Il film Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto si conclude con una scena ambigua in cui Gennarino, ormai consapevole della realtà sociale e della distanza insormontabile tra i due mondi, lancia un urlo di disperazione. La loro relazione, che aveva trovato uno spazio solo nella solitudine dell’isola, si rivela impossibile nel mondo reale. Questo finale sottolinea il tema principale del film: l’incompatibilità tra classi sociali e il potere che i contesti sociali e culturali esercitano sulle relazioni umane.
Diretto da Lina Wertmüller e uscito nel 1974, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto racconta la storia di Raffaella Pavone Lanzetti (Mariangela Melato protagonisti), una ricca e arrogante donna milanese, e Gennarino Carunchio (Giancarlo Giannini), un marinaio siciliano di umili origini, che si ritrovano naufraghi su un’isola deserta.
Alla fine del film, i due personaggi, che inizialmente si detestano, sviluppano una relazione intensa e passionale durante il loro tempo sull’isola. Raffaella si innamora di Gennarino e diventa dipendente da lui, scoprendo una nuova dimensione della sua personalità lontano dal mondo civilizzato.
Tuttavia, quando vengono finalmente salvati e riportati alla civiltà, Raffaella ritorna alla sua vita precedente e rinnega Gennarino, cercando di dimenticare tutto ciò che è accaduto sull’isola. Gennarino, profondamente ferito e tradito dal comportamento di Raffaella, tenta di rimettersi in contatto con lei per vedere se c’è ancora una possibilità di stare insieme.
Il film, di cui vi sveliamo tutte le location in cui è stato girato al seguente link, è stato accolto da recensioni discordanti, ma in gran parte positive, e ha vinto il National Board of Review of Motion Pictures Award del 1975 per il miglior film straniero. Nel 2002 è uscito un remake in lingua inglese interpretato da Madonna e diretto dall’allora marito Guy Ritchie.