un film di Batman, dove Batman era una metafora. Sarebbe stato ambientato in una Los Angeles “gothamizzata”, dove a comandare sono tre supereroi stronzi. The Boys prima di The Boys. Ma a lui non piacque la mia sceneggiatura“.
Intervistato durante una proiezione speciale del film a Los Angeles, Waters ha chiarito una volta per tutte il motivo della poca fedeltà al materiale originale; il film, infatti, ricevette molte critiche in quanto non aderente alla tradizione fumettistica dei personaggi di Pinguino e Catwoman: “Non sapevamo un cazzo dei cattivi di Batman, e non capivamo niente di fumetti; prima di lavorare al film, io non avevo mica capito che DC stava per Detective Comics! Eravamo solo due tizi, io e Tim, che buttavano giù idee, seduti in una stanzetta. All’epoca, fortunatamente, io dovevo dare retta solo a Tim. Prim di Internet, tu non eri costretto ad andare al cospetto della corte dell’opinione pubblica e spiegare per filo e per segno quello che facevi… E comunque, alcuni fan di Batman ci attaccarono dicendo: Questo è solo il secondo film su Batman e già state andando fuori strada, con cose che non c’entrano?”. Conclude Waters: “Oggi di film su Batman ce ne sono 50, e quello che abbiamo fatto noi si è rivelato decisamente interessante“