Il film Non sono un assassino finisce con la rivelazione dell’assassino di Mastropaolo: si tratta dello stesso Francesco. In un drammatico confronto con la realtà, ricorda infatti di aver ucciso il giudice per evitare che quest’ultimo rivelasse il suo legame con la criminalità organizzata. Il film si conclude con Francesco che vive in una località di mare nell’Oceano Indiano, lontano da tutto e tutti.
Nel finale pieno di tensione Francesco Prencipe, il vicequestore interpretato da Riccardo Scamarcio, affronta una serie di rivelazioni che cambiano drasticamente la sua vita. Per anni, Francesco e i suoi due amici, Giovanni Mastropaolo (il giudice) e Giorgio, si sono scambiati una chiave che apre un cassetto segreto nella scrivania del giudice, rispettando un patto di non aprirlo mai.
Quando Francesco entra in possesso della chiave, decide di recarsi alla villa del giudice, il luogo dell’omicidio. Lì, la verità riaffiora con violenza nella sua mente. Il giudice Mastropaolo lo aveva convocato per chiedergli di lasciare la polizia, insinuando di sapere del suo legame con la criminalità organizzata e offrendogli la possibilità di sparire per sempre. Francesco, sentendosi minacciato e per proteggere se stesso, uccide il giudice e brucia le prove che lo incriminerebbero.
Dopo la rivelazione, Francesco apre il cassetto segreto e trova un biglietto con la frase: “Perché hai ceduto al diavolo?”, il che suggerisce che il giudice sapeva che Francesco avrebbe potuto tradirlo. Dopo essere stato assolto grazie a una testimonianza volutamente fallace organizzata dal misterioso “Professore”, un potente criminale, Francesco riceve un messaggio tramite il portavoce del Professore. Gli viene comunicato che, per evitare la condanna, dovrà scomparire per un periodo pari alla pena che ha evitato, in pratica un esilio a vita.
Non sono un assassino è un film del 2019 diretto da Andrea Zaccariello, basato sul romanzo omonimo di Francesco Caringella. La trama segue la storia del vicequestore Francesco Prencipe, interpretato da Riccardo Scamarcio, che si trova coinvolto in un caso di omicidio. Francesco è l’ultimo ad aver visto vivo il suo amico, il giudice Giovanni Mastropaolo (interpretato da Alessio Boni), trovato morto con un colpo di pistola alla testa. Le impronte di Francesco sono le uniche presenti sulla scena del crimine, rendendolo il principale sospettato. Nel corso delle indagini e del processo, emergono numerosi flashback che rivelano dettagli del passato di Francesco e del suo rapporto con il giudice.