Nel terrificante finale di Wolf Hunter, Anne scuoia vivo Lou nel capanno dopo che questi ha ucciso il marito e la figlia. Catturata dalla polizia e in stato di shock, il destino di Anne dipende dalla scelta della polizia di credere alla sua storia sul “lupo umano”. All’inizio del film, Anne aveva segnalato alla polizia la scomparsa del marito e la presenza di un lupo, ma non era stata presa sul serio. Ora, con le prove trovate nel bosco, potrebbe esserci la possibilità che venga creduta, anche se resta incerto se riuscirà a sfuggire alla giustizia.
Il thriller del 2020 diretto da Shawn Linden offre un finale violento e mozzafiato che lascia il pubblico senza parole. Ma qual è il suo vero significato? Anne potrebbe essere vista come una madre lupo selvaggia, che lotta per proteggere ciò che resta della sua famiglia. Sebbene non sia mostrato esplicitamente, è chiaro che Renee è stata l’ultima vittima di Lou, il che giustifica la reazione estrema di Anne. Il film rivela così il vero significato del titolo: Anne diventa una cacciatrice a causa delle circostanze tragiche, trasformandosi in qualcosa che non era mai stata prima. Il finale, crudele e prolungato, obbliga lo spettatore a decidere se condannare la brutalità di Anne o fare il tifo per lei, riconoscendo il suo disperato tentativo di sopravvivere.
La trama di Wolf Hunter ruota attorno a una famiglia di cacciatori di pellicce che vive in isolamento in una remota regione selvaggia, sopravvivendo con mezzi semplici e primitivi. Il capofamiglia, Joseph (Devon Sawa), è un esperto cacciatore che provvede alla moglie Anne (Camille Sullivan) e alla figlia Renee (Summer H. Howell), la quale sta imparando il mestiere. Mentre Anne comincia a dubitare che questo stile di vita sia adatto alla loro figlia, Joe è determinato a non abbandonare la terra che appartiene alla sua famiglia da generazioni. Durante una battuta di caccia, Joe trova tracce di un lupo nel bosco e, preoccupato per la sicurezza della famiglia, intensifica le misure di protezione.
L’ambientazione del film potrebbe far pensare a film come The Revenant, dove l’uomo si scontra con la bestia, o addirittura a un film di lupi mannar: tuttavia, la rivelazione che il vero predatore è un cacciatore umano trasforma la narrazione, portandola a una conclusione selvaggia. Dopo aver scoperto una scena del crimine inquietante, Joe decide di cacciare il predatore umano, finendo per trascorrere intere notti all’aperto. Il film diventa un racconto ammonitore quando Lou (Nick Stahl), un uomo ferito, viene accolto da Anne e Renee. Inavvertitamente, portano il vero lupo nella loro casa. Da quel momento, Wolf Hunter si trasforma in un grintoso film d’exploitation, in cui Anne dimostra in modo cruento cosa può accadere quando una donna non ha più nulla da perdere.