A Venezia 2022, Susanna Nicchiarelli, regista di Chiara – pellicola che rievoca la figura di Santa Chiara – ha spiegato che il film è dedicato alla studiosa di storia medievale e scrittrice Chiara Frugoni, morta ad aprile. Frugoni, con i suoi scritti, ha ispirato Nicchiarelli ad approfondire il personaggio al centro del suo film.
Chiara Frugoni, spiega la regista: “Ha dedicato la sua vita a Chiara e Francesco. Era una mente preziosa, io ho scoperto Chiara coi suoi libri, che non addomesticavano la figura di chiara ma tiravano fuori la vera chiara. ho scoperto Chiara anche attraverso le immagini, che sono alcune delle poche testimonianze che abbiamo del medioevo, la Frugoni ne aveva tantissime e da lì abbiamo costruito le nostre scene.” La regista si è detta felice del fatto che Frugoni abbia fatto in tempo a vedere il film prima di andarsene.
La trama del film è ambientata ad Assisi, nel 1211. Chiara (Margherita Mazzucco) ha diciotto anni, e una notte scappa dalla casa paterna per raggiungere il suo amico Francesco (Andrea Carpenzano). Da quel momento la sua vita cambia per sempre. Si opporrà alla sua famiglia e al Papa e lotterà con tutto il suo carisma per sé e per le donne che si uniranno a lei, per vedere realizzato il suo ideale di libertà.
“Il messaggio di chiara e la contemporaneità della sua storia è forte, la sua è una scelta politica radicale, è la critica a una società ingiusta come era quella di allora e come è oggi.” – ha detto Nicchiarelli – “Chiara è una femminista, voleva fare quello che voleva fare Francesco ma non le era consentito.”