Nel finale del film Va’ dove ti porta il cuore, Marta torna nella casa della nonna Olga a Trieste, dopo la sua morte. Lì trova un diario-lettera che Olga le ha lasciato, in cui racconta la propria vita, i segreti familiari e le scelte che l’hanno segnata. Attraverso la lettura, Marta scopre verità dolorose, come la vera identità del nonno e i conflitti tra Olga e sua figlia Ilaria, madre di Marta. Commosso e toccato dalle confessioni della nonna, Marta comprende l’importanza di seguire il proprio cuore e decide di affrontare la vita con maggiore consapevolezza e libertà.
La storia si sviluppa attraverso il diario che Olga scrive per Marta. Olga racconta la sua giovinezza in una famiglia borghese rigida, il matrimonio infelice con Augusto e la passione per Ernesto, un medico conosciuto durante un soggiorno termale. Da questa relazione nasce Ilaria, che cresce ignara della vera identità del padre. Il rapporto tra Olga e Ilaria è segnato da incomprensioni e silenzi, culminando in una rivelazione che porta Ilaria a un tragico incidente. Dopo la morte di Ilaria, Olga cresce Marta, ma anche tra loro sorgono tensioni. Quando Marta parte per l’America, Olga, sentendo avvicinarsi la fine, decide di scriverle per confessare tutto e liberarla dal peso del passato.
Va’ dove ti porta il cuore è un film drammatico italiano del 1996 diretto da Cristina Comencini, tratto dal celebre romanzo omonimo di Susanna Tamaro. Interpretato da Virna Lisi nel ruolo della protagonista anziana Olga, affiancata da Margherita Buy, Galatea Ranzi, Valentina Chico e Tchéky Karyo, il film racconta la storia di una donna che, alla fine della sua vita, affida a un diario il racconto delle proprie scelte, degli errori e dei segreti familiari, rivolgendosi alla nipote Marta. Con una durata di 108 minuti, la pellicola è una coproduzione tra Italia, Francia e Germania, distribuita da Filmauro, e ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Nastro d’Argento e il Globo d’Oro alla migliore attrice protagonista per Virna Lisi. L’opera è una profonda riflessione sui legami generazionali, la memoria e il coraggio di ascoltare il proprio cuore.